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mercoledì 4 aprile 2012

Risposta interpellanza Reddito di Cittadinanza elenco graduatoria.

  
Si riporta il Verbale n°8 del 15/03/2012 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto:  risposta Interpellanza Perinella prot. 737 – reddito di cittadinanza
Partecipa il Segretario Comunale Dott.ssa Daniela Lombardi incaricato della redazione del
verbale.

Il Presidente, riconosciuto legale il numero dei Consiglieri intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale a trattare il secondo argomento all’ordine del giorno:
Interpellanza Perinella prot. 737 – reddito di cittadinanza”.

Il consigliere Perinella espone l’interpellanza che si allega.
Risponde il consigliere Ragozzino la materia del reddito di cittadinanza non rientra nelle competenza del Comune ma dell’ambito, che approva le graduatorie e accredita i contributi al comune dopo averne determinato l’ammontare. I comuni a loro volta per aderire all’ambito, versano un contributo per abitante, rapportato alla spesa sociale. Attualmente, quindi , il comune di Castel di Sasso, versa circa 12.000 € annui equivalenti a circa 9 € per cittadino. Pur essendo tale contributo molto inferiore alla media dei contributi versati dagli altri comuni dell’ambito, il comune di Castel di Sasso ha chiesto di ridurne l’importo da 9 a 7 euro pro capite. Anche se tale istanza non è stata accolta, si è deciso di non uscire dall’ambito,perché il Comune da solo, con le proprie entrate, non riuscirebbe a garantire i circa 200€ mensili corrisposti per i bambini in affido o gli anziani soli. Va aggiunto che l’articolo di cui si fa menzione nell’interpellanza è completamente erroneo ed è già stato ufficialmente smentito. Quando è stata approvata la graduatoria dei beneficiari del contributo era presidente dell’ambito il Senatore Carlo Sarro ed in carica alla Regione era la Giunta-Bassolino. E’ la legge che perimetra gli ambiti territoriali. Ciascun ambito ha poi stilato una graduatoria di beneficiari in cui sono rientrati 3 cittadini di Castel di Sasso. Indice sintomatico della correttezza di tale graduatoria è proprio il fatto che nessuno l’abbia impugnata. La Giunta – Caldoro ha, in ogni caso, abolito l’istituto del reddito di cittadinanza. Contro tale provvedimento è stato esperito ricorso, poi rigettato dal Giudice adito che si è limitato a riconoscere la spettanza delle sole mensilità arretrate.
Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE

IL CAPO GRUPPO DI MINORANZA NON SI RITIENE SODDISFATTO DELLA RISPOSTA:
 EVASIVA E FUORVIANTE.

La minoranza riporta i N° 3 cittadini di Castel di Sasso , NON RIPORTATI NEL VERBALE  DELLA SEDUTA del Consiglio. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO HA DICHIARATO IN CONSIGLIO COMUNALE   I NOMINATIVI che beneficiano del reddito di Cittadinanza a Castel di Sasso, CHE LA MINORANZA PUBBLICA:
     1)    Di Rubba Domenico della fraz. Prea
2)    Modesto Peluso         della fraz. Cisterna
3)    De Marco Domenico  della frazione Morrone


Allegata Interpellanza del capo gruppo Perinella
Al Sindaco di Castel di Sasso
Al Presidente del Consiglio
Riportiamo l’articolo Pubblicato il 9/11/2011 dall’ambito C6, Piedimonte Matese –
Reddito di cittadinanza, arrivano 300mila euro. Interessati 25 comuni e circa 200
cittadini.
CONTRIBUTO DI CITTADINANZA

