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lunedì 10 marzo 2014

Serve chiarezza sulla bruciatura residui vegetali delle potature.I contadini rischiano. Per la Forestale è reato.Urge chiarimenti dal Governo Renzi.





  I residui vegetali delle potature si considerano“rifiuti”? Ai sensi del Decreto legislativo 152/2006 (Testo Unico sui rifiuti) “tutto ciò di cui il detentore si disfà o abbia intenzione o l’obbligo di disfarsi” costituisce rifiuto è deve essere smaltito solamente da soggetti e nei modi autorizzati. Diversamente si commette il reato di cui all’art. 156 del Decreto medesimo. Calando il principio al caso pratico: l’agricoltore intende disfarsi dei residui della potatura, li considera anch’esso, dunque, dei rifiuti e quindi non può smaltirli bruciandoli in campo aperto. Se lo fa commette reato.

I Sindaci della Comunità Montana  sottoscrivono le ordinanze do poter bruciare, ed il Comandante Provinciale Ing. Michele Capasso del Corpo Forestale dello Stato di Caserta, ribadisce l’impegno dei suoi Forestali che, si attiveranno affinché venga osservata la Legge Nazionale. “Finché i residui vegetali resteranno classificati rifiuti, in materia di ambiente, noi non possiamo fare altro che attenerci alla Legge Nazionale, di conseguenza chiunque verrà sorpreso a bruciare potature, sterpaglie e altro, verrà denunciato dalle pattuglie dei Forestali in servizio”. Questa, la secca risposta del Comandate Provinciale Ing. Michele Capasso del Corpo Forestale dello Stato, con sede a Caserta.
“Le unita operative del Corpo Forestale dello Stato- ribadisce il Comandante Ing. Michele Capasso del Comando Provinciale- davanti ad un illecito perpetrato dai colpevoli, non possiamo non vedere. L’azione intrapresa da vari Sindaci, mi lascia perplesso, in quanto si tratta di materia ambientale, infatti nella fattispecie il residuo vegetale essendo rifiuto, va trattato secondo la Legge Nazionale che ne vieta la bruciatura. Solo un organo consultivo che, non sono certamente le amministrazioni locali, ne tantomeno i Procuratori delle varie Procure, può intervenire con una revoca della legge, infatti non appena i residui vegetali saranno classificati materia agricola, ed per questo passeranno nelle mani della Regione Campania, sicuramente il divieto sarà abolito e di conseguenza, gli agricoltori potranno ritornare alle loro tradizionali mansioni di pulitura e bruciatura. Per il momento, noi non possiamo non applicare la legge dello Stato”.
A questo punto la situazione è molta delicata c'è una grande confusione, con il rischio del Penale. La legge nazionale è in vigore e fino a quando non ci sarà un intervento legislativo che riordini in modo più razionale ed efficace la normativa dei rifiuti in agricoltura, gli agricoltori che bruciano i residui vegetali, rischiano di essere sanzionati e denunciati".
Urge un chiarimento e comunicazioni in merito da parte del Ministro alle politiche agricole del Governo Renzi.
Come Valorizzazione di Castel di Sasso suggeriamo agli agricoltori di attendere, in attesa di nuove disposizioni governative

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