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venerdì 30 settembre 2011

Contributo integrativo al canone di locazione anno 2011, scadenza 30 ottobre 2011

Pubblichiamo Bando di Concorso  Pubblico per il  contributo integrativo al canone di locazione  anno 2011,per i cittadini residenti a  di Castel di Sasso,  scadenza 30 ottobre 2011. 
BANDO DI CONCORSO PUBBLICO
E’ indetto un bando di concorso per la concessione del contributo integrativo al canone di locazione per l'anno 2011 in favore dei cittadini residenti che siano titolari di contratti ad uso abitativo,regolarmente registrati, di immobili ubicati sul territorio comunale e che non siano di edilizia residenziale pubblica. 
 1.RISORSE.
Le risorse per la concessione del contributo sono quelle assegnate al Comune dai competenti uffici della Regione Campania;
Il 10% delle somme assegnate a questo Ente per l'annualità 2011 sarà utilizzato per la concessione di contributi alla locazione a famiglie che si trovino in particolari situazioni di emergenza o di disagio abitativo (sfrattati, baraccati o particolari situazioni di priorità sociale certificate dall’Amministrazione comunale) nonché dei nuclei familiari che siano stati oggetto di analoghi provvedimenti regionali, purché siano in possesso dei requisiti di cui ai punti 2 e 3 del presente bando.
Le economie derivanti da perdita o modificazione dei requisiti o per rideterminazione della posizione in graduatoria dei beneficiari a seguito dei controlli svolti dai competenti uffici comunali,restano nella disponibilità del Comune fino all’esaurimento di entrambe le graduatorie di fascia A e B con priorità alle riserve. Le eventuali ulteriori eccedenze sono segnalate alla Regione e sono computate in detrazione sul finanziamento dell’anno successivo.L’erogazione delle risorse potrà avvenire anche con anticipazione del 50% al momento della pubblicazione del Bando. In merito viene fatta salva ogni valutazione del competente Settore Regionale EPA dell’AGC 16 circa l’effettiva acquisizione delle risorse statali nel bilancio regionale ed il rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità e di esigenze di equilibrio del bilancio stesso.
2. REQUISITI.
Per beneficiare del bando devono ricorrere le seguenti condizioni, pena la non ammissione al concorso:
A
- avere, unitamente al proprio nucleo familiare, i requisiti previsti dall’art. 2, lettere a, b, c, d, e, ed f, della legge Regione Campania 2 luglio 1997, n. 18, per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica (in caso di trasferimento in altro Comune, il requisito della residenza va posseduto con riferimento al periodo coperto dal contributo);
B
– essere titolare, per gli anni di riferimento, di un contratto di locazione per uso abitativo, regolarmente registrato, relativo ad un immobile non di edilizia residenziale pubblica;
C
– presentare certificazione dalla quale risultino valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), valore ISE (Indicatore della Situazione Economica) e incidenza del canone annuo, al netto degli oneri accessori, sul valore ISE,calcolati ai sensi del D. L.gvo n. 109/98 e successive modificazioni ed integrazioni, rientranti entro i valori di seguito indicati:
Fascia A
Valore ISE per l’anno precedente a quello di riferimento, non superiore all’importo corrispondente a due pensioni minime INPS (esempio: Bando fitti 2010 – ISE 2009), rispetto al quale l’incidenza del canone, al netto degli oneri accessori, sul vale ISE risulta non inferiore al 14%;
Fascia B
Valore ISE non superiore ad € 18.000,00 per l’anno precedente a quello di riferimento così come previsto dal D.D. n. 301/2009, rispetto al quale l’incidenza del canone, al netto degli oneri accessori, sul valore ISE risulta non inferiore al 24%.
D
- Il contributo previsto dall’art. 11 della legge 431/98 non può essere cumulato con contributi erogati da altri Ente per le stesse finalità ad eccezione dei finanziamenti previsti dal Bando Regionale per le Misure Anticrisi di cui al D.D. n.189 del 22.05.2009, in tal caso il totale delle agevolazioni non potrà, comunque, superare l'importo del canone annuo 2011.
E
- L’erogazione del contributo a favore di soggetti i cui nuclei familiari sono inseriti nelle graduatorie vigenti per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, non pregiudica in alcun modo la posizione acquisita da tali soggetti nelle suddette graduatorie. L’eventuale assegnazione dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica è causa di decadenza dal diritto al contributo dal momento della data di disponibilità dell’alloggio.
F –
Al bando di concorso di cui in oggetto possono partecipare gli stranieri, se:
-
titolari di carta di soggiorno o permesso di soggiorno almeno biennale ed esercitanti una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo (Art. 5, 9 e 40 D.lgs. 289/98 così come modificati dalla L. 189/2002 e smi);
-
residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella Regione Campania ( L. 133/2008).
G
- In caso di decesso, il contributo sarà assegnato al soggetto che succede nel rapporto di locazione ai sensi dell’art. 6 della legge 392/1978.
3. CALCOLO DEL CONTRIBUTO.
A - Il contributo teorico è calcolato sulla base dell’incidenza del canone annuo, al netto degli oneri accessori, sul valore ISE calcolato ai sensi del D. L.gvo 109/98 e successive modificazioni ed integrazioni:
fascia A
: il contributo è tale da ridurre l’incidenza al 14% per un importo massimo arrotondato di € 2.000,00;
