Con sentenza n.3048 del 2011 il Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere – G.U. dott. Pizzi-in sede di accertamento dell’obbligo del
terzo condannava il comune di Castel di Sasso al pagamento della somma di euro 148.506,29 (oltre al pagamento delle
spese di giudizio) in favore di Acquacampania s.p.a., per i crediti vantati dal
Consorzio Idrico Terra di Lavoro di Caserta a fronte del servizio di fornitura
idrica, dal 1996 al 2011.
Per chi vuole saperne
di più può continuare a leggere
Il dott. Ragozzino,con determina
n. 51 del 06/03/2012 affidava allo
Studio Legale Avv. A. Battista di Santa Maria Capua Vetere l’incarico per la
difesa in giudizio del Comune di Castel di Sasso nell’appello davanti al
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere della sentenza n. 3048 del 2011 per
l’importo di Euro 5'000,00,che il giudizio di appello risulta quindi
attualmente pendente.
Acquacampania s.p.a. ha proposto
ricorso in riassunzione della Procedura Esecutiva Rg. Es. n. 141/07 nei
confronti del comune di Castel di Sasso, terzo pignorato, per l’assegnazione in
proprio favore della somma di euro 148.506,29, nell’udienza del 17/06/2013
presso il tribunale di S. Maria Capua Vetere.
Sempre Il Dott. Ragozzino in data
15/6/2013 senza rispetto della
rotazione,dà un nuovo incarico allo Studio Avv. A. Battista, per la difesa per
la riassunzione della procedura esecutiva
senza aver concordato preventivamente con il Professionista ( come per
legge ) il costo della parcella per la difesa per la riassunzione della
procedura esecutiva.
L’aspetto più grave”, continua il
capo gruppo di Minoranza Giuseppe
Perinella, “è che questa voragine è stata tenuta nascosta al Consiglio
Comunale. Infatti, il 21/7/2011, in sede di approvazione del bilancio, il
Sindaco ha dichiarato che il Comune non aveva debiti tanto da aver chiuso i
bilanci degli ultimi anni con avanzi di amministrazione”. Almeno così la verità
sta venendo a galla ed è giunto il momento che , gli Assessori,il Responsabile
dei Servizi, il Presidente del Consiglio e i Consiglieri di maggioranza, che
hanno condiviso e sostenuto le scelte del Sindaco, indebitando così l’intera
cittadinanza, si assumano le proprie responsabilità, diano le necessarie
spiegazioni ai cittadini. Prendano atto
del fallimento della loro esperienza amministrativa, senza se e senza ma,
abbandonino le cariche con le dimissioni.
Una considerazione è doverosa da parte
della Minoranza.
Il Responsabile del Servizio Dott. Domenico
Ragozzino, con propria determina N. 89 del 29/04/2013 ha approvato
il ruolo di N°35 Famiglie morose per il
recupero di € 42.275,16 per
il consumo di acqua anni precedenti.
La somma totale dovuta dal Comune a Acquacampania s.p.a. per gli anni pregressi come da citazione è di € 148.506,29,tolto
quanto da possibile recupero, di € 42.275,16 resta
il debito di € 106.030,69 ( somma che il
Comune ha regolarmente incassato dai cittadini ).
Sarebbe auspicabile conoscere dalla Maggioranza quali progetti
sono stati finanziati con € 106.030,69
regolarmente incassati e non versati al Consorzio idrico ???
Le risposte e chiarimenti che tutti i
cittadini sperano di conoscere , (come da copione le risposte, della
Maggioranza non arriveranno mai) mentre
i debiti verso Acquacampania , sono
reali e vanno pagati essi saranno
a carico di tutti i cittadini, con aumento dei tributi e tariffe Comunali.
Si spera in un nuovo e diverso consiglio di amministrazione, per fare chiarezza sui progetti, ridurre i debiti e le tasse
locali, che hanno raggiunto livelli di insostenibilità per pagare
tutti i debiti.