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sabato 28 aprile 2012

Risposta interpellanza errori di Progettazione acquedotto. Dichiarazioni del Sindaco: rassegna le dimissioni !…. o le sta valutando ?


Premesso che
L’art. 23 del Regolamento Comunale di Castel di Sasso, regola i   Contenuti dei Verbali” del Consiglio Comunale che recita:
Il processo verbale di ogni seduta consiliare è redatto a cura della Segretaria che,per una più puntuale verbalizzazione dei singoli interventi, può avvalersi dell’ausilio di una registrazione degli stessi.
Il Capogruppo di Minoranza sistematicamente a inizio di ogni consiglio Comunale, chiede al Sindaco e alla Maggioranza, di provvedere e  dotare la sala consiliare di apparecchiatura di registrazione su nastro magnetico, come previsto nel regolamento, così da essere garantiti tutti, da ogni possibile errore di travisamento del proprio pensiero, o per come questi possono essere  riportati a verbale. Strumento che costituisce  valida prova in caso di contestazione. Il Sindaco si è sempre opposto adducendo motivazioni di privacy, ignorando che il Consiglio Comunale è aperto pubblico, ove è possibile registrare in audio e  video la seduta, le motivazioni del diniego  sono ben altre.
La presenza del registratore magnetico, oltre ad  essere immagine di trasparenza  avrebbe chiarito in modo inequivocabile la dichiarazione del Sindaco sulle sue  dimissioni.

Il consiglio comunale era iniziato alle  ore 18  e così riporta il verbale della seduta :
Alle 19.15 arriva il Sindaco e lasciano l’aula i consiglieri Ragozzino e Lombardi.
Si passa alla discussione della seconda interpellanza, che si allega alla presente deliberazione,all’ordine del giorno: “ collaudo acquedotto”.
Espone l’ordinanza il consigliere Perinella, chiedendo contestualmente che i testi delle interpellanze presentate siano allegati alle delibere.

Il Capo gruppo Giuseppe Perinella, fa una disamina,di tutti i disagi che stanno subendo i cittadini di Castel di Sasso per la disorganizzazione, delle disposizioni del RUP e della Direzione Lavori di come stanno  organizzando i lavori.  I Lavori dovevano essere iniziati e completati   una  frazione per  volta, per arrecare il minore disagio possibile e non l’apertura dei cantieri contemporaneamente sull’intero territorio. Aumenti di costi per il Comune per la  revoca e la nomina del nuovo Direttore dei lavori esterno.
Il Capo gruppo faceva notare , che diversi cittadini, avevano segnalato  che alcuni lavori, venivano ripetuti, probabilmente   per  sopperire a errori di progettazione, le cui spese,  devono essere a carico dei progettista e non a carico del Comune.
Si evidenziava che il progetto prevedeva di risolvere definitivamente anche il problema dell’acqua a Prea, attraverso l’alimentazione  dal Pozzo di Strangolagalli,  con la costruzione di un impianto di sollevamento in località Laureta. Il capo gruppo Perinella  non avendolo visto realizzato, chiedeva spiegazioni della mancata esecuzione dell’impianto in località Laureta. Chiedeva garanzie che   nella prossima stagione estiva 2012 fosse sempre garantita l’acqua a Prea. Inoltre Perinella evidenziava che il pozzo di Prea  era stata un’opera non ben riuscita ( quasi fallimentare) ed era opportuno  di tenerla come impianto solo di emergenza e di non insistere a realizzarlo come impianto di alimentazione  principale.
Veniva  evidenziato che a Strangolagalli dopo il collaudo,   per mancata pressione in alcuni tratti si rese necessario eseguire  lavori di  raddoppio dell’impianto. In ultimo si  evidenziava la preoccupazione sulla progettazione, per  la tenuta del salto di circa 200 mt. dello scarico della fognatura di Sasso,  sulla struttura   sottostante della frazione Arbusti .

verbale integrale della delibera:

Risponde il Sindaco: sull’acquedotto non esiste alcun errore di progettazione.
 Aver ottenuto il finanziamento per la realizzazione della rete idrica comunale è inoltre un grande successo dell’Amministrazione. Sono gli stessi finanziamenti comunitari a finanziare la direzione dei lavori per la quale è stata indetta una gara. Si è reso necessario esternalizzare la direzione dei lavori perché l’architetto De Marco, inizialmente incaricato, non riusciva a garantire il proprio impegno, essendo assorbito anche dal lavoro in comune. L’acquedotto percorrerà tutto il territorio comunale.
A questo punto il Sindaco dichiara che sta valutando la possibilità di rassegnare le sue dimissioni dalla carica per sopraggiunti impegni lavorativi che gli impediscono di seguire assiduamente le funzioni connesse al mandato elettorale.

