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martedì 25 dicembre 2012

ISEE dal primo gennaio 2013 ci saranno delle novità nei contenuti e nella compilazione.


 L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è quell’indicatore - per misurare la situazione reddituale e patrimoniale degli italiani - assai usato dai cittadini meno ambienti e soprattutto anziani per ottenere dal Welfare assistenze e tutele nei servizi come asili nido, assistenza domiciliare, diritto allo studio universitario, libri di testo gratuiti, assegni di maternità, assegni per i nuclei familiari con almeno tre figli.
Il nuovo metodo per calcolare l’indicatore di valutazione della ricchezza delle famiglie italiane da Gennaio 2013 cambia .
Ecco che dopo le novità introdotte dalle riforme del governo Monti, pensioni e lavoro in primis, arriva quella del calcolo dell’ISEE da gennaio 2013 (data fissata dalla manovra Salva Italia) l’ISEE potrebbe subire importanti modifiche.
Le novità
ABITAZIONE PRINCIPALE. Il valore della prima casa peserà il 60% in più sul calcolo della ricchezza familiare e non ci sarà più la franchigia di 51.645 euro sul valore catastale (di contro però la rendita catastale sarà conteggiata solo al 75%).
REDDITI ESENTI. Nel nuovo Isee dovranno essere compresi, oltre ai redditi soggetti a tassazione Irpef ordinaria, anche i redditi che finora ne erano esclusi perché esenti da tasse o soggetti a tassazione sostitutiva. Tra i primi, ad  esempio, l’indennità di accompagnamento per i disabili e, tra i secondi, i redditi da locazione sottoposti al regime della cedolare secca.
SCONTI PER LAVORATORI, PENSIONATI E DISABILI I REDDITI COLPITI: potrebbe poi essere introdotta una franchigia del 20% sui redditi da lavoro dipendente e da pensione ed essere sottratti dal reddito eventuali assegni per l’ex coniuge ed i figli. Per quanto riguarda la disabilità, nella riforma del calcolo dell’ISEE dovrebbero poi trovare spazio anche misure specifiche per i disabili, distinguendo tra disabilità media, grave e non autosufficienza. Questo permetterà di effettuare una distinzione sostanziale sulla deducibilità delle spese.
CONTI CORRENTI. Non si dovrà indicare più la situazione del conto al 31 dicembre dell’anno precedente, ma si prenderà un giorno a caso negli ultimi 3 mesi dell’anno. Una regola anti-furbetti che svuotavano provvisoriamente il conto in prossimità del giorno di rilevamento.
AIUTO AI DISOCCUPATI. Chi perde il lavoro potrà richiedere un Isee aggiornato per poter rientrare da subito nei servizi e nelle agevolazioni previste.
COMPILAZIONE DEL MODELLO. Una novità importante: non sarà più il cittadino a compilare l’Isee, da solo o con il commercialista di fiducia. La dichiarazione verrà compilata dall'Inps e dall'Agenzia delle Entrate, che utilizzeranno i dati sui redditi e i patrimoni già in loro possesso. Il contribuente indicherà solo le spese da detrarre e segnalerà eventuali errori.
La riforma prevede la rivalutazione del 60% della prima casa, ai fini Imu. Una batosta per il contribuente, nonostante che il nuovo Isee consideri “solo” il 75% del patrimonio immobiliare così rivalutato (a cui detrarre, eventualmente, la parte di mutuo ancora da estinguere). Inoltre, nel calcolo entrerà anche il patrimonio estero e quello mobiliare: conti correnti, investimenti e partecipazioni societarie, fatta salva l’introduzione di una soglia minima sotto la quale scatta l’esenzione.
Il risultato sarà che molte più persone si troveranno nella condizione di essere considerate “ricche” solo perché posseggono un immobile e questo innalzerà l’ISEE, anche nei casi in cui non vi è alcun innalzamento del reddito, inibendo l’accesso a molte agevolazioni fiscali. Come contrappeso però sarà possibile scalare dal valore dell’immobile il debito residuo nei confronti della banca nel caso si stia ancora pagando il mutuo.
Ma non ci sono solo novità negative. È prevista l’introduzione di una franchigia che, distinguendo all’interno dei componenti familiari tra disabilità media, grave e non autosufficienza, permetterà negli ultimi due casi una larga deduzione delle spese dovute a tale condizione di svantaggio. Nuove maggiorazioni della scala di equivalenza daranno  maggiori sgravi fiscali alle famiglie numerose con figli minorenni, in particolare con meno di tre anni. Fa la sua comparsa anche un nuovo “Isee solidale”, per cui chi ha perso il lavoro potrà richiedere – ai Caf, all’Inps o presso appositi sportelli dei Comuni – il proprio indice attuale (con i dati, per esempio, derivanti dalla cassa integrazione o dalla totale mancanza di reddito) e non quello relativo alle condizioni reddituali certificate (risalenti a due anni prima).
Infine, sul terreno dei controlli, è prevista un’intensificazione dell’attività di vigilanza fiscale dell’Agenzia delle Entrate che, sulla base di liste selettive, effettuerà verifiche della posizione reddituale e patrimoniale delle famiglie di appartenenza dei soggetti beneficiari di prestazioni.
Il rischio è che con questi nuovi criteri molte famiglie appariranno "più ricche" e potrebbero perdere il diritto ai servizi e alle agevolazioni che finora avevano. Ma secondo il governo, che sta mettendo a punto i nuovi criteri di calcolo, il nuovo Isee consentirà una distribuzione dei servizi più equa, a chi ne ha effettivamente bisogno, limitando i casi dei "falsi poveri".
Sito Cobas Lecce

giovedì 20 dicembre 2012




Valorizzazione di Castel di Sasso

Augura 

€ 222.566,06 una pioggia di denari a……. Tecnici..….lascio a voi cittadini elettori di Castel di Sasso commentare……. e dare un titolo al Post!!!!!




