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lunedì 29 luglio 2013

Lettera di protesta del Consigliere Perinella all’Uficio Tecnico Comunale, per l’interruzione di erogazione acqua alle frazioni Prea, Sasso,Defenza e Buonuomini.




Al Responsabile del Servizio Dott, Ragozzino

Con grande rammarico ed ancor più grande disappunto devo farLe notare quali e quanti disagi sono provocati alla comunità della zona alta del Comune di Castel di Sasso in particolare la frazione  Prea,a causa di non meglio precisati lavori in corso sulla rete di adduzione dell’acqua nel nostro territorio.
Nel momento in cui Le scrivo sono già trascorsi 3 giorni in cui particolarmente  le frazioni della zona alta non  riescono  ad avere un’erogazione sufficiente e continua, ancor più indispensabile a causa dell’ondata di gran caldo che ha colpito anche il nostro Comune.
Ciò che aggrava disagio e difficoltà è la pressoché totale mancanza di informazioni coerenti e corrette sui lavori in corso, sulle finalità e sui tempi di esecuzione degli stessi. I cittadini che si sono rivolti ai vostri uffici sono state fornite notizie frammentarie e imprecise.
Come può comprendere e immaginare, l’Ufficio Tecnico  comunale da lei diretto  non è stato messo nelle condizioni di programmare e operare al meglio, la gestione idrica, in una situazione che sta diventando emergenziale; per conseguenza, i cittadini hanno scaricato sull’Amministrazione comunale in particolare sulla Minoranza  responsabilità inesistenti.
La invito, pertanto, a volermi fornire con la necessaria urgenza ogni informazione utile ad eliminare o, quanto meno, limitare il disagio sofferto dai cittadini; nel contempo, gradirei che gli operatori del comune siano messi nelle condizioni di fornire ogni informazione utile ai cittadini  utenti, evitando anche solo di evocare inesistenti responsabilità ed inadempienze del Consorzio idrico.
Distinti saluti
Consigliere Comunale  Giuseppe Perinella
 Caserta 29/7/2013

venerdì 26 luglio 2013

Sperperate migliaia di € tra stipendi e consulenze per la gestione del Sito On-line . Il Comune non rispetta la trasparenza per prevenire corruzione e illegalità. Bocciato dal Ministero -Tutto da rifare.



La sezione Trasparenza del Ministero della Pubblica Amministrazione e Semplificazione,  ha bocciato  il portale  del Comune ,perchè non conforme  alla  legge 6 novembre 2012, n. 190 recante disposizioni sul“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”
Il Comune di Castel di Sasso avrebbe dovuto  provvedere a predisporre tutti gli adempimenti  e le informazioni sul sito  internet istituzionale del Comune , completo di N° 42 requisiti fondamentali che il Comune  deve obbligatoriamente rispettare  e mettere a disposizione della cittadinanza  sulla trasparenza amministrativa.
 Il  D.Lgs del 14 marzo 2013, recante  le disposizioni  per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione,  prevede la partenza per il mese di settembre 2013.
Prima della partenza il Ministero ha verificato i 42  requisiti fondamentali predisposti dal Comune,che  obbligatoriamente  doveva rispettare e   mettere a disposizione di tutti i cittadini .
Per il Ministero l’attuale sito come  predisposto  dalla maggioranza politica  e dai dipendenti,non rispecchia i criteri del nuovo decreto legislativo n.33/2013.

I 42 punti analizzati dal Ministero vengono    sintetizzati, e per una migliore letturasono  evidenziati dai colori: (N°2) in blu  risultano soddisfacenti, in verde  (N° 1) da perfezionare  e (N° 39) in rosso quelli che non soddisfano i criteri di un portale istituzionale , tutto da rifare.