Il Presidente, alle ore 19.40, dichiara conclusa la seduta.
Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE
F.to Dr. Francesco Coletta F.to Dr.ssa .Daniela Lombardi


Il Capo gruppo Perinella non si ritiene soddisfatto delle risposte  del Sindaco, esse oltre ad essere  molto evasive  e generiche , dal tenore   delle risposte il Capo gruppo  ha avuto la quasi certezza  che il Sindaco  conosce  poco  il Progetto.
Quello che più preoccupa sono: la sua affermazione sull’acquedotto non esiste alcun errore di progettazione, e quando  dichiara che l’acquedotto percorrerà tutto il territorio Comunale, e non ha   fornito   spiegazioni  del perchè non è stata costruito l’impianto di sollevamento a Laureta e la sua rete di distribuzione  per portare l’acqua a Prea dal pozzo di Strangolagalli.

Il capo Gruppo, riporta  i fatti  e le coincidenze che  sono avvenute nel corso del  Consiglio Comunale che devono essere interpretate e valutate:

1)      Fù una coincidenza o c’è dell’altro, che alle 19.15 del 15/3/2012, nel corso del  Consiglio  arriva il Sindaco e lasciano l’aula in contemporanea i consiglieri Ragozzino e Lombardi?  Già sapevano  qualche cosa?
2)      Perché il Sindaco per fare la  dichiarazione, invece di rivolgersi  prima alla Maggioranza e alla Giunta   sceglie il Consiglio Comunale  per dichiarare che sta valutando  le sue dimissioni? Intende dare dei messaggi  a qualcuno? E a chi?  Perchè questo gesto eclatante.?
3)      Perché fà la dichiarazione in corso di consiglio, quando sà che in quel momento erano assenti i consiglieri Ragozzino, Lombardi e Monaco?
4)      Se è vero  come Lui dice: "i nuovi  impegni lavorativi  gli impediscono di seguire assiduamente le funzioni connesse al mandato elettorale", a chi darà  la  delega per le sue  sostituzioni ?.
5)      I troppi impegni del Sindaco, si rifletteranno negativamente sulla vita politica e amministrativa del Comune di Castel di Sasso? Fà  bene a dimettersi  nell’interesse del Comune? o tirare a campare fino al 2013?

Troppi dubbi e perplessità che   rimangono    senza risposta e resteranno oscuri alla minoranza e ai cittadini. 

Si allega la interpellanza del Capo gruppo di Minoranza Giuseppe Perinella allegata alla Delibera del Consiglio Comunale






lunedì 23 aprile 2012

Indebitamento del Comune con Cassa Depositi e Prestiti, rimborso di €125.609,00 annuo di solo interessi passivi.



Il Capo gruppo di Minoranza è rimasto sconcertato  , da alcuni commenti  scritti dai  cittadini, sul Blog “Valorizzazione di Castel di Sasso”, in risposta  ai debiti del Comune di Castel di Sasso. Leggo che, diversi lettori erano convinti o così gli avevano fatto credere, che il Comune di Castel di Sasso non  avesse debiti, era   additato  come un Comune parsimonioso, che forniva  ottimi servizi ai cittadini, e che offriva una   buona  vivibilità.
Detta circostanza rende doveroso, al capo gruppo di opposizione, fornire qualche dato sul bilancio Comunale, sia   a chiarimento di quanto pubblicato, dai lettori, che  offrire  nuovi  spunti di dibattito tra i cittadini lettori del Blog.
Il Bilancio di previsioni  del Comune di Castel di Sasso  che la maggioranza ha approvato  per l’anno 2011 è di € 13.276.298,00 con un incremento di € 884.207,00 rispetto al 2010, con un  aumento del 8%, il tutto visibile  da tabella allegata  ( entrate e uscite)


ENTRATE

Denominazione
Previsione definitiva del 2009
Previsione 2010 approvata
Previsione approvata 2011
Avanzo di Amministrazione
0
0
0
Tributarie
118.300,00
116.700,00
116.700,00
Contributi e trasferimenti
527.805,00
527.712,00
584.212,00
Extratributarie
228.400,00
275.200,00
273.700,00
Alienazioni ecc.
13.433.427,00
9.035.899,00
9.850.106,00
Assunzione di prestiti
13.000.000,00
1.941.580,00
1.956.580,00
Servizi per conto di terzi
495.000,00
495.000,00
495.000,00
TOTALI
27.802.932,00
12.392.091,00
13.276.298,00