Piedimonte Matese. Arrivano, dalla Regione Campania, i fondi per il reddito di cittadinanza – Ripartizione e liquidazione ai Comuni Ambito C/6. L’erogazione riguarda la seconda trance annualità di proroga, consistente di un importo pari a tre mensilità, da corrispondere a ciascun beneficiario. Fatto presente che i 28 Comuni interessati hanno comunicato i nominativi dei rispettivi beneficiari, e pertanto agli stessi verranno liquidati i corrispondenti importi. Considerato che, a seguito delle verifiche previste dalla normativa, risultano al momento beneficiari 196 cittadini dell’Ambito C6, e nel contempo, a seguito dello scorrimento della graduatoria, sono in corso le procedure tese alla verifica dei requisiti di accesso al beneficio di altri 3 cittadini, compatibilmente con le risorse assegnate dalla Regione Campania. Il reddito di cittadinanza, chiamato anche reddito sociale garantito, reddito universale e reddito minimo di esistenza, è una forma di sostegno economico che fa parte di una particolare visione politico-economica che ha avuto alterne fortune in diversi sistemi statali. Viene definito come l’erogazione di un reddito di valore unico nei confronti di tutti i cittadini di un paese, indipendentemente dal loro reddito da lavoro, patrimonio o status professionale. L’erogazione di tale reddito è finalizzata a consentire a ciascuno di soddisfare i propri bisogni di base (quali mangiare, avere una casa, vestirsi ed acquisire determinati beni culturali di base) e permettere così agli individui di essere liberi di gestire la propria vita come vogliono. Fu istituito dal governatore Antonio Bassolino e rimosso dall’attuale governo regionale a guida Caldoro. Diverse le inchieste della Guardia di Finanza intervenute per la presenza dei “soliti furbi” che volevano percepire il sussidio nonostante l’assenza dei requisiti.
Ciò premesso
I consiglieri di Minoranza di Castel di Sasso, evidenziano le modalità e i requisiti di accesso ai contributi: al Contrasto alla povertà che si suddividono in:
1) Contributi economici diretti all’integrazione del reddito. Il servizio consiste nell’erogazione, su proposta corredata da apposita indagine socio-ambientale a cura dei Segretariati Sociali, di contributi economici diretti alle famiglie, ad integrazione del loro reddito complessivo, per situazioni di particolare disagio socio-economico. I contributi possono essere erogati sia nell’ambito di un servizio ordinario, ad integrazione del reddito delle famiglie per garantire il minimo vitale, sia straordinario, per far fronte a improvvise ed impellenti esigenze economiche che investono la famiglia, per evitare il pericolo del cronicizzarsi di situazioni di disagio. L’intervento prevede le seguenti attività/servizi:
· orientamento ed informazione sui contributi economici previsti ed assistenza nella presentazione dell’istanza;
· erogazione di contributi economici per l’alloggio;
· erogazione di contributi a donne gestanti sole, senza reddito o con reddito limitato;
· erogazione di contributi economici a soggetti senza reddito o con reddito limitato, che si trovano a vivere una temporanea situazione di disagio economico o d’emergenza;
· erogazione di contributi economici a sostegno delle spese sanitarie e mediche specialistiche;
· erogazione di contributi economici per garantire il minimo vitale per la sussistenza a soggetti senza reddito o
con reddito limitato, che non percepiscono altra forma di sussidio.
2) Borse lavoro (Percorsi di inserimento sociale)
Le borse lavoro rappresentano forme di sostegno economico in cambio di prestazione di servizi rivolto a persone in condizione di grave disagio, che accolgono tale intervento. Esse consentono di svolgere un’esperienza di lavoro/formazione in un ente per un periodo definito, che non determina l’instaurarsi di un rapporto di lavoro subordinato, né comporta la cancellazione dalle liste di collocamento. L’ obiettivo è quello di realizzare un intervento che possa favorire l’ uscita dell’ utente da una condizione economica disagiata in modo permanente. I servizi previsti sono:
· informazione e sostegno alle persone in situazione di disagio
· stesura progetti per percorsi di inserimento sociale
· organizzazione delle attività di inserimento sociale
Uomini e donne, residenti nei Comuni dell’ambito,in età compresa fra i 18 e i 65 anni, che versano
in condizioni di particolare disagio economico.
I servizi finanziati con i fondi relativi alla legge 2/2004 saranno erogati esclusivamente per coloro che beneficiano del Reddito di Cittadinanza o che rientrano utilmente in graduatoria.
3) Reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione teso a favorire condizioni efficaci di inserimento lavorativo e sociale. Il reddito di cittadinanza consiste in una erogazione monetaria che non supera i 350,00euro mensili e in specifici interventi mirati all’inserimento scolastico, formativo e lavorativo dei singoli Famiglie anagrafiche con reddito annuo complessivo inferiore a 5000,00 euro. L’attuazione del servizio dipende dalle disposizioni in materia della Regione Campania. Esiste il regolamento dell’ambito C6 per i controlli e i ricorsi delle graduatorie.
Interpellanza Il sottoscritto Consigliere comunale di Minoranza presente al Sindaco e alla Giunta, la seguente interpellanza, circa i motivi e gli intendimenti delle loro azioni, da inserire all’O.D.G.del prossimo Consiglio Comunale.
_ Conoscere dal Sindaco e dalla Giunta, se è loro intenzione pubblicare la graduatoria di Castel di Sasso all’albo Pretorio , per consentire ai cittadini esclusi, di presentare eventuali ricorsi al Comune di Piedimonte Matese.
_ Conoscere dal Sindaco e dalla Giunta, se i tre assegnatari hanno i requisiti previsti, e che essi risultano valutati da una commissione comunale.
_ Conoscere dal Sindaco e dalla Giunta se i N° 3 assegnatari a Castel di Sasso è frutto di un’assegnazione in base a numero dei residenti o in base alle reali esigenze di povertà, visto che molti cittadini e famiglie di Castel di Sasso hanno un reddito inferiore a € 5.000 e non sono stati inseriti.
_ Conoscere dal Sindaco e dalla Giunta, in caso di ricorsi, quali determinazioni intendono adottare a breve e medio termine, verso gli assegnatari ,in assenza di requisiti.
Distinti Saluti.
Castel di Sasso 8/3/2012

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