Sono decenni che la zona alta del Comune, compreso la frazione Prea che soffrono la sete e i disagi per la carenza di acqua,in particolare nel periodo estivo, per la cattiva gestione da parte della Maggioranza. Sono decenni che la Maggioranza continua a promettere la soluzione dell’approvvigionamento dell’acqua , promesse tutte risultate vane e fallimentari, evidenziando i propri limiti e la loro incapacità gestionale.
Il Capo gruppo di Minoranza, ha presentato e prospettate alla maggioranza, per iscritto diverse soluzioni fattibili, concrete con pochissimi investimenti, per risolvere definitivamente la carenza di acqua nella frazione Prea. Il Sindaco e la Giunta con le loro miopi visioni e arroganza non hanno ritenuto degno di considerazione le proposte, facendo soffrire i cittadini di Prea, la sete e i disagi ( vedi in ordine di tempo il periodo di ferragosto 2012). La maggioranza vola alto, vuole realizzare solo grandi opere, altri pozzi a Prea, dopo quelli già fallimentari e inattivi. Su tali pozzi la Minoranza aveva chiesto in consiglio, la costituzione di una commissione speciale di indagini, sia per gli alti costi che per il fallimento dei pozzi. Tutta la Maggioranza votò contro alla commissione, per non essere controllata, sia per le spese realizzate, che per eventuali responsabilità individuali.
Finalmente, la soluzione per la frazione Prea, sembrava certa e concreta,per i lavori inseriti nel progetto finanziato dalla Regione Campania per “Migliorare la gestione integrata delle risorse idriche.”
Infatti i lavori della costruzione della rete dell’acquedotto, compreso la frazione Prea,sono finanziati con i fondi del P.O.R. Campania FESR 2007/2013 – Asse 1 –Obiettivo Operativo 1.4 – “Migliorare la gestione integrata delle risorse idriche”, Decreto Dirigenziale Giunta Regione Campania n. 63 del 24/02/2010 per l’importo di € 5.478.292,50.( circa 11 miliardi di vecchie lire).
Premesso che
con determina del responsabile del servizio n. 32 del 18.10.2000 l’incarico del progetto venne affidato al raggruppamento di professionisti costituito dall’ing. Antonio Fiore, dall’ing. Fiorentino Aurilio, dal geol. Giuseppe Di Giovannantonio e dall’arch. Giuseppe Gallo.
Che con delibera n. 108 del 04/12/2009 venne riapprovato il progetto esecutivo dei lavori di completamento ed adeguamento della rete idrica e fognaria per l’importo complessivo di € 5.478.292,50,( circa 11 miliardi di vecchie lire).
che tra le offerte migliorative presentate in sede di gara d’appalto dei lavori di completamento ed adeguamento della rete idrica e fognaria, vi è l'impianto di sollevamento alla località Laureta che porta l'acqua alla frazione Prea.
Il contratto sottoscritto e registrato con l’impresa ,prevedeva la ultimazione lavori entro il 28 febbraio 2012. Successivamente il RUP di Castel di Sasso concesse una proroga di 180 giorni fino al 31 agosto 2012 data ultima per la ultimazione e consegna lavori, compreso l’impianto di Laureta.
Apprendiamo dal Sito del Comune che
In data 25/agosto 2012 è stato pubblicazione sul Sito del Comune che la Giunta in Data 25/07/2012 al N° 34 del Reg. ha approvato e deliberato al Responsabile del Servizio la “Richiesta di redazione perizia di variante in corso d’opera al progetto per la realizzazione della rete idrica sul territorio,comunale”, relativo alla mancata costruzione dell’impianto di sollevamento idrico in località Laureta, compreso la mancata costruzione dell’impianto idrico da Cisterna per "Laureta" fino a Prea.
L’amministrazione comunale durante l’esecuzione dei lavori ha ritenuto non più utile la realizzazione della miglioria relativa all’impianto di sollevamento idrico dalla località Laureta fino alla frazione Prea, perché l’impianto di sollevamento avrebbe prodotto nel tempo un consistente costo di gestione.
Che pertanto, appare più vantaggioso sia dal punto di vista economico (per evitare i futuri costi di gestione) che funzionale, apportare una variante progettuale senza aumento dell’importo previsto dei lavori che abbia ad oggetto l’impianto di sollevamento alla località Laureta alla frazione Prea.
La variante prospettata dalla Giunta consiste nella realizzazione della rete idrica dalla borgata Morrone alla frazione Maranisi, anziché il succitato impianto di sollevamento dalla località Laureta alla frazione Prea.
E D E L I B E R A
Di dare indirizzo al Responsabile del servizio tecnico manutentivo Dott. Ragozzino,affinché provveda a richiedere alla direzione dei lavori( all’epoca Arch. De Marco), la predisposizione della variante che tenga conto delle esigenze espresse la costruzione del ( nuovo tratto Morrone –Maranisi).