SPESE


Denominazione
Previsione definitiva del 2009
Previsione 2010 approvata
Previsione approvata 2011
Disavanzo di Amministrazione
0
0
0
Correnti
773.753,00
819.112,00
849.002,00
Conto Capitale
25.426.179,00
9.977.479,00
10.806.686
Rimborso di prestiti
1.108.000,00
1.100.500,00
1.125.610,00
Servizio per conto di terzi
495.000,00
495.000,00
495.000,00
TOTALI
27.802.932,00
12.392.091,00
13.276.298,00

Una considerazione doverosa ,come si evince,   le entrate  tributarie del Comune nel 2011, ammontano a  116,700,00  , somma che dovrebbe servire a  pagare i servizi  resi ai cittadini e anche  i debiti del Comune.
Il  rendiconto finanziario 2010 , riporta: la spesa impegnata  dal Comune ,per  rimborso di quota capitale di mutui e prestiti ( interessi passivi)   è pari a    € 125.609,00
  Si costata  che , le solo entrate  tributarie del Comune   ammontano  a  € 116,700,00,  somma  non    sufficiente a pagare nemmeno   il  rimborso  degli interessi passivi  per i prestiti e mutui contratti con la Cassa Deposito e Prestiti.
Il capo gruppo Perinella,  riporta la dichiarazione del Revisore Contabile sulla  relazione  dei   mutui e prestiti contratti dall’attuale Maggioranza negli ultimi 30 anni,riporta:   i beni immobili del Comune che  producono reddito sono: la scuola elementare di Prea , la Casa albergo, l’Ufficio Postale e la Piscina Comunale (  quest’ultima  a partire dal 2011).
Per il capo gruppo Perinella ,la Maggioranza, ha   contratto molti mutui e prestiti, ma   ha realizzato  poche  opere  produttive, purtroppo,và evidenziato che:   la casa albergo, non ha versata l’annualità di € 10.000,00 ,perchè  scomputata per anticipate spese di manutenzione. Per la piscina , oltre la beffa anche il danno, quest’ultimo tra l’atro ancora non quantificato, risulta che  Comune  ha pagato tutti i consumi ,Enel, acqua, Metano ed altre spese alla Polisport, Maddaloni quale gestore della Piscina. Riuscirà Nunzio Valentino e la sua  maggioranza a recuperare dalla Polisport di Maddaloni tutte le spese pagate  dal Comune??.
Si evidenziano, sempre secondo il Perinella , i debiti insensati  della maggioranza  con Cassa Deposito e Prestiti  per  realizzare le sottoelencate opere che  oltre ad essere improduttive  di reddito, sono un peso per il Comune:
1)      acquisto immobile  Chiesa a Strangolagalli, risulta da anni, abbandonata e decadente,  con pericolo per la pubblica e privata incolumità.
2)      Acquisto di immobili e con successiva  ristrutturazione a Vallata, fabbricati oltre ad essere improduttivi, sono in uno stato di abbandono e accessibili a tutti,con ulteriori costi di manutenzione e tributi.
3)      Ristrutturazione dell’ex  casa Comunale  a Cisterna per la trasformazione in  Case Popolari, oltre ad essere improduttive sono anche un costo per il Comune.


Per i lettori del Blog,che volessero conoscere nei dettagli le voci di entrate e uscite, del Bilancio del Comune di Castel di Sasso per l’anno 2011 che è stato  approvato dalla Maggioranza,e voto contrario della Minoranza, possono accedere al  sito del Ministero dell’Interno sotto riportato :



Si riporta inoltre in forma integrale,  una parte della dichiarazione   scritta della Minoranza, presentata nel consiglio Comunale O.D.G.  “approvazione del Bilancio  2011” la dichiarazione di voto, che risulta allegata   alla delibera, come parte integrante e sostanziale. 
  
Dichiarazione

…….Ia Minoranza aveva già rilevato con voto contrario  nel bilancio di previsione 2011,   un crescente  e consistente indebitamento relativo ai mutui contratti dall’Amministrazione con Cassa Depositi e Prestito,  passato da € 1.100.500,00 del 2010 a1.125.610,00 nel 2011.
 E’stato  rilevato,   come vi sia da parte della maggioranza, una mancanza di progettualità, sostenendo che nulla si è fatto per attrarre insediamenti produttivi sul territorio comunale.
Sottolinea  il  Capo gruppo di opposizione Perinella,Il Sindaco e la maggioranza, sono talmente chiusi nel loro “recinto”  e nelle loro miopi visioni da non rendersi conto che Castel di Sasso, versa in una crisi socio-economica senza precedenti, che lo spopolamento sta crescendo a dismisura tanto che interi nuclei familiari stanno trasferendosi altrove, che i giovani hanno perso la fiducia nelle istituzioni e stanno perdendo anche la speranza nel futuro.
E ciò a causa di una classe dirigente sorda alle esigenze della comunità, una classe dirigente che ci ha portati indietro di decenni, una classe dirigente che ormai amministra solo l’ordinario (e lo fa pure male!!!), Il grado di benessere raggiunto dai cittadini di Castel di Sasso nella gestione dell’attuale Maggioranza nel 2010 è  stata deludente  ed è   sempre più negativa,ha  realizzato opere che non portano benefici ai cittadini,e poco o quasi niente nelle casse del Comune.