I 42 punti analizzati con le  valutazioni.
1)Informazioni relative all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP): La sezione/link si trova nella posizione prevista e la sua denominazione riporta esattamente l'indicazione fornita dalle linee guida.
2)Indirizzo istituzionale di posta elettronica certificata a cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi esigenza: REQUISITO NON RISPETTATO. 
3)Sezione Trasparenza valutazione e merito: REQUISITO NON RISPETTATO. 
4)Il programma triennale per la trasparenza e l’integrità ed il relativo stato di attuazione: REQUISITO NON RISPETTATO. 
5)Il piano e la relazione sulle performance: REQUISITO NON RISPETTATO. 
6)I dati informativi sull’organizzazione e i procedimenti: REQUISITO NON RISPETTATO.
7)L’organigramma e l’articolazione degli uffici, le attribuzioni e l’organizzazione di ciascun ufficio anche di livello: REQUISITO NON RISPETTATO. 
8)L’elenco delle tipologie di procedimento svolte da ciascun ufficio di livello dirigenziale non generale, i termini e le scadenze per la conclusione di ciascun procedimento: REQUISITO NON RISPETTATO. 
9)L’elenco delle caselle di posta elettronica istituzionali attive: REQUISITO NON RISPETTATO.
10)L’elenco delle caselle di posta elettronica certificata: REQUISITO NON RISPETTATO. 
11)Informazioni circa la dimensione della qualità dei servizi erogati: REQUISITO NON RISPETTATO.
12)Carta della qualità dei servizi erogati: REQUISITO NON RISPETTATO. 
13)Dati relativi al personale: REQUISITO NON RISPETTATO. 
14)Nominativi e curriculum dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative, redatti in conformità al vigente modello europeo: REQUISITO NON RISPETTATO. 
15)Retribuzioni dei dirigenti, con specifica evidenza sulle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato: REQUISITO NON RISPETTATO. 
16)Curriculum e retribuzioni di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo: REQUISITO NON RISPETTATO. 
17)Nominativi e curriculum e dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione e del Responsabile delle funzioni di misurazione della performance: REQUISITO NON RISPETTATO.
18)Tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale: REQUISITO NON RISPETTATO. 
19)Retribuzioni annuali, curriculum, indirizzi di posta elettronica, numeri telefonici ad uso professionale di segretari provinciali e comunali: REQUISITO NON RISPETTATO. 
20)Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti: REQUISITO NON RISPETTATO. 
21)Analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti, sia per i dipendenti: REQUISITO NON RISPETTATO. 
22)Codice disciplinare: REQUISITO NON RISPETTATO. 
23)Contrattazione nazionale: REQUISITO NON RISPETTATO. 
24)Incarichi, retribuiti e non retribuiti, conferiti ai dipendenti pubblici e a soggetti privati: REQUISITO NON RISPETTATO. 
25)Dati sulla gestione economico finanziaria dei servizi pubblici: REQUISITO NON RISPETTATO.
26) Contabilizzazione dei costi dei servizi erogati agli utenti finali e intermedi ed evidenziazione dei costi effettivi e di quelli imputati al personale per ogni servizio erogato, nonché il monitoraggio del loro andamento: REQUISITO NON RISPETTATO. 
27)Contratti integrativi: REQUISITO NON RISPETTATO. 
28)Dati concernenti consorzi, enti e società di cui le pubbliche amministrazioni facciano parte, con indicazione, in caso di società, della relativa quota di partecipazione, nonché dati concernenti l’esternalizzazione di servizi e attività anche per il tramite di convenzioni: REQUISITO NON RISPETTATO. 
29)Tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture (indicatore di tempestività dei pagamenti), nonché tempi medi di definizione dei procedimenti e di erogazione dei servizi con riferimento all’esercizio finanziario precedente: REQUISITO NON RISPETTATO. 
30)Buone prassi in ordine ai tempi per l’adozione dei provvedimenti e per l’erogazione dei servizi al pubblico: REQUISITO NON RISPETTATO. 
31)Istituzione e accessibilità in via telematica di albi dei beneficiari di provvidenze di natura economica: REQUISITO NON RISPETTATO. 
32)Pubblicazioni di messaggi di informazione e di comunicazione: La sezione/link si trova nella posizione prevista ma la sua denominazione non riporta esattamente l'indicazione fornita dalle linee guida bensì un suo sinonimo. E' opportuno inserire in home page un link, denominato “Pubblicazioni” che punti ad una pagina dedicata in accordo con quanto previsto dall'Art. 54 del Dlgs 7 marzo 2005 n. 82 “Codice Amministrazione Digitale”. 
33)Bandi di concorso: REQUISITO NON RISPETTATO. 
34)Elenco dei bandi di gara: REQUISITO NON RISPETTATO. 
35)Bilanci: REQUISITO NON RISPETTATO
36)Pubblicità legale: La sezione/link si trova nella posizione prevista e la sua denominazione riporta esattamente l'indicazione fornita dalle linee guida.
37)Elenco dei servizi forniti in rete: REQUISITO NON RISPETTATO. 
38)Elenco dei servizi di futura attivazione: REQUISITO NON RISPETTATO. 
39)Sezione Privacy: REQUISITO NON RISPETTATO. 
40)Note legali: REQUISITO NON RISPETTATO. 
41)Presenza dell’elenco dei siti tematici: REQUISITO NON RISPETTATO. 
42)Link diretto ai procedimenti: REQUISITO NON RISPETTATO.