Diverse volte ci siamo interessati  su questo blog e pubblicati  articoli sulla incresciosa  situazione,  anche economica (tra l’altro ancora  non definita) dei lavori di forestazione e sistemazione idraulica e forestale di Monte Maiulo (in loc. Vallata) e Defenza.
La comunità Europea nel 2000, aveva finanziato un grande progetto di forestazione a Castel di Sasso  per un importo di 3.254.250,20 ( oltre sei miliardi di vecchie lire), un  investimento, che nelle intenzioni  doveva  creare occupazione locale ( idraulica forestale Baif) per la manutenzione.
I lavori di rimboschimento iniziarono, a metà percorso vasti incendi boschivi interessarono le due zone distruggendo quasi tutto. Da quel momento , tra impresa e Comune, con il coinvolgimento del Corpo Forestale, e comunità europea iniziò una serie di denuncie, con cause giudiziarie,accordi transattivi, blocco da parte dell’antimafia su  una parte dei soldi all’impresa. Nuovi  sopralluoghi, perizie,controperizie una storia ancora non chiusa con l’impresa appaltante. Una brutta storia che la Minoranza non è riuscita  a conoscere   l’importo totale  dell’opera e le ( varie transazioni), sui   lavori realmente eseguiti. L’importo reale dei  lavori è  indispensabile ai fini dei calcoli percentuali  per la determinazione delle spettanze ai tecnici di: progettazione, direzione dei lavori, sicurezza, collaudo,Rup ed altro. Su detto lavoro sono stati coinvolti ben 12 Tecnici, tutti ben noti ai cittadini di Castel di Sasso, come da elenco che segue.
  Come minoranza, abbiamo diverse perplessità e sui lavori ci riserviamo un approfondimento

 Apprendiamo e pubblichiamo che: il Responsabile del Servizio con determina del 05/11/2012 dichiara che è stata   approvata la contabilità finale ed il collaudo tecnico amministrativo per i lavori di forestazione protettiva, produttiva e di sistemazione idraulica forestale del territorio comunale.
Pertanto
Il Responsabile del Procedimento Dott. Ragozzino con propria nota in data 13/12/2012, prot. n. 3863, ha autorizzato la liquidazione dell’importo complessivo di € 222.566,06   per competenze tecniche ai  12 sottoelencati Tecnici come da distinta allegata:

Fatture e  ricevute fiscali per il  pagamento:
 n. 01 del 07/12/ 2012 dell’importo complessivo di € 12’602,46, compreso IVA per € 2’187,20 per saldo competenze tecniche di progettazione e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione emessa dal raggruppamento di tecnici dott. Masiello, Lavorgna,D’Onofrio, D’Abbraccio, Occhibove, Ricciardi e Di Pasquale;
 n. 02 del 07/12/2012 dell’importo complessivo € 107'080,65, compreso IVA per € 18'584,25 Per competenze tecniche di direzione dei lavori emessa dal raggruppamento di tecnici dott. Masiello, Lavorgna, D’Onofrio, D’Abbraccio, Occhibove, Ricciardi e Di Pasquale;
 n. 03 del 10/12/2012 dell’importo complessivo € 9'646,83, compreso IVA per € 1'674,24 Per competenze tecniche di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione emessa dal geom. Di Pasquale Giuseppe;
 n. 14 del 10/12/2012 dell’importo complessivo € 9'646,83, compreso IVA per € 1'674,24 Per competenze tecniche di coordinamento per l sicurezza in fase di esecuzione emessa dal geom. Ricciardi Giuseppe;
 n. 03 del 11/12/2012 dell’importo complessivo € 3'156,03, compreso IVA per € 547,74 Per competenze relative all’ colludo tecnico amministrativo emessa dall’Ing. Cammarota Armando.
VISTA la ricevuta fiscale dell’importo di € 22'794,98 per spese tecniche di colludo tecnico amministrativo emessa dal collaudatore tecnico amministrativo dott. Agr.
 Spagnolo Antonio;
VISTA la ricevuta fiscale dell’importo per  la redazione del progetto preliminare del geom.Rotondo Innocenzo dell’importo di € 2’979,10;
VISTA la richiesta di liquidazione del geom. Mastroianni Giuseppe per incentivo RUP,per la fase di progettazione, ai sensi dell’art. 92 del D. Lgs. 163/2006, per l’importo di
€ 6'303,72 oltre oneri riflessi per € 2'036,10;
VISTA la richiesta di liquidazione dall’Arch. Antonio De Marco per incentivo RUP, per la fase Di esecuzione, ai sensi dell’art. 92 del D. Lgs. 163/2006, per l’importo di € 1’907,97, oltre oneri riflessi per € 616,27;
VISTA la richiesta di liquidazione dell’incentivo del geom. Mastroianni Giuseppe per incentivo RUP ed assistente al RUP, per la fase di esecuzione, ai sensi dell’art. 92 del D. Lgs. 163/2006, per l’importo di € 2'871,88 oltre oneri riflessi per € 927,62;
Con determina del Responsabile del Servizio n. 111 del 19/05/2012 venne liquidato un acconto sulle competenze di progettazione all’associazione di professionisti Masiello,
Lavorgna, D’Onofrio,D’Abbraccio, Occhibove, Ricciardi e Di Pasquale per l’importo complessivo di € 39.963,60, di cui € 6.660,60 per IVA;


Il capo gruppo di opposizione Giuseppe Perinella, fa alcune considerazioni personali  riguardante la sola parte amministrativa, la parte politica si commenta da solo, non ci sono parole. !!!!!!!
Lascio  ai cittadini elettori ogni commento sulla parte politica e sulla gestione  della vicenda rimboschimento.

1)      Molti tecnici non sono in possesso della partita IVA, non possono emettere fattura, ma ricevuta fiscale, nella delibera non risulta  per costoro il   calcolo della  ritenuta del 18% che và   comunicato  all’Agenzia delle Entrate per le tasse successive sulla denuncia dei redditi.
2)      Al Geometra Mastroianni , dipendente del Comune, non può essere pagato come sostiene il responsabile, come liquidazione dell’incentivo ai sensi dell’art. 92 del D. Lgs. 163/2006.  Detto articolo  riguarda incentivo alla progettazione interna come dipendente( tramite  foglio paga), ma  il Geometra deve presentare  ricevuta fiscale con ritenuta del 18%. I lavori svolti dal Geometra sul rimboschimento, sono stati svolti in qualità di  tecnico libero professionista,  prima del contratto di assunzione al Comune, avvenuta il 2/12/2009. L'importo e ritenuta  và comunicato agenzia delle Entrate  di Caserta. Il Tecnico,prima di essere assunto al Comune  doveva emettere regolare fattura, senza incasso e chiudere ogni rapporto di lavoro pregresso. 