fascia B
: il contributo è tale da ridurre l’incidenza al 24% per un importo massimo arrotondato di € 1.800,00.
B
– Il contributo teorico è poi rapportato al periodo di effettiva validità del contratto locativo calcolato in mesi interi e, in ogni caso, non può superare l’importo del canone annuo corrisposto.
C
- L’erogazione di contributi a soggetti che dichiarano “ISE zero” è possibile soltanto in presenza di espressa certificazione a firma del responsabile del competente ufficio comunale che attesta che il soggetto richiedente usufruisce di assistenza da parte dei servizi sociali del Comune oppure in presenza di autocertificazione circa la fonte di sostentamento.
D
– Al fine di soddisfare una platea più vasta di beneficiari, ai soggetti collocati utilmente in graduatoria viene riconosciuto l’80% del contributo spettante. Eventuali rimanenze verranno suddivise in parti uguali fra gli aventi diritto.
4. FORMAZIONE GRADUATORIE, PRIORITA’ E RISERVE.
La selezione dei beneficiari avverrà mediante la formulazione di una graduatoria distinta per eventuali riserve in funzione di un coefficiente derivante dal rapporto tra canone, al netto degli oneri accessori, e valore ISEE dell’anno precedente a quello di riferimento.
A parità di punteggio sarà data priorità ai concorrenti in base alle seguenti condizioni e secondo l’ordine di elencazione delle stesse:
1. soggetti nei confronti dei quali risulti emesso provvedimento di rilasciodell’abitazione e che abbiano proceduto un nuovo contratto di locazione ad uso abitativo con le modalità previste dalla legge 9dicembre 1998, n. 431;
2. nuclei familiari senza fonti di reddito;
3. ultrasessantacinquenni;
4. famiglie monoparentali;
5. presenza di uno o più componenti disabili;
6. numero dei componenti il nucleo familiare.
Permanendo la parità si procederà a sorteggio.
All’esame delle istanze ed alla predisposizione della graduatoria provvederà una commissione tecnica costituita con provvedimento della Giunta comunale.
In relazione ad ogni annualità, il 70% delle risorse assegnate viene destinato a favore della fascia A ed il 20% a favore della fascia B specificate alla lettera C del punto 2 - Requisiti.
5. DOCUMENTAZIONE.
Alla domanda di partecipazione corredata dalla fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, va allegata la seguente documentazione
a pena di esclusione:
dichiarazione sostitutiva unica resa e sottoscritta dal concorrente, ai sensi del D. L.gvo 109/1998 e successive modifiche ed integrazioni, attestante la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare;
dichiarazione resa dal concorrente ai sensi del DPR 445/2000, per il possesso, unitamente al proprio nucleo familiare, dei requisiti previsti dall’art. 2, lettere a), b), c) d), e) ed f) della legge regionale 02/07/1997, n. 18;
contratto di locazione regolarmente registrato;
ricevuta di versamento della tassa di registrazione mod. F23;
dichiarazione ISE o autocertificazione per le annualità precedenti per le quali il richiedente non sia in possesso della stessa attestazione;
dichiarazione ISEE o autocertificazione per le annualità precedenti per le quali il richiedente non sia in possesso della stessa attestazione;
per “redditi zero”: certificazione a firma del responsabile del competente ufficio comunale attestante che il richiedente usufruisce di assistenza da parte dei servizi sociali del Comune oppure autocertificazione circa la fonte di sostentamento;
in caso di sfratto i concorrenti dovranno allegare copia del provvedimento di rilascio e attestare, con dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/2000, la stipula di un nuovo contratto di locazione ad uso abitativo con le modalità previste dalla legge n. 431/1998.
6.MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE.
Per ogni annualità va presentata una singola domanda di partecipazione corredata dalla
documentazione di rito.
Le domande di partecipazione degli aspiranti beneficiari, da redigere secondo lo schema
predisposto dal Comune, devono essere spedite a questo Ente, unitamente alla documentazione necessaria, a mezzo di raccomandata AR
7. VERIFICA DEI DATI.
entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente Bando, pena l’esclusione.
L’Ente attiverà i necessari controlli circa la veridicità dei dati forniti dai beneficiari sia mediante l’invio alla Guardia di Finanza competente per territorio degli elenchi degli stessi e sia avvalendosi dei sistemi informativi/telematici da attivare con apposite convenzioni con l’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso verranno effettuati controlli su di un campione statisticamente significativo dei beneficiari, avvalendosi dei dati già in possesso dell’Amministrazione comunale nonché di quelli di altri enti della Pubblica Amministrazione.
Nei casi accertati di false dichiarazioni, verrà disposta la decadenza dal beneficio e la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
8. COMUNICAZIONI AI SENSI DELLA LEGGE 241/1990.
Al fine del perseguimento dei principi di economicità, efficienza, tempestività e correttezza dell’azione amministrativa, le procedure di erogazione dei contributi si concluderanno entro dodici mesi dalla data di pubblicazione del bando.
Il Responsabile del Servizio è : Dott. Domenico RAGOZZINO.
Il Responsabile del Procedimento è il Sindaco : Dott. Nunzio VALENTINO.
Orario pubblico: lunedì e venerdì dalle ore 08:30 alle ore 12:00.
IL SINDACO
F.to (Dr. Nunzio Valentino)