Per la minoranza quanto accertato dal Ministero è un fatto gravissimo e inaudito,  che attesta che il comune  di Castel di Sasso non opera in trasparenza. Sulla  mancata trasparenza, il Capo gruppo  già lo aveva  anticipato mesi addietro, attraverso  pubblicazioni  sul Sito e interrogazioni che potete continuare a leggere:



La Minoranza si auspica, che per le sopra citate inosservanze delle disposizione rilevate da parte del Ministero, siano applicate  le relative responsabilità e Sanzioni.
Responsabilità disciplinare,dirigenziale e amministrativa, nonché l’applicazione di sanzioni Amministrative.
Le sanzioni devono riguardare tutti i soggetti che sono tenuti a contribuire agli adempimenti,Segretaria Comunale, il  Responsabile, impiegati   e gli organi politici che debbono fornire  i dati  per realizzare la pubblicazione.

 Il Capo gruppo Perinella,precisa  che,   tutti i soggetti tenuti a contribuire per realizzare il sito e  la pubblicazione  sulla  trasparenza amministrativa, oltre ad essere  stati   scelti e voluti dalla Maggioranza,   risulta che sono  anche   ben remunerati  per il  loro lavoro.
Sempre il capo gruppo,   presenterà una interpellanza  al Sindaco e alla Giunta per conoscere  i motivi e gli intendimenti della loro azione, e se intendono prendere i dovuti provvedimenti  anche sanzionatori verso tutti i soggetti interessati al Portale che è stato bocciato e deve essere rifatto.




domenica 21 luglio 2013

Alla Pro loco “La Castellana” impegnato un importo di € 60.875,00 con parteneriato per la gestione del Progetto della Fondazione Telecom da realizzarsi al Borgo Vallata.






La Fondazione Telecom Italia ha pubblicato in data 16 maggio u.s., sul proprio sito istituzionale, un bando pubblico titolato “Beni invisibili. Luoghi e maestria delle tradizioni artigianali”
Il bando è volto a selezionare progetti recupero dei “luoghi invisibili”, della tradizione e della conservazione della ”maestria” artigianale (popolare e colta, artistica e tecnica) italiana.
Il bando è destinato ai soggetti pubblici e privati che intendano realizzare un progetto finalizzato alla valorizzazione di un “bene invisibile” come sopra descritto, con particolare riferimento al recupero dei luoghi invisibili, della tradizione e della conservazione della “maestria” artigianale, popolare, colta, artistica e tecnica.

Per chi vuole saperne di più può  leggere il testo integrale del  bando:
Il progetto è stato redatto dall’ufficio tecnico comunale;  per un   importo di € 60.875,00 comprensivo di IVA .

La giunta Comunale,  i15 luglio 2013,  ha deliberato  che la realizzazione del progetto redatto dall’Ufficio Tecnico,  si avvarrà tramite la stipula di un partenariato con la Pro Loco “La Castellana”, avente sede in Castel di Sasso,  della gestione della fase attuativa dello stesso.
Il  bando di cosi realizzato, prevede un finanziamento da parte della Fondazione Telecom Italia pari all’80% del valore del progetto;
-la restante quota di € 33.889,16, pari   al  20% resta a carico del bilancio comunale.
.