giovedì 19 aprile 2012

Il Comune non paga l’affitto, Decreto Ingiuntivo per morosità di € 10.694,84 +spese. Appello, incarico Avv.D’Avino.


Nel 1998 fu abolito a Castel di Sasso l’ufficio di collocamento e fu istituito l’Ufficio Circoscrizionale di massima occupazione a Capua. Il Comune di Capua in qualità di capofila si fece carico di fittare il locale per l’Ufficio Circoscrizionale, il cui canone andava ripartito tra tutti i comuni della Circoscrizione, compreso il Comune di Castel di Sasso. I locali della Circoscrizione sono stati fittati dal 1999 al 2008.
Il Comune di Capua  ha sollecitato diverse volte  il Comune di Castel di Sasso invitandolo  al pagamento della quota di canone di affitto di propria competenza. Il Sindaco Nunzio  Valentino e la sua maggioranza, per motivi a noi sconosciuti, non ha mai pagato  la quota di sua spettanza e non ha informato  il  consiglio Comunale dei  motivi della sua inadempienza.
 Il comune di Capua ha notificato al Comune di Castel di Sasso giorni addietro, il Decreto Ingiuntivo n.621/2010  per i pagamento della somma di € 10.694,84, oltre interessi, quale onere finanziario derivante dalla quota del canone  di fitto, gravante sull’ente per gli anni dal 1999 al 2008, per i locali adibiti a Ufficio Circoscrizionale di massima occupazione.

Che cos'è un decreto ingiuntivo? è l'ordine dato dal giudice al Comune di Castel di Sasso  di adempiere l'obbligazione assunta (al  pagamento del canone di affitto ) entro  30gg. Trascorso tale termine, il decreto diventa esecutivo e si può procedere al pignoramento dei beni del Comune.
Il decreto ingiuntivo è stato emesso dal Comune di Capua, in quanto aveva una prova sottoscritta dal Comune di Castel di Sasso del suo credito.  
Contro il decreto ingiuntivo è possibile fare opposizione  nei termini previsti dallo stesso decreto (normalmente 40 giorni).
La Giunta di Castel di Sasso( ritiene Perinella  che è stata suggerita male dal legale)  che ha deciso di fare  opposizione. In questo  caso, si apre una causa ordinaria, presso il Tribunale ,tra i due Comuni, causa che durerà   diversi anni.
I 5 Assessori  della Giunta di Castel di Sasso : Valentino,Ragozzino,Parillo,Laudadio ed Esposito,  hanno conferito  l’incarico  di fare opposizione,  al legale fiduciario del Comune Avv. D’Avino.

Non si evince  dalla delibera, che la Giunta abbia chiesto preventivamente  all’avv. D’ Avino, (come prevede la  legge, e per la trasparenza), il preventivo scritto delle spese di giudizio che sono a  carico del Comune. Non risulta  che la Giunta  abbia chiesto un parere legale della opportunità di fare appello e  delibera di concedere in favore del sopra citato  professionista un anticipo  sulle  spese di    484,91.

Per il capo gruppo  Perinella : " il Sindaco e  Giunta , impugnando la  opposizione alla  ingiunzione,  fino ad arrivare  alla sentenza definitiva della  cassazione, ottiene   due falsi risultati :sia di sostanza che  di immagine :
1)      La maggioranza e la Giunta, con la opposizione alla ingiunzione,sposta nei decenni avvenire il pagamento dei debiti + interessi + spese di giudizio e avvocati.Debiti dei Cittadini che saranno a  carico della successiva Amministrazione.
2)       La maggioranza illude  i cittadini, quando  presenta e   approva il  Bilancio annuale,  dove detti debiti non vengono riportati, non essendo considerati   debiti fuori bilancio.  Per  il Sindaco e la Giunta, solo i debiti    passati in giudicato ,di sentenza  definitiva della  Cassazione , possono essere  inseriti nel bilancio  del Comune,e contabilizzati  come debiti. 
Il Capo gruppo di opposizione, condanna questa metodologia adottata dal Sindaco e dalla sua Giunta ,di appellarsi a tutti i debiti contratti dal Comune,per non inserirli come debiti fuori bilancio.  Una tattica politica, che non elimina i debiti, ma li rinvia, una tattica che arreca danni erariali al Comune, costretto, a sentenza definitiva  a pagare i debiti + gli interessi + le spese di giudizio e + gli onorari degli avvocati.