Di questo  grande investimento della Comunità Europea  di €3.254.250,20  che doveva portare uno  modesto sviluppo all’economia del territorio  di Castel di Sasso, in favore dei giovani è andato tutto in fumo.L’impresa ha percepito   €. 2.905.580,54 per lavori, compresa IVA  altri  €. 348.669,66 per somme a disposizione dell’Amministrazione per pagamento onorari , ad avvocati e onorari per competenza tecniche di progettazione e direzione lavori ed altro.

 Ai cittadini di Castel di Sasso è rimasto solo il fumo e l’odore acre di bruciato delle montagne di Monte Maiulo e Defenza. Un’amara riflessione le grandi opere che si sono realizzate  a Castel di Sasso non hanno portato alcun beneficio a livello occupazionale ed economico a questo comune martoriato e abbandonato, dove si pagano solo tasse  per servizi non resi e quei pochi lasciano molto a desiderare.

Una importante  somma di € 222.566,06 disponibile  è subito da pagare, operazione   avvenuta ,  dopo  “Assestamento generale del bilancio di esercizio 2012”  del 3/12/2012 somma che è disponibile  sul  conto Cod. 2.09.06.03,   “Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia” del bilancio esercizio finanziario 2012, lascia qualche dubbio sulla effettiva liquidità in cassa.
 Si rende necessario una verifica e un approfondimento da parte della Minoranza.

Il Capo gruppo di opposizione , ricorda  ai cittadini elettori che fra pochi mesi si andrà a votare    per scegliere il nuovo consiglio Comunale,  di ricordarsi al momento del voto, della presente Determina,  che evidenzia in modo chiaro e inequivocabile come il vertice dell’attuale  maggioranza   gestisce la vita amministrativa del Comune,definendo gli orientamenti  per lavorare con incarichi esterni: agli affini di 2° grado e  amici degli amici .
I giovani, di Castel di Sasso , i disoccupati, e le persone in difficoltà economica   , (per l’attuale  Maggioranza)  possono restare a guardare e attendere.





venerdì 14 dicembre 2012

Alta consulenza legale di € 13.010,08 per un ricorso amministrativo contro la Regione, per il mancato finanziamento del campo sportivo.



La  Commissione Europea, con decisione n. C (2007)4265, dell’11 settembre 2007, ha adottato la proposta di Programma Operativo Regionale Campania FESR 2007-2013,che la Giunta Regionale con deliberazione n. 1921, del 9 novembre 2007, ha preso atto dell’adozione del POR FESR 2007-2013 e lo ha trasmesso al Consiglio Regionale; che, tra le strategie delineate nell’ambito del PO FESR 2007-2013, l’Asse 6 - Obiettivo Operativo 6.3
“Città solidali e scuole aperte”, si prefigge lo scopo di realizzare strutture per la diffusione dello sport,attraverso i Piani di Zona Sociale di cui alla L. 328/2000, al fine di favorire l’accessibilità e la qualità dei servizi educativi e di incentivare il loro uso per promuovere le occasioni di aggregazione sul territorio;che con deliberazione n. 26, del 11/01/2008 è stato approvato il Piano Finanziario per obiettivo operativo del POR FESR 2007/2013 e sono state individuate le Aree Generali di Coordinamento cui affidare, sulla base delle rispettive competenze così come stabilito dalla Legge 11/91, le funzioni connesse alla gestione ed al controllo delle operazioni.

Il comune di Castel di Sasso ha aderito al bando con la presentazione  di un proprio progetto ( redatto da un tecnico fiduciario  ) per il completamento di impianti sportivi polivalenti e l’ampliamento del campo sportivo di S.Marco.

Sono stati presentati 354 progetti di cui 79 per la provincia di Avellino, 52 per la provincia Benevento , 58 per la provincia di Caserta,   i lavori della commissione sono terminati il giorno 26 del mese di luglio 2012.

 Sono risultati ammissibili n. 74 progetti di cui: per la provincia di Avellino n. 22 progetti; per la provincia di Benevento n. 11; per la provincia di Caserta n. 12; per la provincia di Napoli n. 6; per la provincia di Salerno n. 23.

Sono risultati ammissibili ma non idonei a collocarsi utilmente in graduatoria poiché non raggiungono il punteggio minimo previsto dal bando di 60 punti,(art. 8) n. 28 progetti ( tra cui anche il Comune di Castel di Sasso).

La Commissione ha dichiarato  che la documentazione presentata dal Comune di Castel di Sasso allegata al progetto  è risultta  NON IDONEA  NON RAGGIUNGE IL PUNTEGGIO MINIMO (60) NECESSARIO X ENTRARE IN GRADUATORIA AI SENSI ART. 8 DELL'AVVISO PUBBLICO.

La Giunta Comunale  decide di ricorrere in giudizio, contro il mancato inserimento, con l’incarico professionale    ALLO STUDIO LEGALE AVV. D’ANGIOLELLA PER IL RICORSO,  per l’importo di Euro 13.010,08. oltre IVA e diritti.

Per il capo gruppo Perinella spendere € 13.010,08 di parcella , per un ricorso amministrativo sul  mancato finanziamento  Regionale, è una pazzia.
 Oltretutto   è chiara  anche la motivazione “ Il comune di Castel di Sasso non raggiunge il punteggio minimo di 60 per entrare in graduatoria per aver diritto al finanziamento, ai sensi dell’art. 8 dell’avviso pubblico.

Sempre secondo il capo gruppo Perinella , con la crisi che attanaglia i cittadini di Castel di Sasso, la disoccupazione crescente, molte famiglie  versano  in grave difficoltà  economiche, la Giunta Comunale  invece di reperire fondi da destinare al sociale, ( in assenza di   ricerche di mercato sulle parcelle piu economiche),  spende con i soldi dei cittadini consulenze d’oro di  13.010,08  (oltre oneri di legge) al legale,   per un semplice ricorso amministrativo.

Una considerazione:la maggioranza continua a dire che non ci sono i soldi, per la scuola, per il sociale, per l'illuminazione pubblica, lavoro per i giovani,per la raccolta dell'umido ecc.ecc. ma per le parcelle per gli avvocati i soldi ci sono  e sono pure tanti.

Lascio ai lettori del Blog di Castel di Sasso ogni commento e valutazione.


domenica 9 dicembre 2012

Richiesta di personale che gestisce il CAD al Comune


Che cosa è il CAD (Codice Amministrazione Digitale), la disposizione che prevede che le pubbliche amministrazioni (Comune) non possono chiedere i certificati ai cittadini e imprese.


Dal 2012  la PA ( il Comune ) dice addio ai certificati cartacei, dal 2014 la comunicazione tra cittadini sarà solo telematica.

