PREMESSO che :l’art. 91 del testo unico degli enti locali dispone che “gli enti locali adeguano i propri ordinamenti ai principi di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il migliore funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale. Gli enti locali, ai quali non si applicano discipline autorizzatorie delle assunzioni, programmano le proprie politiche di assunzioni adeguandosi ai principi di riduzione complessiva della spesa di personale,
in particolare per nuove assunzioni, di cui ai commi 2-bis, 3, 3-bis e 3-ter dell’art. 39 del decreto legislativo 27 dicembre 1997, n. 449, per quanto applicabili realizzabili anche mediante l’incremento della quota di personale ad orario ridotto o con altre tipologie contrattuali flessibili nel quadro delle assunzioni compatibili con gli obiettivi della programmazione e giustificate dai processi di riordino o di trasferimento di funzioni e competenze”;
VISTO il comma 10 del D.L. 78/2010 (convertito in Legge n. 122/2010) che prevede la conferma delle norme contenute nel comma 562, dell’art. 1 della Legge finanziaria 2007, ovvero possibilità per gli enti con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e non soggetti al patto di stabilità di procedere, a partire dal 1° gennaio 2011, alle assunzioni di personale nel limite delle cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nell’anno precedente fermo restando che la loro spesa complessiva di personale incida in misura inferiore al 40% sulla spesa corrente e fermo restando il vincolo di spesa del 2004
La pianta organica del comune di Castel di Sasso dopo gli ultimi pensionamenti si è ridotta drasticamente a N° 6 impiegati a tempo pieno e 1 Par-time al 50 %. E’ da tempo che il lavoro svolto dai dipendenti andati in pensione che non viene esercitato.
Non risulta che il sindaco e la Giunta abbiano provveduto alla programmazione annuale e triennale del fabbisogno del personale, ai sensi delle previsioni dettate dall’ articolo 6 del DLgs n.165/2001 e dall’ articolo 39, commi 1 e 19, della legge n. 449/1997. Essa deve contenere la indicazione di tutti i posti che l’ ente intende coprire nell’ arco del triennio e dell’ anno, sia come assunzioni a tempo indeterminato che a tempo determinato, ivi compreso il ricorso alla mobilità e le progressioni verticali/concorsi interni. Tale documento è approvato dalla giunta, viene allegato al bilancio preventivo ed occorre dare menzione del fatto che gli oneri aggiuntivi da esso determinati siano coperti.
Le scelte preventive del comune dell’integrazione della pianta organica sono tra assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili, quali le assunzioni a tempo determinato, i contratti di somministrazione e i contratti di formazione e lavoro. E una scelta non meno importante riguarda infine il possibile ricorso al part time.
Il primo vincolo è dato dalla esistenza del posto nella dotazione organica, tale vincolo è da intendersi come assoluto per le assunzioni a tempo indeterminato.
Ricordiamo che, sulla base delle previsioni dettate dal DLgs n. 368/2001, le assunzioni a tempo determinato possono essere realizzate per esigenze di carattere tecnico, organizzativo, produttivo o sostitutivo, nonché per far fronte a picchi di lavoro e/o ad esigenze straordinarie. Esse devono quindi riguardare posti esistenti nella dotazione organica e vacanti in tutti i casi in cui le motivazioni si riferiscono ad esigenze che si protraggono nel tempo, mentre non appare necessario che si riferiscano a posti esistenti e vacanti nella dotazione organica nei casi in cui le assunzioni
sono motivate da esigenze di tipo occasionale e/o straordinario.
Il Capo gruppo di Minoranza , consapevole che nel comune ci sono esigenze lavorative di carattere tecnico, amministrativo che si protraggono nel tempo, (per mancata integrazione in pianta organica) che stanno portando gravi difficoltà all’amministrazione comunale e mancato servizi ai cittadini.
Il Consigliere Perinella ,preso atto della grave crisi occupazione nel Comune, in particolare dei giovani che sfiora il 50%,condanna la politica condotta dal Sindaco Valentino e la sua maggioranza, che oltre a non provvedere all’integrazione in pianta organica dei posti vacanti, concede ai dipendenti che già percepiscono lo stipendio , anche ore di straordinario aggiuntive.
Lo straordinario è considerato una prestazione straordinaria che per essere eseguito ci deve essere la formale preventiva delibera di autorizzazione, che ne attesta l’esigenza, e autorizza il relativo pagamento delle ore eseguite.
Invero, l’art. 38 del CCNL 14/9/2000, del comparto Regioni Enti locali, nel premettere al primo comma che “le prestazioni di lavoro straordinario sono rivolte a fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali e pertanto non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell'orario di lavoro”, conferma al secondo comma il principio secondo cui la prestazione di lavoro straordinario deve essere “ espressamente autorizzata dal dirigente, sulla base delle esigenze organizzative e di servizio individuate dall'ente.”