 Nelle more della sentenza definitiva , la Maggioranza oltre a non far  evidenziare  i debiti fuori bilancio ai cittadini elettori,permette di far  guadagnare    agli avvocati fiduciari  del Comune. I Legali ,essendo fiduciari ,vengono scelti di volta in volta dal Responsabile dei Servizi Dott. Domenico Ragozzino,per delega del Sindaco.

Il capo gruppo di Minoranza, rende partecipe i cittadini della critica che muove  all'operato di amministrare il Comune da parte  del Sindaco Valentino e della sua Giunta.Quasi sempre, ritiene, che  le loro scelte,  non sempre  oculate e attente,   stanno portando il Comune di Castel di Sasso, verso il baratro finanziario.

Perinella si auspica  nell'interesse del Comune ,che il Sindaco Nunzio Valentino,  prende coscienza e  consapevolezza della grave situazione debitoria e di immobilismo,  che attanaglia  il Comune e dia un segnale di discontinuità col passato. Un atto di orgoglio,
 attraverso  il ritiro delle deleghe e la  costituzione di una nuova Giunta più qualificata, più motivata,  che possa  essere integrata   anche con figure  esterne  professionalmente competenti , che sappiano  dare un salto di qualità e impulso al Comune di Castel di Sasso,sia in termini gestionali  che amministrativo.

La Minoranza Consiliare rende partecipe i Cittadini di Castel di Sasso ,che  un recente  emendamento, previsto nella penultima finanziaria,  riporta  che, il Sindaco uscente, unitamente alla maggioranza, a fine mandato,  è tenuto a  presentare e pubblicare all'albo Pretorio, il bilancio economico reale delle casse del Comune , sia di tutti i debiti che dei crediti,  che lascia alla successiva  amministrazione. Bilancio che oltre ad attestare la trasparenza amministrativa è anche  per una valutazione politica   della    propria gestione .

domenica 15 aprile 2012

Istanza a firma di Esposito Riccardo: Provvedimenti .DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE


Art. 23 del Regolamento Comunale di Castel di Sasso approvato dal Consiglio il 30/11/2009 riporta che:
Il verbale delle adunanze è l’atto pubblico che documenta la volontà espressa, attraverso le deliberazioni adottate dal Consiglio. Alla sua redazione e sottoscrizione provvede direttamente la  Segretaria Comunale in maniera autonoma quale specifica prerogativa alla stessa attribuita nella sua qualità di Pubblico Ufficiale.
Il verbale costituisce il fedele resoconto dell’andamento della seduta consiliare , indicando il numero dei voti su ogni proposta , nonché in sintesi, i punti principali della discussione con riferimento esclusivamente  all’argomento oggetto della deliberazione.
Il Capo gruppo di Minoranza, non ha potuto fornire proprio testo scritto dell'intervento, per essere sicuro che nulla venga tralasciato del suo discorso, in quanto :
 pochi minuti  prima del consiglio,  nella cartella dei documenti da trattare , abbiamo trovato allegata alla domanda dell’assessore Esposito (che precedentemente non c'era )  ,il progetto di un chiosco  a firma dell’Architetto Luongo di Pontelatone completo di pianta prospetto e sezioni da realizzarsi sul suolo comunale di Ponte dell’olio di mq 120 su  area PIP, in adiacenza al lotto della Mozzarella Baronia. Era stato anche chiesto che detto progetto fosse stato allegato alla delibera come parte integrante e sostanziale. 
 La minoranza, ha ribadito nella discussione  in consiglio, che: in linea di principio, come diverse volte ribadito per iscritto, e anche  su questo Blog, di essere  d’accordo al cambio di destinazione d’uso, purchè il cambio viene concesso a tutti i cittadini che ne facciano richiesta, sull’intero territorio comunale.

  Inoltre è stato ribadito  nella discussione,che  in caso di concessione:il regolamento Comunale prevede:  per occupazione suolo pubblico , che il costo  di occupazione di suolo pubblico è previsto mq e per anno €18,80 pertanto la somma a carico dell’Assessore Esposito Riccardo  deve essere ( 120mq X €18,80)  pari a  € 2.256 annue.