E’ entrata in vigore la disposizione che prevede che le pubbliche amministrazioni non possano più chiedere certificati a cittadini e alle  imprese.I Comuni in possesso di tutti i dati  non più cartacei, ma digitali devono  garantire la continuità operativa. Cosa si intende per continuità operativa è una piccola rivoluzione all’interno della PA italiana, rendendo obbligatoria la definizione di un piano di continuità operativa e di un piano disaster  recovery ( recuperi dei dati in caso di eventi eccezionali)in tempi ragionevoli.

La Giunta  di Castel di Sasso ha  deliberato il 12 /11/2012 col   N° 50 che:

 in assenza di professionalità idonee (dipendenti) all’interno del Comune , occorre individuare un soggetto esterno al quale affidare la predisposizione e la realizzazione delle attività necessarie ad assicurare il rispetto delle disposizioni di cui all’ art. 50 bis del CAD.

Di dare mandato al Responsabile del settore tecnico manutentivo affinchè proceda all’individuazione del soggetto idoneo cui affidare l’espletamento del servizio di predisposizione dei piani di emergenza in grado di assicurare la continuità delle operazioni indispensabili per i servizi erogati, ed il ritorno alla normale operatività di fronte ai possibili scenari di rischio attraverso la definizione del “piano di continuità operativa” , del “piano di disaster recovery “ e dello studio di fattibilità tecnica dei suddetti piani, secondo quanto stabilito dall’art. 50 bis del CAD;
Di individuare nel Responsabile del settore tecnico manutentivo il responsabile del procedimento e dell’adozione di tutti gli atti gestionali conseguenti per la realizzazione del servizio.

Il Capo gruppo di opposizione Giuseppe Perinella , informa i cittadini di Castel di Sasso , che ritengono di avere le capacita lavorative e  di gestire detto lavoro, possono presentare domanda al Comune di Castel di Sasso.
 Si ricorda che la scelta del soggetto idoneo, non sarà per titoli o esame,  sarà   come ha  deliberato  la Giunta  di competenza del Responsabile del Servizio a suo insindacabile giudizio.
Per  chi fosse interessato e vuole maggiori informazioni può rivolgersi alla Giunta o al Responsabile del Servizio.

 

venerdì 7 dicembre 2012

Sabato 15 dicembre 2012 alle ore 16,00 presso la sala Consiliare è indetta la riunione con tutti i cittadini DI CASTEL DI Sasso “indirizzo per la predisposizione del PUC ,in sostituzione del Piano Regolatore.

Assemblea  sul  Piano urbanistico  Comunale .
Che cos’è il PUC? E’ il Piano urbanistico comunale cioè uno strumento di gestione del territorio comunale. I suoi elaborati cartografici, tecnici e norme in materia di leggi urbanistiche, regola la gestione delle attività di trasformazione territoriale ed urbana del comune. Il PUC nasce per aggiornare il vecchio Piano regolatore generale. Esso è in grado di ridefinire la destinazione d’uso delle particelle terriere, vincoli, zone di rispetto, insomma ridefinisce il futuro di un intero territorio. Prima della sua approvazione si possono apportare delle osservazioni. Osservazioni che possono essere fatte da quel cittadino che ritiene che siano stati lesi i suoi diritti. Il Comune, motivandolo al Consiglio comunale, può accettare le richieste o respingerle; esso non è vincolato a soddisfarle. Le osservazioni vanno fatte in un lasso di tempo prima della definitiva approvazione.
Ogni cittadino o tecnico del comune di appartenenza può presentare al protocollo   una propria osservazione su norme del PUC in cui ha la possibilità di fare specifiche richieste o chiedere modifiche su tale normativa che secondo lui lede i suoi diritti..
Ogni cittadino o tecnico può ritirare presso l'Ufficio tecnico   del comune una copia del PUC con tutti gli elaborati principali (Cartografie e Norme) che sono:
  • Cartografie (in Scala 1:5000)
    • Cartografia con struttura del piano sia su catastale che su CTR. Rappresenta il territorio comunale con le varie zone urbanistiche evidenziate con diversi colori e campiture.
    • Cartografia degli asservimenti su catastale. Vengono colorati generalmente in rosso i mappali asserviti. Viene aggiornata continuamente dal comune.
    • Cartografia dei vincoli. Vengono evidenziate le zone soggette a vincolo ambientale, idrologico ecc.
    • Cartografia degli impianti comunali. Vengono evidenziate le condutture delle fogne e delle acque bianche.
    • Cartografia degli incendi. Vengono evidenziate le zone precedentemente andate a fuoco con la data dell'incendio, in quanto vige il vincolo di inedificabilità per i prossimi 10 anni (varia a seconda del comune).
LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI È CENTRALE NELLA RICOSTITUZIONE DI COMUNE  SOSTENIBILE.
 Il tema della partecipazione dei cittadini nei processi di trasformazione  del territorio comunale , ha acquisito, in questi ultimi anni, sempre più risalto nel dibattito urbanistico, in quanto l’urbanistica cosiddetta partecipata intende costruire metodi e nuovi approcci al fine di restituire credibilità e fiducia  e dare possibilità alle fasce più deboli della popolazione di intervenire nel processo decisionale. ad un processo di gestione del territorio.