 Il capo gruppo Perinella,  leggendo attentamente le finalità della fondazione della Telecom   di finanziare i progetti, rileva  che il progetto  redatto dal Comune , non rispetta  i parametri e le finalità in esse richieste.
La Fondazione Telecom Italia con il  bando intende rinnovare il proprio impegno, sostenendo quelle progettualità che adottino modelli imprenditoriali orientati al recupero dei "luoghi invisibili", della tradizione e della conservazione della "maestria" artigianale (popolare e colta, artistica e tecnica) tutta italiana che possono essere così sintetizzate:
1) “dall’arte invisibile che giace nei depositi dei musei italiani, un patrimonio artistico di cui difficilmente il pubblico può fruire.
2)  Le tradizioni di conoscenze, competenze, abilità, tecniche, che in Italia sono così diffuse e stratificate,  a rischio di declino, decadimento, estinzione,da maestro ad allievo, da esperto ad apprendista.
3) ogni progetto potrà ricevere un contributo economico non superiore a 250.000 euro e non inferiore a 125.000 euro, destinato a coprire fino ad un massimo dell’80% dei costi sostenuti. Per inviare i progetti, è necessario registrarsi al sito di Fondazione Telecom Italia ed inserire tutta la documentazione richiesta attraverso l’apposita procedura online, disponibile nella sezione “Bandi”, fino al 15 luglio 2013.

Per  il Capo gruppo di opposizione ,un errato progetto predisposto dalla Giuntaoltre a distogliere  i tecnici Comunali,  si illudono i giovani disoccupati di una possibilità di  lavoro tramite la Pro loco.
La Maggioranza deve aderire  e finanziare  progetti  fattibili e realizzabili.  
La maggioranza si deve convincere  che, i progetti che vuole finanziare  devono essere indirizzati e proposti in quelle frazioni del Comune , che sono ancora abitate  da  cittadini , per evitare lo spopolamento di esse, come avvenuta per la frazione “Croce” di Rocchetta  comune limitrofo che è,  una frazione fantasma di solo fabbricati abbandonati.

Per Perinella ,continuare a insistere con investimenti faraonici sul borgo Vallata , è un grave errore  politico,  investimenti che risultano  improduttivi  e contro le esigenze  reali dei cittadini.
 Se il borgo Vallata fosse stato  un posto vivibile,  i residenti nonché proprietari di immobili non   sarebbero stati così stupidi da abbandonare tutto e  andare Via per sempre.
Oggi la maggioranza continua a convogliare investimenti   su una frazione gia morta  da molti  decenni.
  Il proseguire con questa politica da parte  dell’attuale Maggioranza provocherà   nel breve termine,lo spopolamento e abbandono   tutte le  restanti frazioni del Comune per invivibilità e abbandono.

mercoledì 17 luglio 2013

€ 35.700 il costo del progetto per insegnare ai cittadini di Castel di Sasso come ridurre la produzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata. Incarico e scelta dei docenti?



 Premesso: La  Giunta Regionale della Campania con  Decreto Dirigenziale dell’AGC n.33 del 30.12.2011 aveva  deliberato di ”Assegnazione di contribuiti ai Comuni per la riduzione della produzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata”, e ha  stabilito di assegnare contributi ai comuni che presentino i migliori progetti aventi ad oggetto la riduzione della produzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata.
La provincia di Caserta tramite il Settore Ambiente, ecologia e Gestione dei Rifiuti della provincia di Caserta ha pubblicato in data 27 agosto 2012 un avviso pubblico nel quale si invitano i comuni interessati a far pervenire le proprie proposte entro 90 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso.