 

martedì 27 settembre 2011

Preparata bozza per la nuova "social Card" 2011

 

 Predisposta dal Governo la bozza del decreto volto all’attuazione della "nuova" social card è stata predisposta dal ministero del Lavoro e attende il via libera dall'Economia. Si tratterebbe di una carta acquisti con una ricarica mensile che, a seconda della città di residenza e ai componenti del nucleo familiare, varia da 40 a 137 euro.

Come specificano dal ministero del Lavoro, la suddetta diversificazione dell’importo della ricarica della carta, è dovuto al fatto che il costo della vita è differente, al Nord, al Centro e al Sud Italia, “Poiché però l'incidenza della povertà è maggiore al Sud, di questo si terrà conto nella ripartizione delle risorse disponibili fra le città: Napoli, ad esempio, dovrebbe ricevere quasi dieci milioni di euro, Palermo sei milioni, Bari e Catania circa tre milioni. A Roma andrebbero nove milioni e a Milano oltre cinque milioni”. In pratica, l’intento è quello di distribuire le carte acquisti, lì dove la concentrazione di beneficiari è maggiore.

Per ora il progetto, che attende il via libera dal ministero dell’Economia, dovrebbe comportare il lancio della social card in 12 Comuni con più di 250mila abitanti (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona), con la mediazione degli «enti caritativi» (così come sancito dal Dl milleproroghe 225/2010, articolo 2, commi 46-49, convertito dalla legge 10/2011).

