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giovedì 19 aprile 2012

Il Comune non paga l’affitto, Decreto Ingiuntivo per morosità di € 10.694,84 +spese. Appello, incarico Avv.D’Avino.


Nel 1998 fu abolito a Castel di Sasso l’ufficio di collocamento e fu istituito l’Ufficio Circoscrizionale di massima occupazione a Capua. Il Comune di Capua in qualità di capofila si fece carico di fittare il locale per l’Ufficio Circoscrizionale, il cui canone andava ripartito tra tutti i comuni della Circoscrizione, compreso il Comune di Castel di Sasso. I locali della Circoscrizione sono stati fittati dal 1999 al 2008.
Il Comune di Capua  ha sollecitato diverse volte  il Comune di Castel di Sasso invitandolo  al pagamento della quota di canone di affitto di propria competenza. Il Sindaco Nunzio  Valentino e la sua maggioranza, per motivi a noi sconosciuti, non ha mai pagato  la quota di sua spettanza e non ha informato  il  consiglio Comunale dei  motivi della sua inadempienza.
 Il comune di Capua ha notificato al Comune di Castel di Sasso giorni addietro, il Decreto Ingiuntivo n.621/2010  per i pagamento della somma di € 10.694,84, oltre interessi, quale onere finanziario derivante dalla quota del canone  di fitto, gravante sull’ente per gli anni dal 1999 al 2008, per i locali adibiti a Ufficio Circoscrizionale di massima occupazione.

Che cos'è un decreto ingiuntivo? è l'ordine dato dal giudice al Comune di Castel di Sasso  di adempiere l'obbligazione assunta (al  pagamento del canone di affitto ) entro  30gg. Trascorso tale termine, il decreto diventa esecutivo e si può procedere al pignoramento dei beni del Comune.
Il decreto ingiuntivo è stato emesso dal Comune di Capua, in quanto aveva una prova sottoscritta dal Comune di Castel di Sasso del suo credito.  
Contro il decreto ingiuntivo è possibile fare opposizione  nei termini previsti dallo stesso decreto (normalmente 40 giorni).
La Giunta di Castel di Sasso( ritiene Perinella  che è stata suggerita male dal legale)  che ha deciso di fare  opposizione. In questo  caso, si apre una causa ordinaria, presso il Tribunale ,tra i due Comuni, causa che durerà   diversi anni.
I 5 Assessori  della Giunta di Castel di Sasso : Valentino,Ragozzino,Parillo,Laudadio ed Esposito,  hanno conferito  l’incarico  di fare opposizione,  al legale fiduciario del Comune Avv. D’Avino.

Non si evince  dalla delibera, che la Giunta abbia chiesto preventivamente  all’avv. D’ Avino, (come prevede la  legge, e per la trasparenza), il preventivo scritto delle spese di giudizio che sono a  carico del Comune. Non risulta  che la Giunta  abbia chiesto un parere legale della opportunità di fare appello e  delibera di concedere in favore del sopra citato  professionista un anticipo  sulle  spese di    484,91.

Per il capo gruppo  Perinella : " il Sindaco e  Giunta , impugnando la  opposizione alla  ingiunzione,  fino ad arrivare  alla sentenza definitiva della  cassazione, ottiene   due falsi risultati :sia di sostanza che  di immagine :
1)      La maggioranza e la Giunta, con la opposizione alla ingiunzione,sposta nei decenni avvenire il pagamento dei debiti + interessi + spese di giudizio e avvocati.Debiti dei Cittadini che saranno a  carico della successiva Amministrazione.
2)       La maggioranza illude  i cittadini, quando  presenta e   approva il  Bilancio annuale,  dove detti debiti non vengono riportati, non essendo considerati   debiti fuori bilancio.  Per  il Sindaco e la Giunta, solo i debiti    passati in giudicato ,di sentenza  definitiva della  Cassazione , possono essere  inseriti nel bilancio  del Comune,e contabilizzati  come debiti. 
Il Capo gruppo di opposizione, condanna questa metodologia adottata dal Sindaco e dalla sua Giunta ,di appellarsi a tutti i debiti contratti dal Comune,per non inserirli come debiti fuori bilancio.  Una tattica politica, che non elimina i debiti, ma li rinvia, una tattica che arreca danni erariali al Comune, costretto, a sentenza definitiva  a pagare i debiti + gli interessi + le spese di giudizio e + gli onorari degli avvocati.

 Nelle more della sentenza definitiva , la Maggioranza oltre a non far  evidenziare  i debiti fuori bilancio ai cittadini elettori,permette di far  guadagnare    agli avvocati fiduciari  del Comune. I Legali ,essendo fiduciari ,vengono scelti di volta in volta dal Responsabile dei Servizi Dott. Domenico Ragozzino,per delega del Sindaco.

Il capo gruppo di Minoranza, rende partecipe i cittadini della critica che muove  all'operato di amministrare il Comune da parte  del Sindaco Valentino e della sua Giunta.Quasi sempre, ritiene, che  le loro scelte,  non sempre  oculate e attente,   stanno portando il Comune di Castel di Sasso, verso il baratro finanziario.

Perinella si auspica  nell'interesse del Comune ,che il Sindaco Nunzio Valentino,  prende coscienza e  consapevolezza della grave situazione debitoria e di immobilismo,  che attanaglia  il Comune e dia un segnale di discontinuità col passato. Un atto di orgoglio,
 attraverso  il ritiro delle deleghe e la  costituzione di una nuova Giunta più qualificata, più motivata,  che possa  essere integrata   anche con figure  esterne  professionalmente competenti , che sappiano  dare un salto di qualità e impulso al Comune di Castel di Sasso,sia in termini gestionali  che amministrativo.

La Minoranza Consiliare rende partecipe i Cittadini di Castel di Sasso ,che  un recente  emendamento, previsto nella penultima finanziaria,  riporta  che, il Sindaco uscente, unitamente alla maggioranza, a fine mandato,  è tenuto a  presentare e pubblicare all'albo Pretorio, il bilancio economico reale delle casse del Comune , sia di tutti i debiti che dei crediti,  che lascia alla successiva  amministrazione. Bilancio che oltre ad attestare la trasparenza amministrativa è anche  per una valutazione politica   della    propria gestione .