Il Sindaco Valentino di propria iniziativa ripresenta un proprio progetto del costo di € 35.700 di cui euro 12.500,00 dovrebbero essere  finanziati dal contributo provinciale, e € 23.200,00 a carico dei cittadini di Castel di Sasso dal bilancio Comunale 2013.  
 Nel progetto  del Sindaco   non sono riportate proposte operative, quelle  sentite  e attese dai cittadini in particolare: come attivare  il ritiro dell’umido,  come attivare costantemente il ritiro degli ingombranti come attivare il ritiro di scarpe e stracci,il  ritiro materiale spezzamento strade, ritiro pulizie cimiteriali,ritiro di materiale Rae, istallazione di cassonetti , per cartoni, vetro ecc. ecc.  e ritiro di altri materiali inquinanti.
 Il progetto nulla recita  sul  disinquinamento del territorio Comunale,  in particolare per  fossi,siepi, valloni ,strade e piazze,  che sono diventate delle discariche a cielo aperto.

 Il Capo Gruppo Perinella critica il progetto del Sindaco perchè è solo fumoso,  non  è finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo  dell’incremento della differenziata.Purtroppo il Sindaco deve prendere atto che il Comune di Castel di Sasso, da Lui amministrato, ha la percentuale di raccolta di differenziata tra le più basse della provincia di Caserta  molto al disotto del 50%.
 Il Progetto come presentato  è solo teorico  di facciata e didattico con  una ipotesi di  elaborazione di campagna formative  rivolta all’intera popolazione  (senza indicare le modalità operative e organizzative) e prevede la formazione agli alunni  nella scuola di Strangolagalli.

 Sempre secondo il Capo gruppo di Minoranza ,il  progetto  di € 37.500 se cofinanziato, farà guadagnare solo il gruppo docente  esperti (di  informazione  e formativo della raccolta differenziata), Logicamente la scelta (dei docenti   della formazione sui rifiuti) ,  non sarà dato incarico a  giovani disoccupati, con criterio della rotazione o  sorteggio,  ma sarà   dato incarico ai soliti noti .

Una constatazione  che deve far riflettere i cittadini di Castel di Sasso, il Progetto  andava  presentato  e realizzato  nel 2012  come da bando , per opportunità viene ripresentato dal Sindaco e  dalla Maggioranza  ai cittadini,   a pochi mesi dalle elezioni  Comunali per la scelta del Sindaco  e del  nuovo Consiglio Comunale.

venerdì 12 luglio 2013

Cambio destinazione d’uso di locali non più necessari alle attività agricole, da destinare ad alloggio, ristorazione,cure per animali domestici compreso i cavalli …….ed attività artigianali tipiche del mondo rurale.- Integrazione al reddito .-Modulo di domanda di aiuto Regionale scadenza 16/9/2013.