Per il primo anno di sperimentazione, le risorse per la copertura della spesa stimata intorno a 50 milioni di euro, saranno garantiti dal fondo di circa un miliardo creato nel 2008 per finanziare la "vecchia" social card (che continuerà ad essere distribuita).

I Comuni si avvarranno della collaborazione degli enti caritativi per individuare i beneficiari ( i cittadini italiani, i cittadini comunitari o gli stranieri in possesso del permesso di soggiorno), i quali dovranno avere un Isee inferiore o uguale a 3mila euro e non godere contemporaneamente, con il proprio nucleo familiare, di altri benefici economici concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni di valore superiore a 500 euro al mese.

Inoltre, avranno una corsia preferenziale le persone senza dimora, i nuclei familiari costituiti da genitore solo e figli minorenni e le famiglie più numerose.

Tuttavia, ciò che porta a pensare è proprio il principio su cui si dovrebbe basare la distribuzione della carta stessa. Conferire ai beneficiari del Nord ricariche dagl’importi maggiori rispetto a quelli del Sud, pone in essere delle dinamiche alquanto inique e, alla fine, penalizzare chi ne ha più bisogno.
La carta sarà gratuita e si potrà utilizzare per il sostegno della spesa alimentare e per le bollette della luce e del gas.
I beneficiari dovranno avere un Isee inferiore o uguale a
3.000 euro e non godere contemporaneamente, con il proprio nucleo familiare, di altri benefici economici concessi dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni di valore superiore a 500 euro al mese.
Gli sconti sono usufruibili nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta acquisti ed espongono il simbolo. Inoltre con la carta si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata e si potranno ottenere altri benefici e agevolazioni che sono in corso di studio.

Per la richiesta della carta è necessario presentare originale e fotocopia del documento di identità; attestazione Isee in corso di validità, relativa al beneficiario e il modulo di richiesta disponibile online o in tutti gli uffici postali. Tutta la documentazione deve essere poi presentata a un ufficio postale abilitato a rilasciare la Carta acquisti

lunedì 26 settembre 2011

Riborso canone lampade votive cimitero Strangolagalli

 Una   piccola fiammella perenne  davanti al luogo di riposo di un defunto, è un modo per fornirgli una luce per affrontare il viaggio buio che si appresta a fare,  ed  è un omaggio costante, una memoria che mostra l’interesse dei vivi per lo scomparso.
L’ attuale Maggioranza  di Castel di Sasso” Regna ed impera” indisturbata  da oltre 7 lustri ,si distingue per l’eccellenza della sua incapacità di governare anche solo i servizi minimi essenziali.
La Minoranza  come  già  pubblicato con  comunicati  nel recente passato su questo BLOG, continua  ad evidenziare da parte  della  Maggioranza : la incapacità, la disorganizzazione, la inefficienza,la negazione dei diritti dei cittadini, e soprattutto  i continui disservizi, che ha portato il Comune di Castel di Sasso ad un continuo,progressivo e totale  degrado.
 Tale dissennata politica, chiusa e insensibile verso i veri interessi della cittadinanza , non ha nemmeno rispetto  per i compianti cittadini di Castel di Sasso passati a miglior vita.
 Insomma, morti o vivi , i cittadini di Castel di Sasso  sono  comunque destinati ad una politica  locale buia   ed inefficiente.
  L’attuale Maggioranza nel mese di aprile 2011  diete disposizione (a loro dire   per l’ abbattimento di  un’ala   del II  recinto del vecchio cimitero perché pericolante), alle  estumulazioni straordinarie     con  trasferimento nel nuovo cimitero.Per saperne di più CLIKKA SUL LINK:


Infatti, la vicenda degli 80  loculi cimiteriali   lasciati con le lampade cimiteriali da aprile a tutt’oggi  spente è il segnale più tangibile  di una incapacità gestionale .
Il  nostro Comune è sprovvisto del Regolamento Comunale relativo alle lampade votive, da cui  poter rilevare e quantificare il rimborso dovuto ai  cittadini, da parte del Comune per il disservizio  ai Cittadini delle lampade spente da oltre 6 mesi per sua responsabilità.
Il capogruppo di Minoranza  a fronte di una vergognosa  e inqualificabile situazione delle lampade spente   anche  nel rispetto dei  morti, condanna il menefreghismo  della Maggioranza  che dura ingiustificatamente da oltre 6 mesi, presenterà  la  mozione che segue al Comune ,   da far  inserire nel prossimo consiglio Comunale con O.d.G.
1)      Predisposizione del Regolamento Comunale  Lampade cimiteriali.
2)      Rimborso   ai cittadini quote canone  delle 80 lampade spente per estumulazioni.
3)      Trasformazione lampade votive  da  incandescenza a lampade a Led ( basso consumo).

I CONCESSIONARI COINVOLTI POTRANNO INVIARE  AL COMUNE DI CASTEL DI SASSO RICHIESTA DI RIMBORSO CANONE LAMPADE VOTIVE DAL MESE DI APRILE  2011 FINO ALLA NUOVA ATTIVAZIONE. LA RICHIESTA VA’ PRESENTATA    IN CARTA SEMPLICE, OPPURE INVIATA  PER POSTA ELETTRONICA AL SITO DEL COMUNE. 


Segue Mozione da presentare e discutere in Consiglio Comunale da parte del  Capo Gruppo di Minoranza.




                                                                                           Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio
Alla Segretaria Comunale

                                                           
 Mozione  Cimitero Strangolagalli.
Il  sottoscritto consigliere comunale Giuseppe Perinella presenta la seguente Mozione scritta  ai fini deliberativi del Consiglio. ai sensi dell’art. 27 del regolamento per il  funzionamento del Consiglio Comunale, e  chiede che detta mozione sia inserita nell’O.d.G.  del prossimo consiglio Comunale .
PREMESSO CHE:
L’attuale maggioranza nel mese di aprile 2011  diete disposizione (a loro dire   per l’ abbattimento di  un’ala   del II  recinto del vecchio cimitero perché pericolante)  ad  eseguire le  estumulazioni straordinarie     e trasferimenti  nel nuovo cimitero. In detta operazione furono interessati 80  loculi cimiteriali  e furono spente   80  lampade cimiteriali  mai  riattivate .
CONSIDERATO CHE:
Il Comune di Castel di Sasso è privo del Regolamento delle Lampade Votive.
PRESO ATTO CHE :
Le lampade ad incandescenza  dal 1/1/2011 sono fuori legge, si rende indispensabile attivare ed adeguare  il  Cimitero a lampade a basso consumo a Led.
ACCERTATO CHE:
 A N° 80  Concessionari di Loculi sono state spente le lampade votive perenne  da oltre 7 mesi, per cause non dipendenti dalla loro volontà, ma per cause e responsabilità del Comune .  Prevedere le  modalità   tempi e quantificazione del rimborso  della quota del Canone relative alle lampade   ai cittadini interessati.

Impegnare  il Sindaco  e la Giunta Comunale  a sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale   
1) Il  Regolamento delle Lampade Votive
2) Trasformazione impianto  elettrico Cimitero, da incandescenza a LED alimentati con pannelli solari
3)  Rimborso  ai Concessionari  ,del Canone  lampade votive ( spente dal Comune  da Aprile 2011 )  agli             80 loculi  interessati alla estumulazione , per il periodo aprile  fino alla nuova attivazione.

Giuseppe Perinella

Castel di Sasso25/9/2011
                                                                                                         


giovedì 15 settembre 2011

Gennaio 2012 la Raccolta Solidi Urbani passa alla GISEC società Provinciale



Informiamo i cittadini di Castel di Sasso che dal 1/1/2012 l’attuale  raccolta Rifiuti Solidi Urbani,attualmente   gestito   dal Comune  passa in totale  gestione della Provincia di Caserta.
La gestione organizzativa della GISEC unitamente alle tariffe saranno uguali su tutto il territorio Provinciale.
Certamente  detto passaggio, per i Cittadini di Castel di Sasso  sarà uno stravolgimento sia per nuove modalità  e tempi di raccolta ma anche per le nuove tariffe che saranno applicate.
Per conoscere tutti i dettagli  del regolamento alleghiamo lo schema presentato e approvato  della  Provincia di Caserta.