CONSULTAZIONI PER LA DEFINIZIONE CONDIVISA DEGLI OBIETTIVI E DELLE SCELTE STRATEGICHE DELLA PIANIFICAZIONE E PER LA COSTRUZIONE DI UN QUADRO DI CONOSCENZA DEL TERRITORIO.
Il Comune di Castel di Sasso  ha in corso di elaborazione la proposta di Piano Urbanistico Comunale (PUC). Ai sensi della L.R. della Campania n. 16/2004 sul Governo del territorio, la proposta dovrà essere predisposta dalla Giunta Municipale previa consultazione delle organizzazioni sociali, minoranza e  cittadini. Tale consultazione ha lo scopo di acquisire suggerimenti e proposte che l’Amministrazione valuterà per la definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche di pianificazione, nonché per costruire un quadro conoscitivo condiviso del territorio.
La Minoranza  Consiliare  ritiene inoltre opportuno promuovere un processo di “pianificazione partecipata” coinvolgendo anche i cittadini.
Perché oggi non si tratta solo di programmare un intervento di riqualificazione, un nuovo parcheggio, una scuola o un’area produttiva, zona verde ma   quanto di conoscere chi saranno gli utenti di queste opzioni e comprendere se e quanto queste scelte corrispondano ai bisogni reali della collettività, evitando facili suggestioni indotte dagli stili di vita che la globalizzazione ci suggerisce.
Dobbiamo perciò discutere, prima di tutto, di quale sarà il Comune di Castel di Sasso del futuro.
Se sarà solo una frazione in cui troveranno posto attrezzature senza anima o una serie di frazioni luogo in cui ci sarà spazio per la creatività, per la crescita sociale e culturale, per i nuovi bisogni di una popolazione alla ricerca di qualità nella vita urbana.
Per questo motivo intendiamo avviare un processo di partecipazione urbanistica, articolato in diverse fasi.
Questa prima fase di consultazione generale dei diversi “portatori d’interesse” sul territorio di Castel di Sasso ci consentirà di rilevare i bisogni e le esigenze dei cittadini. A tal fine nell’assemblea saranno raccolte   idee utili, per individuare argomenti propositivi e criticità ritenuti significativi per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio Oppure potranno essere trasmesse a mano all’ufficio protocollo od a mezzo servizio postale al seguente indirizzo: Al sig. Sindaco del Comune di Castel di Sasso.
Si Invitano tutti i cittadini di Castel di Sasso  a partecipare compatti all’assemblea  e di  fare proposte nella individuazioni anche  di nuove zone agricole dove è possibile costruire.

 Per i cittadini di Castel di Sasso è un’occasione utile e irrepetibile nel loro interesse  che non possono mancare.
Si invitano i lettori del Blog alla massima diffusione dell’assemblea.

lunedì 3 dicembre 2012

La Pro Loco e la Cooperativa la Svolta gestiranno il Centro extracomunitario. Contratto di € 187.200,00 , per la piscina Comunale non funzionante.


Comunicazioni di politica amministrativa di Castel di Sasso da parte della Minoranza rivolta ai cittadini elettori.
Centro immigrati extracomunitari

Con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N° 49 del  12/11/2012 composta dal trio :( Sindaco, Laudadio ed Esposito), hanno deliberato di realizzare  il centro immigrati nella sede del Comune, in promiscuità con i dipendenti e con i cittadini, che si recheranno al Comune, in    contiguità con l’Ufficio Postale dove si recano i Pensionati e  cittadini per operazioni finanziarie.

E’ stato approvato il progetto redatto dal Geom. Comunale che interesserà tutto il piano seminterrato e tutti gli uffici del 1° piano, ( saranno smantellati locali adibito Archivio storico, e  segreteria al completo).

La gestione del centro immigrati è stata assegnata :  all’Istituto Comprensivo di Pontelatone denominato “Luigi Settembrini”, la Cooperativa Sociale denominata “ La Svolta” e la Pro loco denominata "La Castellana"concorrono con il Comune di Castel di Sasso a programmare e realizzare le attività previste nell’ambito del Centro di accoglienza di cui sopra in base al protocollo di intesa, approvato e siglato a seguito della delibera di G.C. n. 51 del 2011, che conserva la sua efficacia.

E’ stato dato mandato al responsabile del Servizio Dott. Ragozzino la realizzazione  immediata dei lavori di appalto di cui al progetto.
E’ stato dichiarato la realizzazione del centro immigrati   extracomunitari  immediatamente  eseguibile, per obbligare la Minoranza qual'ora volesse impugnare la Delibera, unica strada  solo il  ricorso al TAR Regionale, accollandosi e anticipando le spese di Giudizio e parcelle  degli avvocati.
 I cittadini di Castel di Sasso, già si erano espressi sugli immigrati extracomunitari, a Castel di Sasso, sia  con la sottoscrizione di  una petizione Popolare di oltre 300 firme  che  un consiglio Comunale aperto.  E' un fatto grave e inquietante che  solo il Sindaco  e i  due assesori fedelissimi , deliberano  la richiesta  al Ministero  dell'Interno dell'invio degli immigrati a Castel di Sasso, delibera  contro la volontà popolare.

 Il Sindaco, che ben conosce,  che non è piu eleggibile, per il terzo mandato,sà che  non può essere   votato,  non  ha più  nessuno interesse anche di votare delibere di Giunta che vanno contro    la volontà    dei   suoi elettori e cittadini.
  Per Perinella è una logica autolesionista, a difesa solo   di qualcuno del gruppo di Maggioranza e non della volontà esplicita  dei cittadini.Il Capo gruppo di Minoranza si auspica  che il Sindaco,  in contrasto con le volontà   dei cittadini, abbia uno scatto di orgoglio e rassegna anticipatamente  le proprie dimissione  consentendo  libere elezioni, di dare la possibilità ai cittadini di scegliere  democraticamente un nuovo Sindaco che  possa  rappresentare le loro istanze.




Piscina Comunale inutilizzata per perdita di acqua  errori nei lavori.


 Con determina Prot. n. 3670 del 28/11/2012 il  Dott. Ragozzino responsabile dell’Uficio Tecnico 
 prende atto del difetto di costruzione della piscina e contestava  alla ditta "La Costruenda" di Caterino Alfonso & C. s.a.s., con sede in San Cipriano D’Aversa esecutrice dei lavori, le problematiche relative alla fuoriuscita di acqua dalla vasca e l’ammaloramento delle murature( individuazione delle patologie e ipotesi di interventi di risanamento del rivestimento della vasca). In parole povere la piscina perde acqua e non può funzionare, urgono lavori di riparazioni, se efficaci!
Il responsabile del Servizio  riporta che la Ditta costruttrice si e dichiarata disponibile ad eseguire i seguenti lavori alla vasca:  
- rifacimento dell’impianto idrico esterno ed ispezionabile, mediante tubazione in PVC pn 10.
- realizzazione di sostegni tubolari eterni per il sostegno alle tubazioni ancorati alle pareti della vasca;
- rifacimento prese di fondo ed allaccio all’impianto esistente;
- rifacimento del rivestimento mediante telo in PVC armato con rete di poliestere flessibile e resistente ai raggi UV;
- realizzazione rivestimento vinilico in PVC armato internamente con armatura di poliestere antisdrucciolo;
- rifacimento segnaletica delle corsie con strisce segna corsie;
- realizzazione illuminazione vasca mediante impiago di fari standard da 300W e a 12V;
- realizzazione rivestimento vasca di compenso con telo in PVC armato con rete di poliestere flessibile e resistente ai raggi UV.
  
