Dopo la mancata approvazione del documento contabile,
scatta quanto previsto dalla legge. E se non verranno rispettati i termini
scatta il procedimento per la
scioglimento del consiglio. Il Sindaco Coletta ha notificato in data
9/5/2014 a tutti i Consiglieri Comunali
la comunicazione del Prefetto di Caserta
del 6 Maggio 2014 Prot. 25033/Area II/EE.LL
Il Prefetto di Caserta
, Pagano, ha diffidato il Consiglio Comunale di Castel di Sasso all’approvazione del rendiconto di gestione relativo all’esercizio
finanziario 2014 assegnando un termine di 20 giorni, così come previsto
dall’articolo 141 del testo unico sugli enti locali.
Il provvedimento di diffida – si legge nella notifica
– si è reso necessario a seguito della non approvazione del rendiconto
gestionale da parte del Consiglio Comunale entro
il 30 aprile 2014.
Secondo tale norma, quando il Consiglio non
abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla
Giunta, il Prefetto assegna al Consiglio un termine non superiore a venti
giorni per la sua approvazione decorso il quale si sostituisce, mediante
apposito commissario, all’amministrazione inadempiente e inizia la procedura
per lo scioglimento del Consiglio. «Il legislatore, dunque, – si fa rilevare
nella nota – non ha inteso dare rilevanza ai motivi che hanno condotto alla
mancata approvazione del bilancio (se si tratti cioè di una semplice
inadempienza ovvero se sia riscontrata una precisa volontà di non approvare lo
schema predisposto dalla Giunta) ma solo al dato obiettivo della mancata
approvazione entro il termine prescritto dalla legge. Attesi,
infatti, i rilevanti effetti prodotti dal provvedimento di scioglimento –
continua la Prefettura – il legislatore ha ritenuto, a garanzia dell’autonomia
dell’ente ed in applicazione del principio costituzionale di leale
collaborazione , subordinare sempre alla previa diffida l'eventuale
provvedimento dissolutori».