Pubblichiamo le osservazione scritte  della Minoranza di Castel di Sasso   allo schema del  regolamento  Tarsu   della Provincia  2011, da  allegare   alla Delibera del  prossimo Consiglio già convocato  e posto all’O.d.G.

Per  il capo gruppo di Minoranza “Valorizzazione di Castel di Sasso” definisce il  “Regolamento iniquo e illegittimo, così il  piccolo Comune  di Castel di Sasso prevalentemente rurale   pagherà  più dei grandi Comuni ”, e  contesta lo schema di Regolamento Provinciale Tarsu perché così come proposto dalla Provincia di Caserta è “iniquo ed illegittimo”.
La minoranza non contesta  in linea di Principio i tempi e le modalità di gestione  dell’importante servizio che dal prossimo 1 gennaio 2012 passerà nelle mani dell’Ente di Corso Trieste costituito  dalla  legge  n. 26 del 27 febbraio 2010 e s.m.i. e della legge della Regione Campania n. 4 del 28 marzo 2007 e s.m.i.  . La norma in questione prevede, tra l'altro, il passaggio della competenza sul servizio di raccolta dei rifiuti e sulla TARSU dai comuni alla Provincia. La modifica della norma non è di competenza deliberativo  del Consiglio Comunale di Castel di Sasso ma possiamo esprimere delle osservazioni da porre all’attenzione della Provincia di Caserta.
Anche se nel leggere attentamente il regolamento della Provincia  rileviamo   luci ed ombre. Non tutte  le   prestazioni previste nel regolamento  Provinciale che saranno applicate anche sul   territorio  sono del tutto negative, anzi  alcune le riteniamo  migliorative  se comparate   al precario , incompleto,  deludente e carente Servizio Raccolta rifiuti  attuato  dell’attuale  maggioranza ai cittadini di Castel di Sasso.
Infatti registriamo che  il servizio offerto  dal Comune di Castel di Sasso manca ed è  carente di alcuni servizi in particolare :
Ø     Mancata raccolta dell’Umido
Ø     Mancato spezzamento  delle Vie e verde pubblico.
Ø     Mancata fornitura gratuita delle Compostiere per incentivare la differenziata.
Ø     Mancanza e precarie  di isole ecologiche
Ø     Carenza e Mancanza di cassonetti stradali e cassonetti per famiglie  raccolta porta a porta.
Ø     Non  è sempre garantito  un adeguato livello di controllo della efficienza del servizio stesso e la necessaria rapidità di intervento in caso di disservizio.

La conseguenza logica  che le tariffe TARSU applicato dal Comune di Castel di Sasso di € 1.00  a mq sono anche alte, rispetto all’attuale  servizio prestato ai cittadini.
Altra nota positiva che rileviamo nel   regolamento Provinciale   rispetto a quello Comunale, sono le speciali agevolazioni ed esenzioni previste nell’art. 25 comma B “ misure di perequazione a vantaggio delle fasce sociali più deboli e dei territori a basso reddito pro capite”.

 Di contro il Gruppo di Minoranza,  produce  alcune osservazioni negative e da correggere  al regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che l’amministrazione Provinciale di Caserta   ha approvato alla fine dello scorso mese di giugno.