Il Responsabile del Servizio  autorizza la ditta “La Costruenda “di Caterino Alfonso & C. s.a.s, con sede in San Cipriano D’Aversa , alla realizzazione delle lavorazioni in essa previste  come da preventivo per la messa in esercizio dell’impianto natatorio.

I lavori di riparazione risolveranno definitivamente le perdite????
Non risulta la Ultimazione lavori entro  il termine ???
Esistono responsabilità gravi di Progettazione, Direzione, Collaudatore  e RUP???Sono previste risarcimenti danni???

Il Responsabile Dott. Ragozzino  dichiara  che la presente non comporterà l’aggravio di spese a carico del comune.
Il mancato affito a carico di chi?

Esito di Gara  della Piscina : Comunicazione
 Il  19/11/2012 Prot. n. 3562  precisamente 10gg prima della comunicazione alla ditta “La Costruenda della impossibilità di utilizzare la piscina per perdita. Il Responsabile del Servizio Dott. Ragozzino  comunicava :affidamento in concessione della gestione della piscina comunale in località “S. Marco” AGGIUDICATARIO: A.S.D. TIME LIMIT, con sede in Liberi (CE), alla via Case Sparse n. 3.
· PREZZO DI AGGIUDICAZIONE: € 187’200,00 (centottantasettemiladuecento/00), oltre IVA se
dovuta;
· TEMPI DI DURATA DEL CONTRATTO: 6 anni.

Cosa succederà adesso con il contratto registrato????      Chi pagherà???
Se la piscina era rotta non utilizzabile,  perché fare la gara di appalto??? A carico di chi le spese e la gestione del Bando di Gara? La Polisport di Maddaloni era al corrente della rottura della piscina?

Sono tutte le risposte che i cittadini di Castel di Sasso si aspettano dalla la Maggioranza, prima delle prossime elezioni comunali, previste per la  primavera 2014.



venerdì 30 novembre 2012

Al Vicesindaco Dott. Ragozzino , la Giunta delibera la somma di € 4.513,00 per rimborso spese legali.


In data 12/11/2012 , la giunta Comunale composta: dal Sindaco Valentino e dagli assessori Esposito e Laudadio hanno deliberato:
1. Di riconoscere al dott. D. Ragozzino il rimborso delle spese legali sostenute e documentate per i giudizi: R.G. n. 2921/07 ed R.G. n. 11387/08 dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere;
2. Di dare atto che la spesa a tale fine da sostenere ammontano  ad € 4.513,00;
3. Di imputare la relativa spesa all’int. 1.01.01.03 del bilancio 2012, ( conto Gestione economica , finanziaria , programmazione  provveditorato e controllo di Gestione)
4. Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.
I fatti riportati in delibera.
- con istanza prot. n. 3774 del 12 novembre 2008  e con istanza prot. n. 4227 del 29 dicembre 2009 il dott. Domenico Ragozzino chiedeva al Comune di Castel di Sasso  il rimborso delle spese  legali sostenute per i giudizi R.G. n. 11387/08 e R.G. 2921/07  dinanzi al Tribunale di Santa Maria C.V.
 Giudizi instaurati  a seguito di denuncie presentate da un consigliere di Minoranza nell’esercizio delle proprie funzioni,rivolte  al Dottore Domenico Ragozzino ( in qualità di responsabile del settore tecnico manutentivo del comune di Castel di Sasso).
i procedimenti avviati, come riportato, a  seguito delle summenzionate denunce sono stati entrambi oggetto di ordinanze di archiviazione da parte dei Giudici competenti.
  

Per il Capo gruppo di Minoranza Perinella è incredibile quanto deliberato  dalla Giunta ,sia nella forma che nei contenuti.
La dichiarazione della Giunta di delibera  resa immediatamente eseguibile  con pubblicazione,  produce due effettivi  negativi di forma:    
Ø      Il primo  ,  esclude la Minoranza di poter  impugnare la stessa nei termini di legge.
Ø       Secondo, se dopo l’approvazione e pubblicazione  la Minoranza volesse  impugnare detta delibera deve solo procedere  con azioni legali presso il Tribunale Amministrativo Regionale.

Una situazione paradossale, mentre  la maggioranza può disporre  (dei soldi dei cittadini per rimborsabilità delle spese degli amministratori comunali di   parcelle ad avvocati e spese giudiziarie) ai propri  amministratori, la minoranza  se volesse opporre opposizione  a tale delibera, la deve impugnare con pagamento di tutte le spese di tasca propria. Il capogruppo  Perinella evidenzia  che, il proprio bilancio familiare non gli consente  di sostenere spese di giudizi  e  spese legali . Detto ciò ,non rinuncia al mandato  di consigliere di opposizione di controllo amministrativo, momentaneamente si vede  costretto per opportunità a rinviare la consultazione di un legale    a tempi migliori ( non si sa mai , tutto può succedere    con le elezioni nel 2014,anche  di poter avere la possibilità di consultare un legale sulla problematica ).

Dal tenore della delibera, per il Capo gruppo Perinella , non si ravvisano motivi di somma urgenza di pagamento delle anticipazione  al Responsabile,  trattandosi di un rimborso  di somme  anticipate dallo stesso   nel 2007 e nel 2008, forse anche prescritte? E’ riportato in delibera ,che le spese  risultano documentate dalle fatture emesse dai legali incaricati  dal responsabile, le cui parcelle  risultano conformi ai tariffari all’epoca vigenti. Per    Perinella sembra  di capire che   le fatture  non  risultano  intestate al Comune di Castel di Sasso, però  il Comune le rimborsa.

Il Capo gruppo di opposizione fa presente ai cittadini elettori di Castel di Sasso che esiste lo statuto comunale che regola la materia, infatti:
  Lo statuto  approvato dalla Maggioranza  riporta all’Art. 59 - Rappresentanza del Comune in giudizio prevede che :
1. In tutti i gradi di giudizio per la rappresentanza del Comune, sia come attore che come convenuto, b) sarà dato corso alla nomina del legale incaricato della difesa delle ragioni del Comune.La nomina dei legali   deve essere  su designazione del Comune e non è demandata al singolo amministratore di scegliere il proprio avvocato di fiducia e far pagare al Comune le  proprie fatture  coi soldi dei cittadini.