La minoranza è stata costretta a votare  contro, in quanto  come riportato anche nel verbale, non   era chiaro l'O.D.G. da discutere e votare. 

Per più  informazioni, si allega copia integrale della Delibera del Consiglio, con interventi e votazione.



DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Verbale n°7  Del 15/03/2012

Oggetto: “Istanza a firma di Esposito Riccardo: Provvedimenti”
L’anno duemiladodici il giorno quindici del mese di marzo alle ore 18.00 nella sala
comunale, dietro invito diramato dal Presidente in data 12 marzo 2012 prot. n. 772 ed in data 14
marzo 2012 prot. n. 807, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione straordinaria ed in
seduta pubblica di prima convocazione.
Presiede l’adunanza il Dott. Francesco Coletta in qualità di Presidente.
Dei Consiglieri Comunali sono presenti n° 10 e assenti n° 3, come segue:
Presente/Assenti
1 VALENTINO Nunzio assente
2 RAGOZZINO Domenico si
3 APISA Giovanni si
4 COLETTA Francesco si
5 CORETTI Marianna si
6 PARILLO Antimo si
7 LOMBARDI Pascal Toni Emmanuel si
8 SCIROCCO Emilio si
9 MONACO Antonella assente
10 PERINELLA Giuseppe si
11 CUCCARO Giovanna si
12 SECONDINO Antonio si
13 SORGENTE Pasquale assente
Partecipa il Segretario Comunale Dott.ssa Daniela Lombardi incaricato della redazione del verbale.
Il Presidente, riconosciuto legale il numero dei Consiglieri intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale a trattare il primo argomento all’ordine del giorno: “Istanza a firma di Esposito Riccardo: Provvedimenti”.
Il consigliere Perinella, prima di iniziare la discussione del primo punto, chiede di intervenire: in via pregiudiziale, ritiene infatti che il Presidente del Consiglio Comunale, indicando gli argomenti all’ordine del giorno nell’avviso di convocazione non possa, tra gli stessi, genericamente indicare “mozioni e interpellanze del consigliere Perinella”, dovendo invece dedicare a ciascuna interpellanza uno specifico punto ed una separata votazione.
Il Presidente cons. Coletta risponde che la indicazione generica “mozioni e interpellanze” non preclude la loro separata votazione, essendo stata disposta per consentire all’opposizione di discutere nella seduta consiliare tutti gli argomenti dalla stessa ritenuti rilevanti, senza limitazioni. Auspica, infine, che le interpellanze già discusse non siano riproposte sempre negli stessi termini.
La proposta di cui al primo punto all’o.d.g. viene esposta dal consigliere Ragozzino: nella precedente seduta di Consiglio Comunale, modificando il regolamento comunale sul commercio,era stata deliberata l’abolizione del limite di ampiezza delle aree adibite ad attività commerciali. In quella sede si prese però l’impegno di votare di volta in Consiglio Comunale le istanze presentate dai privati cittadini con riferimento all’ ampiezza richiesta. A tale unico fine, si è deciso di convocare il Consiglio Comunale, non allo scopo di individuare le modalità di realizzazione dell’intervento assentito. Sarà poi una scelta del Responsabile del procedimento individuare le corrette procedure e le tipologie contrattuali.
Risponde il consigliere Perinella: pur non avendo nulla contro la persona che ha presentato l’istanza oggetto di discussione, occorre rilevare che l’immobile da realizzare insisterebbe su un’area pip, che è stata realizzata dal Comune sostenendo una spesa molto ingente al fine di realizzare un’area industriale. Non è condivisibile, pertanto, la scelta di consentire la realizzazione di un chiosco su un’area che presenti tale vocazione urbanistica.Aggiunge, infine, che vicino all’area indicata nel progetto, insiste un altro bar e che quindi, sarebbe meglio che il chiosco fosse ubicato nelle frazione di Strangolagalli.
 Interviene nuovamente il consigliere Ragozzino, ribadendo che l’argomento all’ordine del giorno concerne soltanto l’ammissibilità dell’occupazione di suolo pubblico per la superficie indicata nell’istanza e non il rilascio della concessione di suolo pubblico o l’approvazione del progetto, che competono all’organo esecutivo. Stabilire un limite regolamentare preventivo avrebbe precluso questo confronto. A ciò va aggiunto che le attività economiche private, in un periodo di grave crisi come quello attuale, vanno incoraggiate e sostenute. La consigliera Cuccaro precisa che l’abolizione del limite deliberata nella precedente seduta consiliare aveva proprio la finalità di abolire ogni limite alla libera iniziativa economica. Si passa quindi alla votazione.
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTA la legge del 28 marzo 1991, n. 112, recante norme in materia di commercio su aree pubbliche;
VISTA la legge 25 agosto 1991, n 287 “Aggiornamento della normativa sull’insediamento e sull’attività dei pubblici esercizi;
VISTO l’articolo 85.5 lett. a) del D.Lgs. n 59 del 2010, il quale ha abrogato commi 1,2, 3, 4 e 5 dell’ articolo 3 della legge 287 del 1991;
VISTA la Delibera del Consiglio Comunale n.4 del 20/01/2012 che abroga l’art. 4 comma 2 del regolamento per la collocazione di chioschi per la somministrazione di alimenti e bevande
VISTA l’istanza prot n 491 del 15 febbraio 2012 a firma di Riccardo Esposito.
RITENUTO doversi provvedere ad impartire indicazioni all’organo competente circa la superficie occupabile sull’area indicata dal richiedente
ACQUISITO parere di regolarità tecnica resa dal responsabile del servizio ai sensi dell’ art. 49 del D.Lgs n 267/2000
Favorevoli 7, contrari 3, astenuti 0
DELIBERA
1. Di approvare la premessa quale parte integrante del presente deliberato
2. Di indicare in mq 120 la superficie occupabile dal chiosco per somministrazione alimenti e bevande