La opposizione contesta  nel merito  la previsione, contenuta nel regolamento provinciale, di una tariffa unica Provinciale che risulta “iniqua economicamente perchè a danno dei cittadini residenti nei comuni di piccole e medie dimensioni”, anche in virtù del fatto che “non è specificata l’effettiva riduzione per i cittadini in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta da Comune di Castel di Sasso.( percentuale nella media Provinciale)
 La opposizione formula la   contestazioni su taluni articoli del Regolamento Provinciale  in particolare sull’art. 8, che stabilisce che la Tarsu è destinata alla copertura integrale dei costi derivanti dal complessivo ciclo di gestione dei rifiuti. “In tal modo – osserva il gruppo di  opposizione  –il regolamento  non si tiene conto né dell’estensione viaria dei singoli Comuni ai fini della quantizzazione dello spazzamento, comportando in tal modo che i cittadini di comuni a bassa estensione territoriale devono coprire i maggiori oneri dei comuni di elevata estensione territoriale; né della conformazione urbanistica del territorio penalizzando ancora una volta i cittadini dei piccoli comuni che generalmente vivono in case di notevole estensione catastale rispetto ai cittadini dei grossi centri che generalmente vivono in appartamenti. Questo squilibrio – conclude la Minoranza  – comporterebbe che i piccoli comuni pagheranno una quota pro capite superiore a quella dei grossi centri”.
 Atra anomalia  è sull’art3,  comma 6, dove si prevede che il servizio potrà essere anche affidato a terzi, una scelta che viene definita “anomala”  si chiede il perché il terzo non può essere lo stesso Comune già gestore del servizio di raccolta, dotata  di attrezzature, personale qualificato e  conoscenza del territorio Comunale?. Sempre che sia rivisto e migliorato  il servizio.
 Poiché  la Tarsu  è una tariffa  che tiene  conto della quantità di rifiuti prodotti per unità
di superficie, della qualità del rifiuto stesso e dei costi di gestione i cittadini  pagano  per la quantità di materiale prodotto nell’appartamento, materiale che viene trasportato in discarica  e quantificata in Kg sversati .  Tenuto conto che  i metri quadrati dell’appartamento  per se, non producono rifiuti , ma sono le persone che vi  abitano, in virtù di tale logica, i mq dell’appartamento oltre ad essere un parametro errato, non può essere l’unico elemento che costituisce la Tassa Tarsu.
 La Tarsu infatti non solo è una tassa impropria ( basata sulle superfici e non sulla produzione di
rifiuti), si rende indispensabile aggiungere l’altro elemento  il numero di persone che occupano l’abitazione  con  l’anticipazione  della Tassa alla Tia. 
 Inoltre il gruppo di Minoranza “ Valorizzazione di Castel di Sasso si auspicano che venga inserito nel regolamento  Provinciale per un più equo pagamento della tassa Tarsu  a carico dei cittadini  la quantità reale prodotta da ogni cittadino attraverso  diverse soluzioni operative che vanno dal microchip, alla tessera magnetica, al codice fiscale, al lettore ottico da introdurre nei cassonetti di raccolta, scelta che di fatto supererebbe il costo del mq.(che è  penalizzante prevalentemente  per i comuni agricoli con  fabbricati con  maggiore estensione catastali ).
 Impegnare il Sindaco di Castel di Sasso ad attivarsi con  propria  delibera del Consiglio Comunale a seguire  con attenzione  gli atti della Suprema Corte  che dovrà verificare la rispondenza della norma alla carta costituzionale  del ricorso  del Comune di Battipaglia.
 Infatti, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania - sezione distaccata di Salerno - su ricorso del Comune di Battipaglia (SA), con ordinanza del 07/09/2011 ha dichiarato non infondati i dubbi sulla legittimità costituzionale dell'art.11 comma 1, 2 e 3 della legge n.26/2011. La norma in questione prevede, tra l'altro, il passaggio della competenza sul servizio di raccolta dei rifiuti e sulla TARSU dai comuni alla Provincia.
Il T.A.R. Salerno ha, quindi, disposto l'invio degli atti alla suprema corte, che dovrà verificare la rispondenza della norma alla carta costituzionale.
Secondo la legge n.26/2011, dal 1 Gennaio 2012 la Provincia dovrebbe subentrare ai comuni nella gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti che, secondo i piani provinciali, dovrebbero essere gestiti direttamente dalla società provinciale GISEC. In particolare, la GISEC dovrebbe assorbire dal 01/01/2012 l'intero personale dell'articolazione di Caserta del Consorzio Unico di Bacino e svolgere direttamente il servizio sui comuni attualmente gestiti dal Consorzio Unico di Bacino. Sempre per la Minoranza,il regolamento come presentato  non chiarisce il personale dipendente Comunale che attualmente esercita il servizio, quale sarà la sua destinazione e il ruolo, elementi che dovranno  essere definiti  e riportati  nel  regolamento.

