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sabato 23 febbraio 2013

Consumo di acqua 2012, in arrivo le bollette con aumento medio del 5,71 % rispetto al 2011.





Sono anni che la  Minoranza continua a denunciare, a presentare interrogazioni, interpellanze  alla Maggioranza per  i disagi dei cittadini (della parte alta ) del Comune  che nel periodo estivo  soffrono  la sete,per carenza  di acqua. La Minoranza ha presentato diverse proposte operative per risolvere  definitivamente la  carenza di acqua  nella zona alta.  Proposte che non sono mai state  prese in considerazione  e valutate  dal Sindaco.
 Il capo gruppo Perinella evidenzia  che: nel Programma elettorale  del 2009  presentato dal Sindaco  “ Nunzio Valentino e la sua Maggioranza, si impegnarono  che nella vigenza del mandato  di portare a termine quanto segue:
“L'Amministrazione, nel segno della continuità e della coerenza amministrativa si impegna inoltre a:
  • Migliorare i servizi senza aumentare le tariffe;
  • Effettuare studi per eventuale ricerca di falde idriche in località Prea con eventuale costruzione di pozzo semiartesiano per uso potabile”.
Il capo gruppo della Minoranza Perinella e i cittadini di Castel di Sasso a pochi mesi delle nuove elezioni Comunali , prendono atto del fallimento  e della mancata promessa fatta dal Sindaco uscente unitamente alla sua Maggioranza  ( su aumento tariffe e alimentazione definitiva dell’acqua alle abitazioni   zona alta del Comune.
La Giunta Comunale con Delibera  n. 23 del  2/7/2012  approva le nuove  “tariffa del servizio acquedotto, per l’ anno 2012” pubblicate sul sito del Comune.
Dal raffronto del 2011 sul 2012 è emerso quanto segue
1)      Il ruolo comunale per la fornitura di acqua potabile e del canone fognatura e depurazione relativo all’anno 2011 è dell’importo complessivo di € 119.832,95, IVA compresa;
2)       Il ruolo approvato  con DETERMINA N.    25     DEL    13/02/2013  relativo all’anno 2012    riporta  : “ il ruolo comunale per la fornitura di acqua potabile e del canone fognatura  e depurazione relativo all’anno 2012   è  dell’importo complessivo di € 126.681,88, IVA compresa”.

Dal confronto del costo dell’acqua del  2011 rispetto al  2012  risulta una differenza di +  6.848,93 € con un aumento del 5,71%. Le nuove bollette che sono in arrivo in questi giorni  ai cittadini di Castel di Sasso, troveranno un aumento medio di + € 12.780.

Per completezza di informazione , solo una minima parte dei cittadini di Castel di Sasso pagano anche il canone fognatura e depurazione, sono escluse le abitazioni di Sasso e masserie, la frazione Buonomini , Via quadrivio Lombardi, la frazione S.Marco, Via Querceta, Via Ponte Dell'Olio, Via Conca e Via S. Marco ( per t6otale assenza o non funzionante i Depuratori)

Riportiamo per completezza  e a conoscenza dei cittadini di Castel di Sasso il parere del Consiglio di Stato, proveniente dai siti   Internet sulle tariffe acqua applicate dai singoli gestori (compreso Castel di Sasso e ex  Consorzio idrico di Caserta ora  gestito direttamente dalla Regione Campania)

Ai cittadini verranno ridati i maggiori esborsi che hanno corrisposto nelle bollette dell’acqua dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre del medesimo anno, ossia dopo il referendum del giugno 2011 che abolì la remunerazione del 7% del capitale investito e prima della messa in atto del nuovo regolamento che è in vigore dal 1° gennaio 2012. Questo è l’effetto del parere che il Consiglio di Stato ha dato all’Autorità per l’energia a proposito delle conseguenze pratiche del referendum in quel periodo  nel quale certe norme erano state abrogate e le nuove non erano ancora in atto.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che le bollette dell’acqua riguardanti quei sei mesi dopo il referendum “non sono coerenti” con il quadro normativo generato dalla consultazione, nella fattispecie a essere “in contrasto” con il referendum è il parametro dell’”adeguatezza della remunerazione dell’investimento“. Lo stesso organo giurisdizionale ha deliberato che sia l’Autorità per l’energia a prendere la decisione su che criterio adottare per restituire ai contribuenti quel 7% di remunerazione del capitale in eccesso.
L’Autorità ha già preso la propria decisione in merito, lo ha fatto ieri pomeriggio, con un procedimento che prende la dicitura di ” Avvio di procedimento per la restituzione agli utenti finali della componente tariffaria del servizio idrico, relativa alla remunerazione del capitale per il servizio idrico, abrogata in esito al referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011, con riferimento al periodo 21 luglio 2011 – 31 dicembre 2011, non coperto dal metodo tariffario transitorio”.
L’Autorità ha escluso il metodo del conguaglio in bolletta e ha optato per quello della restituzione; dunque saranno i gestori adesso, in virtù della decisione resa nota, a restituire quello che hanno ricevuto ingiustamente , senza compensarlo in bolletta. Ma non è tutto, l’Autorità del 2012 , infatti, è stata considerata competente a emanare il nuovo regolamento tariffario che doveva considerare dell’abolizione della remunerazione del 7% del capitale.
Quel regolamento è stato varato pochi giorni fa e inizia a decorrere dal gennaio 2012, quel che succede ora è che l’Autorità dovrà verificare una ad una le tariffe applicate dai 3 mila gestori dal 2012 e fino all’emanazione delle nuove regole, e verificare la loro compatibilità col nuovo regolamento. In caso di discrepanze, le aziende idriche dovranno corrispondere la differenza, ma in questa circostanza mediante conguaglio in bolletta.
Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che ha condotto la carica del referendum abrogativo, affronta la questione in altri termini; infatti ritiene che “la remunerazione del capitale viene introdotta sotto mentite spoglie ” quindi il nuovo regolamento non va bene. Per il Forum quindi la restituzione del 7% non va operata solamente sulle bollette riguardanti il periodo tra il 21 luglio 2011 e il dicembre del medesimo anno, ma anche per le bollette che cominciano dal 2012 e giungono all’elaborazione del nuovo regolamento.
Nel frattempo il Forum è soddisfatto e ritiene la pronuncia del Consiglio di Stato una propria vittoria; ” i gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette”.