Integrazione di reddito: aiuti della Regione Campania per  "Diversificazione in attività non agricole”,- Scadenza 16 settembre 2013. Allegato il modello di Domanda di aiuto ed il relativo formulario.
 Si informano gli interessati che con Decreto n. 38 del 19 giugno 2013, in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, è stato approvato il Bando della Misura 311 "Diversificazione in attività non agricole".
- Il modello di Domanda di aiuto ed il relativo formulario saranno disponibili sul Portale PSR della Regione Campania (psragricoltura.regione.campania.it) a partire dal 2 luglio 2013.
- Il termine perentorio di chiusura per la presentazione delle domande di aiuto è fissato alle alle ore 12.00 del 16 settembre 2013.
Scarica il testo del bando
logo acrobatScarica il Bando della Misura (DRD 38 del 19.01.2013) - pdf 265 Kb
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Finalità della Misura e tipologie di intervento
La misura viene attivata per offrire un’integrazione di reddito ai componenti della famiglia agricola mediante la promozione della diversificazione verso le attività non tradizionalmente agricole, incluse quelle sociali.
In sintesi, la misura fornisce un sostegno con l’obiettivo di: •favorire la piena occupazione dei componenti della famiglia agricola; •contenere lo spopolamento delle aree marginali; •garantire lo sviluppo sostenibile del territorio; •promuovere l’uso di tecnologie multimediali;favorire la tutela del patrimonio naturale e culturale delle aree rurali.
A tal fine sono previsti incentivi per il finanziamento di interventi all’interno delle aziende agricole di attività di agriturismo, mediante l’utilizzo di locali non più necessari alle attività agricole, da destinare ad alloggio e ristorazione, ad attività di divulgazione riguardanti il mondo rurale , ad attività sociali, ad attività di custodia, pensione e prime cure per animali domestici ivi compresi cavalli, ad attività artigianali tipiche del mondo rurale o che rischiano di estinguersi (lavorazione del legno, del ricamo, della sartoria, della ceramica, etc.). Ancora saranno concessi finanziamenti per attività ricreative, sportive, di accoglienza e di soggiorno all’area aperta attraverso la realizzazione di aree attrezzate per agricampeggi, di percorsi didattici-naturalistici e di piccoli - impianti sportivi e per la realizzazione di impianti destinati alla produzione di energia.
La presente misura prevede le seguenti tipologie di intervento:
A.Recupero, riattamento, risanamento conservativo, riqualificazione funzionale di volumetrie aziendali per:
A1. Alloggio e/o ristorazione.
A2. Attività didattiche.
A3. Attività sociali (ospitalità aziendale a favore di anziani, bambini in età prescolare, ospiti diversamente abili).
A4. Attività di custodia, pensione e servizi per animali domestici.
A5. Attività artigianali tipiche del mondo rurale.
B.Investimenti per la sistemazione di superfici aziendali
B1. Agricampeggio.
B2. Aree verdi attrezzate.
C.Acquisto di arredi ed attrezzature funzionali alle attività da implementare di cui ai punti A) e B)
D.Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.



lunedì 8 luglio 2013

Ritiro ingombranti, la interrogazione della minoranza ha indotto il Sindaco all’avviso pubblico per organizzare il ritiro e lo smaltimento.



Ritiro ingombranti, la interrogazione della minoranza.

In data 27/4/2013 la minoranza,  sensibile al rispetto dell’ambiente e alla differenziata sul Territorio, evidenziava  delle criticità sul territorio Comunale di Castel di Sasso  e chiedeva  al Sindaco e alla Maggioranza di attivarsi in tempi brevi   a reperire  suolo e mezzi per la raccolta differenziata.

E’ compito della  Maggiora provvedere alla  raccolta dei rifiuti ingombranti ,quei  materiali che non devono  e non possono essere inseriti nei cassonetti stradali ( inesistenti) o nei sacchetti  dell'indifferenziata, ma avviati separatamente al recupero.

Chi vuole saperne di più può continuare a leggere: http://valorizzazionedicasteldisasso.blogspot.it/2013/04/ritiro-ingombranti-elettrodomestici.html.

 Dopo tale intervento  della minoranza, il Sindaco Nunzio Valentino, in data 4 luglio 2013 con protocollo 2126,  emette un avviso pubblico con invito alla cittadinanza a comunicare al Comune gli ingombranti da smaltire,al fine di organizzare la raccolta e lo smaltimento. 

Per la Minoranza è un piccolo risultato  che premia il nostro impegno e la nostra coerenza.


venerdì 5 luglio 2013

Costruzione centrale Biomasse, a confine con le frazioni Cisterna, Prea , S. Marco e Strangolagalli, i fumi della diossina sulle popolazioni. Consiglio Comunale convocato 5/7/2013.



Costruzione centrale Biomasse,  a Pontelatone a confine con le frazioni  di Castel di Sasso, i fumi della diossina  si riverseranno sulle popolazioni locali.-Consiglio Comunale  convocato  il 5/7/2013.

