COMUNE DI CASTEL DI SASSO
Via San Marco 10 - Provincia di CASERTA - É Ê 0823/878008
Prot. N°3362 Castel di Sasso, 24/09/2010
Al Consigliere Comunale Perinella Giuseppe
Albo Pretorio
e p.c. Stazione Carabinieri FORMICOLA
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OGGETTO: Avviso convocazione Consiglio Comunale.
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Si invita la S.V. ad intervenire alla riunione del Consiglio Comunale per il giorno _ _30/09/2010 alle ore __16,00 __ in sessione ____ordinaria___________
ed in seduta ___pubblica______ di prima convocazione;
In caso di mancanza del numero legale, il Consiglio verrà riunito il giorno _01/10/2010_ alle ore _19,00_ in seconda convocazione per discutere e deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Ricognizione dello stato di attuazione di programmi e verifica del permanere dell'equilibrio di bilancio.
2. Piano P.I.P. S. Marco.
3. Riesamina regolamento disciplinante i criteri per l'attribuzione dell'incentivo previsto dal decreto legislativo n. 163/2006.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
F.to Dott. Francesco Coletta
Dichiarazione scritta capo gruppo Perinella ( art. 193 salvaguardia equilibrio di bilancio)Il bilancio del Comune registra un calo delle entrate, per minori trasferimenti dello Stato, per l'incertezza sulla quota di copertura del mancato introito dell'Ici. "Nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 7/9/2010 appositamente convocata, è stata evidenziato da parte della minoranza la presenza di un grave disavanzo finanziario, di oltre 350.000 € derivanti, prevalentemente, dalla presenza di debiti riferibili a fatture per servizi non contabilizzati in bilancio (cosiddetti debiti fuori bilancio). Debiti fatti negli ultimi dieci anni. Non è accettabile essere tenuti all'oscuro di un accumulo debitorio così ingente".
La minoranza si aspettava una relazione che avrebbe adottato un diverso atto d’indirizzo, al fine di consentire l'adozione da parte del Consiglio Comunale dell'atto sulla verifica sullo stato d'attuazione dei programmi con l'attestazione del permanere degli equilibri.
L'analisi della maggioranza, non ha evidenziato la necessità di attuare una manovra finanziaria di contenimento delle spese correnti volta a garantire la salvaguardia degli attuali equilibri di bilancio. Tale manovra doveva essere adottata prima dell'assunzione del provvedimento consiliare di settembre.
Al fine di conseguire tale risultato si auspicava la: sospensione degli acquisti di beni di consumo e/o materie prime e dei provvedimenti attinenti ovvero impegni sui capitoli della spesa corrente dell'intervento - acquisto di beni di consumo e/o materie prime.
Sospensione dell'affidamento di incarichi a soggetti esterni, per consulenze e prestazioni occasionali e sospensione dei provvedimenti per l'assegnazione di contributi/liberalità ecc, ecc.
Ciò nonostante la Minoranza Consiliare intende esprimere il proprio Giudizio politico e rappresentare la propria analisi, non senza manifestare con forza, la propria critica rispetto a questo modo di intendere i lavori consiliari come passaggi meramente obbligatori, quasi di ratifica. Come già fatto per il consuntivo 2009 vogliamo iniziare la nostra critica politica sulla determinazione dell’avanzo di amministrazione. Ormai siamo abituati all’enfasi con la quale l’Amministrazione dichiara la realizzazione dell’avanzo di amministrazione, come se avesse fatto una virtuosa gestione delle casse comunali. Risultato amministrativo che non può essere a nostro avviso positivo, non fosse altro per il fatto che la realizzazione di un avanzo di amministrazione, come quello che registriamo nel consuntivo 2009, altro non è che la misura di un inefficace gestione delle risorse che non vengono spese per la realizzazione dei programmi. Questa Amministrazione continua a fare cassa mettendo le mani nelle tasche dei cittadini realizzando avanzi che non riesce nemmeno a spendere e quindi a trasformare in servizi. L’avanzo di amministrazione è indice di servizi non resi o resi in modo insoddisfacenti.”.
Sulla gestione delle Entrate avevamo rilevato una persistenza se non anche addirittura un aggravamento della “incapacità” di riscossione rispetto all’esercizio precedente. In particolare non ci si rilevano elementi tali da poter giudicare positivamente la capacità di riscossione dell’Ente che non ha avuto miglioramenti rispetto all’esercizio precedente ma anzi un peggioramento nella riscossione delle entrate del Titilo I, in particolare delle imposte. Altrettanto negativo è il giudizio sulla riscossione dei proventi dei Servizi Pubblici dei quali viene riscosso solo parte del totale accertato, segno non solo della inefficace capacità di riscossione attiva, ma anche segno di una possibile insoddisfazione dei cittadini in riferimento ai servizi prestati dal Comune. Noi riteniamo che l’ICI continui ad essere sottostimata in fase di previsione di bilancio e che esista una importante fascia di evasione e di elusione che va accertata e recuperata. La minoranza invita a costituire il consiglio Tributario di cui all’art. 18 della Finanziaria 2010 ( Contrasto all’evasione fiscale e contributiva).