3. Di conferire mandato al responsabile del servizio per l’adozione di ogni altro atto
conseguente
Con voti favorevoli n. 7 contrari n. 3 e astenuti n.0
Con successiva votazione autonoma che registra il medesimo esito della precedente
DELIBERA
Di rendere il provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell’art.134 comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000.

giovedì 12 aprile 2012

Il Sindaco Nunzio Valentino per Decreto affida la piscina comunale a trattativa privata a Sabino Francesco di Liberi,sconto del 42,25%.


Per la minoranza l’autorizzazione del Giudice era chiara: l’affidamento in gestione della piscina  deve avvenire  secondo le procedure previste  per l’affidamento dei servizi pubblici da parte del Comune, sottoponendo l’affidamento alle condizioni risolutiva dell’eventuale revoca del sequestro giudiziario.
 Lo stesso sindaco riporta: nel decreto: Visto l’articolo 4.8 della L. 148 del 2011: “il conferimento della gestione di servizi pubblici locali avviene in favore di imprenditori o di societa' in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicita', imparzialita', trasparenza, adeguata pubblicita', non discriminazione, parita' di trattamento, mutuo riconoscimento e
proporzionalita'”;
Il SINDACO DECRETA
1.     Di affidare a trattativa privata  la gestione provvisoria dell’impianto natatorio di proprietà del Comune di Castel di Sasso sito in località san Marco alla ASD TIME LIMIT, di Sabino Francesco, con sede in Liberi (CE) alla Via Case Sparse n. 3, per il canone mensile di € 3.000,00

Per il Capo gruppo di minoranza il decreto ,oltre ad essere in contrasto con l’autorizzazione del Giudice , è anche  in contrasto con i principi di economicità,imparzialità,trasparenza e adeguata pubblicità,per affidamento di servizi pubblici,( la piscina).
Il canone mensile di € 3.000,00 chiesto alla ASD TIME LIMIT per la gestione  è una cifra troppo bassa, rispetto a € 7.100,00 mensile che pagava la Polisport, di Maddaloni. Il Sindaco  nel decreto ha fatto uno sconto del 42,25% senza riportare le motivazioni di detto ribasso.
 L'URGENZA NON è UNA BUONA GIUSTIFICAZIONE, IL SINDACO DEVE DARE DELLE SPIEGAZIONI AI CITTADINI.


Si allega originale del decreto del Sindaco

Prot. n. 1076 del 10/04/2012
DECRETO DEL    SINDACO  DI CASTEL DI SASSO  di n. 01/2012