La centrale  Biomasse sorgerà sul territorio del Comune di Pontelatone, in catasto foglio 18 p.lle 5088-5115-5118,in località “ Monte Nizzola” adiacente le frazioni di Castel di Sasso.
Per  detta  centrale Biomasse è stato convocato il Consiglio Comunale urgente di Castel di Sasso,  per il 5/7/2013 alle ore 11,30 O.D.G. “ Realizzazione del progetto impianto di cogenerazione KW 600 nel Comune di Pontelatone – Provvedimenti”
Cosa sono, da dove provengono  a cosa servono le Biomasse?
Una  certezza è che le biomasse - materiale che permette il funzionamento della centrale e la produzione di energia - comprendono generalmente gli scarti dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’industria:
-legname da ardere;
-residui agricoli e forestali;
-scarti dell’industria agroalimentare;
-reflui degli allevamenti;
-rifiuti urbani;
-specie vegetali coltivate per lo scopo.
 I PRO:
 Il fatto che l’energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione delle attività produttive costituisce un ulteriore vantaggio economico e sociale, in quanto il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico. Per ridurre l’impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni e utilizzino biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani.
I CONTRO:
Centrali a biomasse diventano nocive non appena entrano in funzione
Inoltre, la legna che viene bruciata presenta delle sostanze inorganiche, tra cui il cloro, che nella combustione insieme al carbonio potrebbe sprigionare diossina. Oltre all’anidride carbonica, viene sprigionata nell’atmosfera una moltitudine di metalli, in quanto la legna bruciata deriva dall’agricoltura che nella maggior parte dei casi utilizza fertilizzanti e pesticidi per la produzione dei frutti. Spesso, poi, la biomassa non risulta essere sufficiente per il funzionamento della centrale, pertanto si deve importare il materiale con conseguente aumento dell’inquinamento per l’utilizzo di mezzi per il trasporto del materiale necessario. Infine, in un territorio come il nostro , una centrale a biomasse costituisce un problema, in quanto ha bisogno, per funzionare, di una importante quantità d’acqua che, per mancanza di corsi  e scarse precipitazioni, non  si hanno a disposizione.
Analizzando la rosa dei venti nell’area dove  sorgerà la centrale a biomasse, si possono  vedere dove i diversi venti che spirano sul nostro comune faranno ricadere i fumi prodotti dalla centrale.
Se c’è tramontana da Nord i fumi si riverseranno in valle  passando per  S.Marco, piscina comunale, asilo nido e centro immigrati.  Se c’è scirocco da Sud-Est i fumi andranno verso l’abitato di  Prea  ,scuola materna privata, e zona alta. Se c’è grecale da Nord-Est  i fumi andranno verso il centro abitato Cisterna dove c’è  anche l’Ospizio per anziani. Se c’è maestrale da Nord est  i fumi andranno verso Strangolagalli, Maranisi Morrone e Vallata, dove sono ubicate  scuola materna ed elementare. Infine, se c’è il libeccio da Sud-Ovest i fumi si riverseranno verso la montagna di Monte Frigento
Gli svantaggi dell’impiego energetico delle biomasse sono quasi esclusivamente ambientali, dovuti alle sostanze inquinanti emesse nelle operazioni di approvvigionamento, dagli eventuali processi di trasformazione del combustibile, nonché dallo specifico impianto di conversione energetica.
La costruzione  della centrale Biomasse è stata chiesta dal Comune di Pontelatone che  ha  inoltrato  e ottenuto  un cospicuo  finanziamento di  euri dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Di detto Progetto oltre alle parti interessate, era a conoscenza per Castel di Sasso,  solo il Vice Sindaco nonché Consigliere Provinciale Dott. Domenico Ragozzino  come da verbale  della 2° conferenza della Provincia di Caserta  del 4/12/2012, riportato nel  sottoelencato  sito. Per chi fosse interessato   e per maggiori dettagli  sulla composizione delle varie commissioni, pareri espressi può continuare a leggere:

http://www.nuovavoce.net/images/Scan_20121210_102520.pdf

Per Perinella:” Al Comune di Pontelatone andrà la polpa ( i finanziamenti e investimenti), mentre ai cittadini del    Comune di Castel di Sasso solo  i fumi (anche nocivi).
I cittadini di Castel di Sasso devono ringraziare   chi per incarico istituzionale  era a conoscenza e non ha informato e mobilitato  per tempo  i cittadini   della possibile realizzazione di una centrale a biomasse vicino alle frazioni.
Oggi  il progetto è   finanziato, con tutte le  dovute autorizzazioni e nulla osta è   pronto per la sua  realizzazione, il Vice Sindaco nonché  anche Consigliere Provinciale , convoca un Consiglio Comunale urgente alle ore 11,30  per  i  Provvedimenti !!
La minoranza resta stupita ed esterrefatta ,  per i ritardi  del Vice Sindaco,  ( solo oggi  si ricorda ) di informare il consiglio e i Cittadini della   realizzazione  del progetto  Biomasse ai confini del territorio di Castel di Sasso. Come Minoranza  non siamo mai stati informati e non si  comprende quali  possibili Provvedimenti  il Vice Sindaco vuole  proporre  o può proporre al Consiglio da approvare?
Con quali risultati e prospettive future per Castel di Sasso?
Inoltre  un Consiglio  convocato alle ore 11.30  di venerdì è un chiaro segnale  di semplice   formalità,   solo per dimostrare  ai cittadini di stare apposto con la coscienza di  aver convocato il Consiglio sulla centrale Biomasse.
Eppure la Maggioranza si vanta di avere tanti  Medici, nel Consiglio, è mai possibile che  nessun professionista  prende posizione sui  rischi che corrono i cittadini  di Castel di Sasso, sui fumi della centrale Biomasse che respireranno?

Purtroppo  và preso atto che, a  Castel di Sasso le   informazioni e  le decisioni sono in possesso  e gestite da  pochissime persone, ( per non dire una sola). Serve più democrazia,  partecipazione  e maggiore coinvolgimento dei cittadini.

 La minoranza in prosieguo di una protesta iniziata  mesi addietro,verso la Maggioranza  per atteggiamenti di arroganza e mancata informazioni, nonostante     il persistere di tale situazione ,sarà   garantità la     presenza  al Consiglio Comunale del 5/7.
  I consiglieri di minoranza  (in segno di   protesta) in consiglio  dichiareranno   a verbale di non voler partecipare alla votazione, che non si computano ai fini della validità della seduta , anche se rimangono in aula ,art 21 comma  2 del Regolamento comunale.
Il Capo gruppo Perinella si auspica con la prossima tornata elettorale( primavera 2014) a Castel di Sasso, possa essere attivata  una vera democrazia  trasparente e partecipativa a tutti i cittadini.





martedì 2 luglio 2013

Ticket, da luglio 2013 nuovi criteri per le esenzioni.-Scarica il modello autocertificazione per il diritto all’esenzione.




È stato  firmato  il «decreto 51», con il quale vengono stabiliti i nuovi criteri di esenzione dal ticket in Campania che saranno operativi a partire dal primo luglio. http://www.aslcaserta.it/portale/Default.aspx?id=1352&tabid=148.

Nei dettagli: verrà eliminato l’attuale codice di esenzione E05 (che ha riguardato i nuclei familiari con un Isee inferiore a 10mila euro) e sarà sostituito dal nuovo codice E10 (riservato ai nuclei familiari con reddito complessivo fiscale lordo di 13mila euro).

 Il provvedimento riguarderà,  circa 650 mila persone della Campania,di cui l’80% in possesso di una dichiarazione dei redditi. Costoro saranno automaticamente esentati se in possesso dei requisiti richiesti. I restanti 100mila, completamente sprovvisti di qualsiasi attestato relativo al proprio reddito, dovranno invece autocertificare la propria condizione economica, che verrà presto verificata.
 Dal  20 giugno sono stati  comunicati ai distretti ed ai medici di base i nominativi degli aventi diritto.
 Al momento, un terzo dei 650mila risulta non aver diritto al beneficio.
 Secondo i dati del Ministero, oltre il 10% dei nuclei familiari presenta sempre un Isee nullo, mentre un quinto della popolazione non supera mai i 3mila euro.
Le prestazioni sanitarie, raggiungono numeri enormi e, secondo le statistiche, ogni anno in Italia vengono evasi complessivamente almeno un miliardo e 100 milioni di euro.”
                                                          Modulo ASL CASERTA 
PER  AUTOCERTIFICAZIONE PER IL DIRITTO ALL’ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA ANNO 2013 –REDDITO DI RIFERIMENTO ANNO 2012