Il Capo gruppo Perinella Pubblica due sentenze  del 2012  rilevate  dal Sito  Internet,della corte dei conti Basilicata  e la sentenza del Tribunale di Vicenza da cui risultano ,che  nessuna copertura  automatica  per le spese legali  è dovuta all’amministratore Comunale, sentenze che  il Sindaco e i due Assessori  avrebbero dovuto tenere in considerazione e valutare, prima di deliberare il rimborso delle spese legali di € 4.513,00, al Dott. Ragozzino.

CONSIGLIERI COMUNALICorte dei conti Basilicata. Responsabilità penale.
Giunta, tre criteri per la copertura legale.
PRESUPPOSTI DEL RIMBORSO/ All'amministratore servono l'accordo sul legale, l'assoluzione con formula ampia e la mancanza di conflitto d'interesse.

Niente copertura "automatica" da parte dell'ente per le spese legali dei propri amministratori, anche quando il processo nasce da atti legati alla loro funzione.
Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Basilicata, con la sentenza 15.10.2012 n. 165.
I giudici sono arrivati a questa decisione dopo avere sottolineato la non applicabilità della disciplina in tema di mandato prevista dall'articolo 1720 del Codice civile, secondo cui il mandante deve rimborsare al mandatario i danni subiti a causa dell'incarico, e dopo avere rilevato che «non appaiono pertinenti i richiami all'analogia, che risulta correttamente evocabile quando emerga un vuoto normativo nell'ordinamento, vuoto che nella specie non è configurabile, atteso che il legislatore si è limitato a dettare una diversa disciplina per due situazioni non identiche fra loro, in quanto gli amministratori pubblici non sono dipendenti dell'ente, ma sono eletti dai cittadini».
La sentenza offre una summa di tutte le problematiche relative alla questione, in quanto non si limita ad affrontare l'aspetto del rimborso agli amministratori degli enti locali, ma si sofferma anche su tutti gli altri profili che pure ineriscono alla questione citata in senso più generale. Il tema del rimborso delle spese legali (limitatamente agli enti locali) viene per la prima volta affrontato nella sua interezza, prospettando soluzioni che si collocano nel solco della giurisprudenza costituzionale e di legittimità, non senza tenere conto di quella amministrativa e contabile più avveduta.
In primis, con convincente motivazione e ampi richiami giurisprudenziali viene affermato il principio secondo cui il rimborso delle spese legali non può essere effettuato se colui che lo chiede omette di sottoporre preventivamente la scelta del difensore all'ente. Dispone, infatti, l'articolo 28 del Ccnl "Comparto Regioni ed autonomie locali" (che sostituisce l'articolo 67 del Dpr 13.05.1987, n. 268), che il legale che assumerà la difesa del dipendente sia di comune gradimento con l'ente. Tra i presupposti, poi, richiesti per la corresponsione del rimborso delle spese legali, vi sono quelli di una sentenza di assoluzione ampia e dell'assenza di conflitto d'interesse con l'ente.
I giudici lucani, dopo avere precisato che l'assoluzione con la formula «il fatto non costituisce reato» non attesta l'insussistenza di condotte censurabili ad altro titolo, affermano che, anche se i fatti che dettero luogo al procedimento penale non costituiscono illecito penale perseguibile, pur tuttavia possono essere valutati dal giudice contabile allo scopo di rilevare l'esistenza o meno di conflitto di interessi.
Infine, viene ribadito che, al fine di assicurare una buona, ragionevole e imparziale amministrazione delle risorse pubbliche, l'ente pubblico, prima di farsi carico dell'onere delle spese legali, è tenuto a procedere ad attento e rigoroso esame delle istanze di rimborso, valutando la veridicità e adeguatezza di quanto affermato dal professionista, e verificando la conformità della parcella alla tariffa professionale.
Quanto alla responsabilità degli indebiti rimborsi, i giudici hanno ritenuto che essa vada addebitata non solo a coloro che hanno deliberato il pagamento, ma anche a chi ha espresso il parere di regolarità tecnica nonché ai componenti del collegio dei revisori.

CONSIGLIERI COMUNALI: L'assessore assolto nel processo penale non ha diritto al rimborso delle spese legali.
La sentenza 26.06.2012 n. 697 del TRIBUNALE di Vicenza si occupa del rimborso spese a un assessore assolto in un procedimento penale riguardante l'attività svolta in tale veste.
Il Tribunale respinge la domanda di rimborso, dicendo che, in mancanza di una specifica disposizione di legge che disciplini il caso, bisogna applicare in via analogica, ai sensi dell'art. 12, comma 2, delle disposizioni preliminari al codice civile, le disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe.
In passato la giurisprudenza si era orientata nel senso di applicare in via analogica la norma relativa al rimborso delle spese in favore dei dipendenti degli enti locali (art. 67 D.P.R. 268/2007, ora recepito dall'art. 28 del C.C.N.L. dei dipendenti comunali), muovendo dalla equiparazione del rapporto di servizio onorario con quello di impiego dei dipendenti dell'ente locale.
Il Tribunale di Vicenza ritiene erronea questa soluzione e assimila la posizione dell'assessore a quella del mandatario, ritenendo di dover applicare in via analogica l'art. 1720 del c.c..
Su questa questione la Corte di Cassazione Civile 16.04.2008, n. 10052, ha deciso che all'assessore, applicando in via analogica l'art. 1720, comma 2, c.c., spetta soltanto il rimborso delle spese sostenute a causa del proprio incarico e non semplicemente in occasione del medesimo.
Le spese per difendersi in procedimento penale non sono spese sostenute a causa del proprio incarico, ma in occasione del medesimo. Quindi il rimborso non spetta .

Il Capo gruppo Perinella si riserva di acquisire  tutti i fatti e le circostanze  relative alle denuncie, nonché la estrazione copia delle fatture  allegate dal Responsabile per la richiesta di rimborso delle  spese legali  al Comune di Castel di Sasso.

mercoledì 28 novembre 2012

Lavori di forestazione , “Defenza e Monte Maiulo”.Il Responsabile non fornisce i documenti al Decreto ingiuntivo difeso avv. De Marco.Il Comune tiene ancora debiti di altri € 132'694,45 con la ditta Cicala.



