La Fondazione Telecom
Italia ha pubblicato in data 16 maggio u.s., sul proprio sito istituzionale, un
bando pubblico titolato “Beni invisibili. Luoghi e maestria delle tradizioni
artigianali”
Il bando è volto a selezionare
progetti recupero dei “luoghi invisibili”, della tradizione e della conservazione
della ”maestria” artigianale (popolare e colta, artistica e tecnica) italiana.
Il bando è destinato ai soggetti
pubblici e privati che intendano realizzare un progetto finalizzato alla
valorizzazione di un “bene invisibile” come sopra descritto, con particolare
riferimento al recupero dei luoghi invisibili, della tradizione e della
conservazione della “maestria” artigianale, popolare, colta, artistica e
tecnica.
Per chi vuole saperne di più può leggere il testo integrale del bando:
Il progetto è stato redatto dall’ufficio
tecnico comunale; per un importo di € 60.875,00 comprensivo di IVA .
La giunta Comunale, i15 luglio 2013, ha deliberato
che la realizzazione del progetto redatto dall’Ufficio Tecnico, si avvarrà tramite la stipula di un
partenariato con la Pro Loco
“La Castellana”,
avente sede in Castel di Sasso, della
gestione della fase attuativa dello stesso.
Il bando di cosi realizzato, prevede un
finanziamento da parte della Fondazione Telecom Italia pari all’80% del valore del
progetto;
-la restante quota di €
33.889,16, pari al 20% resta a carico del bilancio comunale.
.
Il capo gruppo Perinella, leggendo attentamente le finalità della fondazione della Telecom di finanziare i progetti, rileva che il progetto redatto dal Comune , non rispetta i parametri e le finalità in esse richieste.
La Fondazione Telecom
Italia con il bando intende rinnovare il
proprio impegno, sostenendo quelle progettualità che adottino modelli
imprenditoriali orientati al recupero dei "luoghi invisibili", della
tradizione e della conservazione della "maestria" artigianale
(popolare e colta, artistica e tecnica) tutta italiana che possono essere così
sintetizzate:
1)
“dall’arte invisibile che giace nei depositi dei musei italiani, un patrimonio
artistico di cui difficilmente il pubblico può fruire.
2) Le tradizioni di conoscenze, competenze,
abilità, tecniche, che in Italia sono così diffuse e stratificate, a rischio di declino, decadimento,
estinzione,da maestro ad allievo, da esperto ad apprendista.
3)
ogni progetto potrà ricevere un contributo economico non superiore a 250.000
euro e non inferiore a 125.000 euro,
destinato a coprire fino ad un massimo dell’80% dei costi
sostenuti. Per inviare i progetti, è necessario registrarsi al sito di Fondazione
Telecom Italia ed inserire tutta la documentazione richiesta
attraverso l’apposita procedura online, disponibile nella sezione “Bandi”, fino
al 15 luglio 2013.
Per il Capo gruppo di opposizione ,un errato
progetto predisposto dalla Giunta, oltre
a distogliere i tecnici Comunali, si illudono i giovani disoccupati di una
possibilità di lavoro tramite la Pro loco.
La Maggioranza deve
aderire e finanziare progetti
fattibili e realizzabili.
La maggioranza si deve convincere che, i progetti che vuole finanziare devono essere indirizzati e proposti in quelle
frazioni del Comune , che sono ancora abitate da cittadini , per evitare lo spopolamento di
esse, come avvenuta per la frazione “Croce” di Rocchetta comune limitrofo che è, una
frazione fantasma di solo fabbricati abbandonati.
Per Perinella ,continuare a
insistere con investimenti faraonici sul borgo Vallata , è un grave errore politico, investimenti che risultano improduttivi e contro le esigenze reali dei cittadini.
Se il borgo Vallata fosse stato un posto vivibile, i residenti nonché proprietari di immobili non
sarebbero stati così stupidi da abbandonare
tutto e andare Via per sempre.
Oggi la maggioranza continua a
convogliare investimenti su una
frazione gia morta da molti decenni.
Il
proseguire con questa politica da parte dell’attuale Maggioranza provocherà nel
breve termine,lo spopolamento e abbandono tutte le restanti frazioni del Comune per invivibilità
e abbandono.