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lunedì 13 giugno 2011

Illegittimo il nolo contatore acqua e il minimo garantito.



Il capogruppo della  minoranza  presenta la  Mozione al Sindaco per la modifica della bolletta dell’acqua con la “eliminazione  del Nolo contatore”   e la “normalizzazione della fatturazione” in ottemperanza della delibera del CIPE del 2001. Mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale .
Riportiamo l’art. 1.3 della delibera del CIPE n. 52 del 4 aprile 2001 che prevede l’eliminazione del minimo di consumo dell’acqua fornita dagli acquedotti.
Il Comune di Castel di Sasso:  fornitore  e  gestore del servizio dell’acqua potabile non si è ancora adeguato  alle direttive del CIPE.
I cittadini che hanno interesse possono rivolgersi  al Comune  quale  gestore del servizio. invitandolo ad adeguarsi alle predette direttive con richiesta risarcimento canone  idrico addebitato in eccesso.
Con la deliberazione 52 adottata dal Cipe (Comitato Interminesteriale per la programmazione economica) del 4 aprile 2001 è stata programmata la riduzione del pagamento dell’acqua in base al consumo minimo forfettario.
Dal 30 giugno 2005 verrà abolita la fatturazione dei minimi di consumo.
 Ogni utente dovrà pagare in base all’effettivo consumo indicato sul contatore individuale.
Superamento del minimo impegnato negli usi domestici e contatori per singola unità abitativa.
L'attuale canone per nolo contatore prende il nome di quota fissa e vìene applicata ad ogni singola unità di utenza.
 Una lamentela perenne dei consumatori di Castel di Sasso  è la fatturazione di un consumo minimo dell’acqua. Il Comune  manda bollette addebitando comunque un consumo minimo  fino a 72 metri cubi annui, indipendentemente dal fatto che sia stata consumata tale quantità di acqua e anche se l’utente non ha consumato nemmeno un litro.        Né può trascurarsi che il danno erariale rischia di divenire davvero incommensurabile se si tiene conto che il Comune di  Castel di Sasso  non ha inteso ancora adeguarsi alla delibera C.I.P.E. n° 52 del 4.4.2001, con cui è stata disposta la totale eliminazione del minimo impegnato a decorrere dal 30.6.2005 ed introdotto l’obbligo di procedere agli addebiti dei consumi per fornitura di acqua solo ed esclusivamente sulla base della effettiva lettura dei contatori installati presso ciascuna utenza a partire dal successivo 1° Luglio 2005, e non già, come tuttora avviene arbitrariamente, “a forfait”.
Inoltre si ritiene che anche la voce di  € 6,20  relativa al NOLO CONTATORE sia molto discutibile ed eccessiva che diventa " quota fissa". 
Non viene negato  la  legittimità e vigenza del regolamento comunale ma a nostro avviso  non  è dovuto il "minimo contrattuale", sulla base della considerazione essenziale che, se questo minimo fosse stato applicato, «tutti avrebbero dovuto pagare la stessa somma, cosa che, invece, non risulta per la diversità delle somme richieste» e che invece è stato utilizzato un criterio presuntivo. Il minimo contrattuale previsto dal citato regolamento costituisce un criterio presuntivo che non fa riferimento ai consumi effettivi, i quali sono i soli che, sono legittimi. 

Il sottoscritto Capogruppo di Minoranza ,chiede al Sindaco che la sopra citata mozione sia inserita nell’O.d.G.  nel prossimo Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 27 del regolamento  Comunale, e  discussa al fine dell’attività deliberativa del Consiglio Comunale , sia di adeguamento alla delibera  C.I.P.E. del 2001, nonché  di adeguamento e aggiornamento del   regolamento idrico Comunale con  cambio di fatturazione. 

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