Altra  brutta storia della vita amministrativa del Comune di Castel di Sasso,è quella  relativa ai rimboschimenti del territorio comunale di Defenza , Monte Maiulo,finanziati con i contributi CIPE, per l’importo complessivo di di Euro 3.254.250,18.    La società di rimboschimento  notificava al Comune , un  decreto ingiuntivo  del Tribunale,  per opere di € 559.768,76 realizzate e non pagate . Il Comune si è costituito in giudizio, difeso dall’Avvocato  Nadia de Marco, con una parcella di € 5.000. Il capo gruppo di Minoranza ,in data 5/3/2010, chiedeva  al Sindaco, informazioni sulla  causa, Comune contro Società di rimboschimento.Chiedeva di avere copia delle relazioni scritte esibite dall’avv. Nadia De Marco al Tribunale di S.Maria C.V.in ordine a ciascun adempimento processuale posto in essere fino ad oggi, completo di copie di eventuali atti prodotti in giudizio. Di conoscere inoltre  l’esito del provvedimento giudiziario a carico del Comune.
Il Responsabile del Servizio e il Sindaco non hanno mai dato corso alla richiesta.
 Successivamente, in data  12/11/2010,   il Capogruppo Giuseppe Perinella  ripresentava al protocollo del Comune, sollecito alla richiesta  del 5/3/2010 ritenendo detta  documentazione indispensabile per la minoranza,  di poter esercitare il proprio diritto di consigliere.

Per chi vuole saperne di più può con approfondimenti può continuare a leggere: http://valorizzazionedicasteldisasso.blogspot.it/2012/04/il-comune-difeso-dallavv-nadia-de-marco.html


Il capo gruppo di Minoranza in data12/03/2012 ripresentava la sottoelencata richiesta di  estrazione copia di documenti amministrativi.A tutt’oggi detta documentazione non è stata fornita alla minoranza  al fine di svolgere le funzioni proprie del mandato elettorale.

                                                                              Al responsabile del Servizio
                                                                              Alla segretaria  Comunale
                                                                              Presidente del Consiglio
                                                                             Comune di Castel di Sasso
                                                                                                                                                                               Il   sottoscritto  Consigliere Comunale Giuseppe Perinella, appartenente al gruppo consiliare

“Valorizzazione di Castel di Sasso” al fine di svolgere le funzioni proprie del mandato elettorale Chiede  il rilascio  di  copia della documentazione seguente,  nei tempi  previsti dall’art. 7 comma 6 del regolamento Comunale.


Incarico Professionale Avv. De Marco (sentenza n.1718 del 2011)

Ø      Copia della Fattura per onorario  emessa dall’Avv. De Marco nella difesa  del giudizio Comune/Regione Campania come da  sentenza del Tribunale di S.Maria C.V, dove il Comune risulta  soccombente.
Ø      Copia della   sentenza n.1718 del 2011 con la quale il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – G.U.dott. De Donato rigettava l’opposizione proposta dal comune di Castel di Sasso, con condanna anche  alle spese di giudizio.
Ø      Copia della relazionare scritta , dell’avv. De Marco, anche in forma sintetica , in ordine a ciascun adempimento processuale posto in essere, che aveva  cura di rimettere tempestivamente all’Amministrazione Comunale. Copia di ogni atto prodotto in giudizio, il tutto come da   convenzione disciplinante incarico professionale sottoscritto tra il Comune e il legale De Marco.
Ø       Richiesta scritta a firma della Giunta Comunale ,   al legale De Marco,   dei pareri tecnici ed economici ,in ordine alla opportunità di  proseguire il giudizio, in prima istanza e in appello.
Ø      Copia della risposta scritta del Legale De Marco al Sindaco del  Comune di Castel di Sasso, della convenienza economica per il Comune   a proseguire il giudizio in appello, anziché pagare € 12.500,00+ spese di giudizio come da sentenza.

Castel di Sasso 12/03/2012


 Con delibera di Giunta,  veniva deliberato che  l’importo del corrispettivo ( il debito ) ancora da liquidare alle  ditte   appaltanti dei lavori di forestazione   ammontava  ad 530.777,81  e che tale importo costituisce il limite massimo di cui potrà disporre il Responsabile del servizio Tecnico Manutentivo per la stipula dell’atto transattivi.

  Il Responsabile del Servizio con  propria DETERMINA N. 228 DEL 05/11/2012, con OGGETTO: Lavori di forestazione protettiva, produttiva e di sistemazione idraulica forestale.
 Riporta che con  proprio atto transattivo, prot. 2961 del 27/09/2012, tra il Comune di Castel di Sasso, la Società Consortile Castel di Sasso s.r.l., la FRAMA s.r.l. in liquidazione, la S.P.C. s.r.l. in liquidazione e il sig. Marrone Antonio, le parti convenivano sulla determinazione del corrispettivo ancora dovuto alla Società Consortile Castel di Sasso s.r.l. per i lavori di forestazione protettiva e produttiva e di sistemazione idraulica forestale, quantificato in complessivi € 530'777,81, comprensivi di IVA ed ogni eventuale altro onere, così come statuito nei predetti decreti n. 108 del 31/05/2011 e n. 187 del 06/09/2011 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nonché sull’accantonamento della quota del 25%, pari ad € 132'694,45 spettante alla ditta di cui è titolare il sig. Cicala Alfredo da liquidare successivamente.
Con la stessa determina  liquida  alla Società Consortile Castel di Sasso s.r.l.  l’importo di € 398'083,36.


  Il Capo gruppo  Perinella, preso atto di una serie di  accordi transattivi del Responsabile del Servizio con le varie ditte appaltatrici intervenute e in  ultimo quello del 27/9/2012. Sul  quale, ritiene  che ci sono molte  domande   che meritano necessariamente  delle  risposte   da parte del responsabile del Servizio, in particolare:
Ø      Conoscere l’importo effettivo e complessivo, pagato dal comune su detti lavori di rimboschimento.
Ø      Conoscere  i  motivo del perché dell’accantonamento della quota del venticinque percento, pari ad € 132'694,45 spettante alla ditta di cui è titolare il sig. Cicala Alfredo, viene stabilito di liquidare successivamente?
Ø      Conoscere i veri motivi  del  perché  l’esclusione dal pagamento a una sola ditta?
Ø      Conoscere se  il restante  importo € 132'694,45  somma  che resta momentaneamente  nella disponibilità del Comune,in quali settori  o servizi saranno impegnati?
Ø      Chi deciderà,  come e quando, pagare alla ditta Cicala Alfredo il restante  importo € 132'694,45   ?

La Minoranza aspetta fiducioso qualche risposta,o chiarimenti  da parte del   Sindaco o dalla Giunta,   e nel contempo  secondo Il capo gruppo,andrebbero   informati  anche i   cittadini elettori, di cui, molti hanno anche  lavorato con le ditte al  rimboschimento.