Il Capo gruppo Perinella, rileva dalla lettura della Determina N° 84 di Ragozzino,che si allega integralmente ,onde evitare di essere smentito, che manca la delibera di autorizzazione ALLO STRAORDINARIO. La richiesta del pagamento delle ore di straordinario è fatta dai dipendenti, come risulta da tabella allegata . Non tutti i dipendenti risulta che hanno fatto richiesta di ore di straordinario, e qualcuno risulta escluso.
LA DETERMINA N. 84 DEL 17/04/2012 DEL REGISTRO GENERALE
OGGETTO: LIQUIDAZIONE LAVORO STRAORDINARIO ANNO 2011.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
VISTA la richiesta dei dipendenti comunali intesa ad ottenere la liquidazione del lavoro straordinario prestato nel corso dell’anno 2011;
VISTA la documentazione agli atti;
CONSIDERATO che dette prestazioni sono state eseguite in assenza di formale preventiva delibera
di autorizzazione;
RILEVATO, tuttavia, che la prestazione lavorativa eccedente il normale orario d’ufficio e di servizio non è stata una libera scelta del dipendente, ma ha costituito un preciso obbligo derivante
da ragioni organizzative cogenti ascrivibili a scelte dell’Amministrazione;
CONSIDERATO che in tal caso l’autorizzazione allo svolgimento del lavoro straordinario deve
intendersi implicitamente concessa con conseguente diritto alla corrispondente retribuzione,
secondo il generale principio desumibile dall’art. 33, comma 2, del D.P.R. 10/1/1957, n. 3 (v.
Consiglio di Stato – Sez. V – 9 marzo 1995, n. 329);
VISTO il prospetto riportante le ore di lavoro straordinario eseguite da ciascun dipendente;
RITENUTO doversi provvedere di conseguenza;
D E T E R M I N A
1. Prendere atto che il personale dipendente di cui al prospetto allegato ha eseguito lavoro
straordinario nel corso dell’anno 2011, per il numero di ore a fianco di ciascuno indicato.
Liquidazione compensi al personale per lavoro straordinario- ANNO 2011
1) PETRUCCELLI Pasqualina Istruttore Amm.vo C/1 12,94692 14,63565 16,88729 50 15 € 866,88
2) MASTROIANNI GiuseppeTecnico Comunale C/1 12,94692 14,63565 16,88729 141,5 € 1.831,99
3) MASTROIANNI FranchinoVigile Urbano-Messo Com.le C/2 13,25551 14,98449 17,28979 65 26 1.251,20
4) DE MARCO Luigi Vigile Urbano-Messo Com.le C/2 13,25551 14,98449 17,28979 150 € 1.988,33
5) CUCCARO Aldo Autista operat.ecolog.custode cim. B/1 11,47652 12,97346 32,38 € 371,61
6) PETRUCCELLI MicheleAiuto stradino-fontaniere A/3 11,23670 12,70234 14,65656 47,2 4,31 € 585,12
TOTALE 6.895,13
Il Capo gruppo di Minoranza, rileva che le ore di straordinario totali eseguite nell’anno 2011 nel Comune, sono troppe, oltre a quelle riportate nella tabella, vanno sommate anche le ore eseguite per il censimento ISTAT , e le ore di straordinario per il referendum (altre 660 ore).
La maggioranza secondo Perinella deve spiegare come è possibile che i dipendenti nel 2011, sono riusciti a conciliare lo svolgimento del loro normale orario di lavoro, dopo hanno svolto anche lo straordinario di altre (500 ore circa annue), dopo hanno svolto anche lo straordinario per il referendum (660 ore annue ), e dopo hanno svolto anche lo straordinario per il censimento Istat. Risulta inoltre che qualche Tecnico in aggiunta, abbia lavorato anche come RUP o Direzione lavori e in aggiunta ha eseguito anche, la progettazione per il comune di opere pubbliche,che per tale tipo di lavoro spetta il 2% come per legge.
Il carico di lavoro del Tecnico dipendente è eccessivo, qualcuno della Maggioranza debba dare una risposta, e debba intervenire sull’organizzazione del lavoro con una diversa distribuzione del carico di lavoro per evitare l’eccessivo concentrazione di straordinario a carico di un singolo dipendente.
Il consigliere Perinella presenterà una mozione sritta al Sindaco e alla Giunta di deliberare la programmazione annuale e triennale del fabbisogno del personale, ai sensi delle previsioni dettate dall’ articolo 6 del DLgs n.165/2001 e dall’ articolo 39, commi 1 e 19, della legge n. 449/1997. Essa deve contenere la indicazione di tutti i posti che l’ ente intende coprire nell’ arco del triennio e dell’ anno, sia come assunzioni a tempo indeterminato che a tempo determinato e di procedere , con bandi alle assunzioni di personale per le coperture dei posti vuoti della pianta organica.