 I consiglieri di Minoranza 

lunedì 12 settembre 2011

CONVOCAZIONE CONSIGLIO: ABOLIZIONE NOLO CONTATORE ACQUA E APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO



E’ convocato per il giorno 14/9/2011 il Consiglio Comunale come da convocazioni allegate. I punti   all’O.d.G.  la  eliminazione  del nolo contatore per illegittimità  e l’approvazione del   nuovo  regolamento che prevede la fatturazione   dei soli litri consumati, metri cubi   che risulterannp   rilevati dal misuratore e  saranno riportati in bolletta anche per le opportune verifiche.
Nei giorni avvenire sarà  pubblicato, su questo sito, oltre  quanto discusso in Consiglio, sull'O.d.G.verranno pubblicati anche  agli emendamenti presentati dalla Minoranza sul regolamento.
Saranno pubblicato inoltre anche i risultati e le risposte  sugli  altri punti all’O.d.G.
Si ricorda che il Consiglio Comunale è  aperto al Pubblico tutti i cittadini possono presenziare  e  assistere  al dibattito e alle conclusioni che saranno deliberate.


COMUNE DI CASTEL DI SASSO
Via San Marco 10 - Provincia di CASERTA - _ _ 0823/878008
Prot. N° 2812 Castel di Sasso, 08/09/2011
Al Consigliere Comunale
Albo Pretorio
e p.c. Stazione Carabinieri FORMICOLA
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
OGGETTO: Avviso convocazione Consiglio Comunale.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Si invita la S.V. ad intervenire alla riunione del Consiglio Comunale per il giorno _
_14/09/2011_ alle ore _18,00 _ in sessione ____ordinaria___________
ed in seduta ___pubblica______ di prima convocazione;
In caso di mancanza del numero legale, il Consiglio verrà riunito il giorno __ 15/09/2011_
alle ore _18,00_ in seconda convocazione per discutere e deliberare il seguente.
ORDINE DEL GIORNO
1. Verifica degli equilibri di bilancio: provvedimenti.
2. Esame ed approvazione nuovo regolamento servizio idrico integrato:provvedimenti.
3. Esame ed approvazione schema convenzione servizio di segreteria Comunale con il
Comune di Castel Campagnano: provvedimenti.
4. Schema Regolamento Provinciale TARSU: osservazioni
5. Interrogazione Perinella “Comunità Montana”


INTEGRAZIONE

 COMUNE DI CASTEL DI SASSO
Via San Marco 10 - Provincia di CASERTA - _ _ 0823/878008
Prot. N° 2847 Castel di Sasso, 10/09/2011
Al Consigliere Comunale
Albo Pretorio
e p.c. Stazione Carabinieri FORMICOLA
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
OGGETTO: Avviso convocazione Consiglio Comunale.
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Si invita la S.V. ad intervenire alla riunione del Consiglio Comunale per il giorno _
_14/09/2011_ alle ore _18,00 _ in sessione ____ordinaria___________
ed in seduta ___pubblica______ di prima convocazione;
In caso di mancanza del numero legale, il Consiglio verrà riunito il giorno __ 15/09/2011_
alle ore _18,00_ in seconda convocazione per discutere e deliberare il seguente.
INTEGRAZIONE ORDINE DEL GIORNO
1. MOZIONI ED INTERROGAZIONI ORALI PERINELLA DEL
29/08/2011;25/08/2011;ANNULLAMENTO DELIBERA DI GIUNTA N°42.
2. VARIE ED EVENTUALI