Per il Capo gruppo Perinella ,la delibera della Giunta, contiene una serie di illegittimità, che con regolare interrogazione ne chiederà il ritiro. Si evidenziano e si sintetizzano le illegittimità in modo sintetico,le più significative, certamente i lettori del Blog, ne evidenzieranno altre. A prima vista le opere non possono avere lo stesso importo, trattandosi di distanze e opere completamente diverse.
1) Il progetto approvato e finanziato, prevedeva la costruzione dell’impianto di sollevamento a Laureta, per trasportare l’acqua a Prea proveniente dal pozzo di S. Marco. Eventuali varianti, se richieste dalla Direzione Lavori servivano a migliorare la rete idrica e per meglio garantire l’approvvigionamento di acqua a Prea. Certamente la Direzione Lavori, non può prospettare varianti che prevedono la sostituzione del progetto con i finanziamenti destinati per Prea, in altra località, al borgo Morrone Maranisi. Trattasi di nuovo progetto, le cui competenze sono del raggruppamento di progettisti Ing. Aurilio.Solo per informazione per i lettori, il tratto interessato è già fornito di acquedotto, alimentato sia da Arbusti che dal pozzo di Strangolagalli.
2) Perinella, smentisce che l’impianto di sollevamento avrebbe prodotto nel tempo un consistente costo di gestione, in quanto, la frazione Prea continuava ad essere alimentata dal Consorzio,il sollevamento Laureta sarebbe stato un impianto supplementare ,in emergenza in casi di avaria da parte del consorzio. Certamente i costi di gestioni sarebbero molto ridotti. Il Capo gruppo, fa rilevare che il Comune, gia utilizza impianti di sollevamento, il pozzo S.Marco- Monte Fallano, e il pozzo di Prea. Domanda,come mai, la stessa Maggioranza quando realizzò detti impianti, non fece le stesse considerazioni di consistenti costi di gestione? Perché oggi evidenzia il costo elevato del sollevamento per Laureta? Cosa nasconde questo immotivato pretesto? Quando la Giunta ha approvato il progetto definitivo dell’Ing. Aurilio, era a conoscenza dei costi, perché non ha provveduto a modifiche?.La Minoranza e i cittadini si aspettano delle risposte,( che non verranno mai).
3) La legge prevede che, le varianti di nuove opere , prima si approvano e si finanziano e poi si realizzano , mentre nella fattispecie, i lavori a Morrone- Maranisi,sono stati realizzati, senza un progetto, e senza la copertura finanziaria. Oggi, la Giunta, chiede di dare indirizzo al Responsabile del servizio tecnico manutentivo affinché provveda a richiedere alla direzione dei lavori la predisposizione di una proposta di variante. Per Perinella,la Direzione lavori non è abilitata ad emettere varianti in corso d’opera per lavori non previsti nel progetto,con riferimento al tratto Morrone- Maranisi.
4) Le varianti di progettazione, con aggiunta di nuove opere(il tratto Morrone Maranisi) è fatto divieto di contabilizzarle a consuntivo.
E’ illegittimo, da parte della Giunta, chiedere alla scadenza del contratto della consegna e ultimazione lavori, prevista ad agosto 2012, una variante che giustifica al responsabile del Servizio e RUP, di spostare la data di consegna lavori, da parte dell’impresa, senza oneri.
5) Che cosa è il RUP? Il RUP è il( Responsabile unico del Procedimento) che cura e rappresenta gli interessi del Comune,è responsabile e accerta che tutte le procedure vengano rispettate , che il progetto come approvato sia realizzato integralmente in tutte le sue parti, compreso il materiale e le quantità riportate e messa in opera, compreso la verifica di eventuali varianti approvate in corso d’opera. Il Rup, delegato per la costruzione dell’acquedotto e fognatura è il Geometra Comunale. Per seguire detti lavori, al Geometra come per legge , spetta un onorario del 2% dell’importo d’asta consuntivato, ( fatti i dovuti calcoli è una cifra molto importante).
Per il Capo gruppo di opposizione, la scelta della Maggioranza, di non aver voluto realizzare la stazione di sollevamento a Laureta (tra l’altro l’opera era finanziata con soldi della Regione Campania),la sua realizzazione certamente , avrebbe garantito la fornitura del bene primario l’acqua, in modo duratura , alla frazione Prea. La mancata realizzazione è un fatto vergognoso, la Maggioranza non rispetta le reali esigenze dei cittadini, e non rispetta che l’acqua è un bene primario e deve essere garantito a tutti.
Perinella si augura che, i cittadini di Prea, in occasione della prossima tornata elettorale,(2014), si ricordano che sono stati derubati, dalla Maggioranza dell’impianto di sollevamento di Laureta,che avrebbe garantito l’acqua per sempre. E’ da irresponsabili, spostare i soldi destinati a finanziare l’opera di Laureta per Prea, per poi eseguire opere sul tratto Morrone-Maranisi, le cui abitazioni già erano fornite di acqua e non avevano mai avuto e non hanno problemi di carenza di acqua.
Non si comprende questa scelta infelice,ma una domanda viene spontanea , non sarà forse, che i cittadini residenti tra Morrone e Maranisi,compreso assessore e consigliere, hanno un peso maggiore rispetto ai cittadini della zona alta di Prea?