Premesso che:
- Con atto di ricorso depositato presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 22.12.2011, è stato richiesto il sequestro giudiziario ex art. 669 bis, 669 ter, 670 – n.1 e 676 cpc della piscina comunale sita nel comune di Castel di Sasso alla via San Marco;
- Che il Giudice adito dr. Giancarlo De Donato, con ordinanza n. 45 del 13.02.2012 ha disposto il sequestro giudiziario della summenzionata piscina comunale in danno della Associazione Sportiva Dilettantistica Polisport A.C.E.F. Maddaloni, nominando custode Il Sindaco pro tempore dott. Nunzio Valentino;
- Che con atto depositato in cancelleria il 20.03. 2012, lo stesso Giudice ha autorizzatol’affidamento in gestione provvisoria della piscina comunale ad una idonea associazione sportiva, selezionata secondo le procedure previste per l’affidamento dei servizi pubblici da parte degli enti locali, sottoponendo l’affidamento alla condizione risolutiva dell’eventuale revoca del sequestro  giudiziario;
Vista la delibera di G.C. n. 16 del 26.03.2012;
Considerato:
- Che attualmente la piscina comunale risulta chiusa al pubblico;
- Che la protrazione dello stato di chiusura sta determinando un ingente danno al comune, che sta sostenendo i costi di manutenzione senza ricavare alcuna corrispondente entrata;
- Che il danno economico determinato dalla protrazione dello stato di chiusura al pubblico si concretizza anche nella perdita dell’avviamento commerciale;
- Che il danno cagionato al comune si sostanzia inoltre nella compromissione della“credibilità politica” e dell’immagine di questa Amministrazione nei confronti dei cittadini elettori, danno di natura non patrimoniale ma ugualmente meritevole di tutela, come statuito dalla sentenza della Corte di Cassazione, III sez. civile, n. 4542 del 22.03.2012;
- Che la mancata utilizzazione della piscina e dei locali circostanti potrebbe danneggiare gli impianti e le attrezzature, compromettendone la funzionalità;
- Che gravemente danneggiati, inoltre, sono gli utenti della piscina comunale, che hanno versato il corrispettivo per un servizio di cui non possono più usufruire;
- Che pertanto occorre provvedere con assoluta urgenza all’affidamento della piscina comunale nelle forme e nei modi previsti dal provvedimento autorizzatorio emesso delGiudice procedente;
Rilevato che tale provvedimento fa espresso riferimento alle modalità previste per l’affidamento dei servizi
pubblici locali;
Visto l’articolo 90.25 della Legge n. 289 del 2002, ai sensi del quale “Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cu all'articolo 29 della presente legge, nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione e' affidata in via preferenziale a societa' e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri
d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari”.
Visto l’articolo 4.8 della L. 148 del 2011: “il conferimento della gestione di servizi pubblici locali avviene in favore di imprenditori o di societa' in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicita', imparzialita', trasparenza, adeguata pubblicita', non discriminazione, parita' di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalita'”;
Rilevato che le ragioni d’urgenza sottese all’affidamento di cui in epigrafe e sopra evidenziate non consentono il ricorso ad una procedura aperta o ristretta, che richiederebbe il decorso di un lasso di tempo tale da danneggiare gravemente l’ente locale;
Considerato che la ASD TIME LIMIT, con sede in Liberi (CE) alla Via Case Sparse n. 3, Codice Fiscale 93023770618, partita IVA 03740850619 iscritta alla Federazione Italiana Nuoto per l'anno 2011/2012, nonché al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche CONI si è resa disponibile alla gestione provvisoria e fino all’espletamento del bando di gara ad evidenza pubblica offrendo l’importo di € 3.000,00 per ogni mese di gestione, oltre al pagamento dei consumi relativi alle utenze di luce, gas, acqua e telefono, nonché ogni spesa occorrente per il corretto funzionamento dell'impianto;
Considerato che, pertanto, è necessario affidare in via d’urgenza e temporaneamente il servizio di gestione dell’impianto natatorio comunale, nelle more dell’indizione di una procedura aperta che garantisca una maggiore forma di partecipazione;
DECRETA
1. Di affidare la gestione provvisoria dell’impianto natatorio di proprietà del Comune
di Castrel di Sasso sito in località san Marco alla ASD TIME LIMIT, con sede in Liberi
(CE) alla Via Case Sparse n. 3, Codice Fiscale 93023770618, partita IVA 03740850619, per l’importo di € 3.000,00 per ogni mese di gestione oltre al pagamento dei consumi relativi alle utenze di luce, gas, acqua e telefono, nonché ogni spesa occorrente per il corretto funzionamento dell'impianto;
2. Di demandare al responsabile del Servizio del Comune di Castel di Sasso
l’indizione di gara d’appalto con procedura competitiva ad evidenza pubblica per
l’affidamento del servizio di gestione dell’impianto natatorio comunale sito in via San
Marco, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
3. Di demandare al responsabile del servizio del Comune di Castel di Sasso la
predisposizione e la sottoscrizione di apposita convenzione per la gestione provvisoria
dell’impianto natatorio per il periodo strettamente necessario all’espletamento di tutte le
procedure di gara ad evidenza pubblica.
IL SINDACO
F.to Nunzio Valentino