È dimostrato dai numeri di questo bilancio , che questa Amministrazione ha una grande difficoltà, o disinteresse a curare la riscossione delle entrate (Acqua ,Tosap ed altro). Poiché è l’entrata effettivamente riscossa che riveste importanza dal punto di vista finanziario e non tanto quella accertata, è doveroso muovere una forte critica rispetto all’incidenza del debito residuo di questo Comune sulle entrate effettivamente riscosse. In parole diverse questo Comune ha obbligazioni finanziarie prevalentemente presso la Cassa Depositi e Prestiti per oltre il doppio dei flussi di cassa delle entrate proprie. Inoltre Il Comune tiene debiti fuori bilancio con diversi enti come da allegata documentazione aggiornata a settembre 2010 che si esibisce in copia: 1) Consozio Idrico di Caserta debiti di € 317.361,60 (Allegato N° 1 )
2)Comunità Montana Monte Maggiore debiti di € 56.279,41 (allegato 2)
3)Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano € 17.719,94 (allegato 3)
4) acquisizione Capannone industriale Morrone Marmi Delibera C.C. N° 42 del 19/10/2009
Siamo in attesa di altri eventuali debiti riferibili a fatture per servizi da parte di : Enel, Telecom, Inpianti di Pannelli solari su Piscina, residui passivi ed altri debiti che saranno oggetto di discussione in Consiglio Comunale. E’ stata evidenziato da parte della minoranza la presenza di un grave disavanzo finanziario, di oltre 350. 000 €, derivanti, prevalentemente, dalla presenza di debiti), fatti negli ultimi dieci anni. Non è accettabile essere tenuti all'oscuro di un accumulo debitorio così ingente" per i piccolo Comune di Castel di Sasso
La situazione finanziaria del Comune appare molto critica», un andamento della spesa corrente non buona , accompagnato da una gestione critica dei residui attivi e da una situazione di cassa ai limiti, il tutto aggravata dalla presenza di debiti fuori bilancio (esibiti dalla minoranza). Si evidenzia la presenza di dissesto non dichiarato che alla fine produce conseguenze ancora più gravi in quanto, se la crisi finanziaria viene dichiarata in tempi fisiologici, c'è la possibilità di ottenere un vero risanamento, altrimenti saranno i cittadini di Castel di Sasso costretti a ripianare i debiti prodotti. In definitiva riteniamo come minoranza di non poter esprimere un voto favorevole in quanto non permangono gli equilibri di bilancio, anzi per il protrarsi di tale situazione sarebbe il caso, che il Sindaco e la Maggioranza rassegnassero le dimissioni, prima che i debiti provocano un grave dissesto finanziario.
Intervento scritto capo gruppo Perinella: Piano Pip S. Marco
Area P.I.P. è caratterizzato dalla pluralità delle tipologie insediative proposte e dalla diversificazione dimensionale dei lotti, esso rappresenta un'importante iniziativa per il rilancio economico dell'intero comprensorio,attraverso lo sviluppo e la produttività
L’obiettivo creare le condizioni e dare spazio all’impresa ad investire sulla produttività, dare sostegno agli imprenditori locali, ma vista la precaria occupazione dare spazio e spinta alla classe giovanile, ad occuparsi di imprenditoria.
Certamente se l’area per gli insediamenti produttivi, fosse stata situata in una posizione geografica locale alquanto favorevole, essa sarà indirizzata non solo alle imprese, ma anche ai comparti artigianali e commerciali, locali e non, ma soprattutto all’aziende che si occupano di processi produttivi.
Purtroppo L’area P.I.P. di S.Marco scelta e voluta dalla maggioranza,strategicamente, non gode di una posizione geografica ottimale, il mancato passaggio di una Strada di grande comunicazione che facilita enormemente la movimentazione su strada, per avere un ruolo di scambio commerciale importante: L’area risulta disagiata , e non appetibile.
Questa localizzazione fu voluto con forza, dall’attuale maggioranza,oggi è diventato un fatto reale, finanziata con i contributi della Regione. Purtroppo, benché assegnati i lotti nessun imprenditore o artigiano (locali e non ) ha cominciato a pensare di investire in questo paese, ma come in passato, hanno preferito emigrare presso altri lidi con minore difficoltà e più convenienti.
Risulta che i pochi artigiani locali, assegnatari di lotti,trovano più conveniente e continuano a esercitare l’attività in zone agricole e in centri abitati,non salvaguardando gli aspetti ambientali e nel rispetto delle leggi vigenti, anziché investire nell’area P.I.P.
Non risulta che gli assegnatari dei lotti, su dette aree fabbricabili, pagano l’ ICI, somma da poter essere utilizzato dal Comune,in altri progetti per la collettività.
La minoranza vota contro il piano P.I.P s. Marco come presentato dalla maggioranza, in quanto detta Area risulta fallimentare fino ad oggi , non risultano presentati progetti da parte di imprese o artigiani per costruire insediamenti, per recuperare i soldi del suolo e delle opere di urbanizzazione. Le modifiche all’Area oltre a risultare gravoso per le casse del Comune, non risolverebbe la sua destinazione di Area non Produttiva. La Minoranza si dichiara disponibile alla discussione in un consiglio comunale ad hoc per valorizzare tale area e per renderla produttiva e tentare di recuperare gli investimenti realizzati.