A fronte dell'immobilismo della Maggioranza, i Consiglieri di Minoranza hanno richiesto un Consiglio Comunale sui sotto elencati argomenti , ritenendoli indifferibili ed urgenti. Richiesta ai sensi dell'art. art. 39 TUEL.
Ø Rifiuti solidi urbani
Ø Raccolta differenziata ( verifica e modifica)
Ø Carenza Acqua nella zona alta e frazioni (Prea e Cisterna).
Ø Trasporto Urbano e scolastico.
Ø Scuola materna , elementare e medie.
Ø Nomina con elezione del difensore civico, art. 36 del regolamento comunale.
Il 22/07/2009 la Maggioranza convoca il Consiglio Comunale per discutere di altri argomenti senza tener conto dei punti all’O.d.G. presentati dai Consiglieri di Minoranza.Nel summenzionato Consiglio, la Minoranza presenta come pregiudiziale un intervento scritto, dove evidenzia il mancato rispetto delle norme di legge del T.U.E.L. n. 267 /2000 del regolamento Comunale e dello statuto.
Segue lettera al S.E.il Prefetto di Caserta in data 14/07/2009 per evidenziare l’anomalo comportamento tenuto dalla Maggioranza.
Intervento scritto della minoranza allegata alla Delibera
Premesso che l’art. 43 comma 1 del T.U.E.L. n. 267 del 2000 riconosce a ciascun consigliere comunale o provinciale il “diritto di iniziativa” su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio oltre al diritto di chiedere la convocazione del consiglio secondo le modalità dettate dall’art. 39 comma 2 e di presentare interrogazioni e mozioni.L’art. 39 comma 2 del T.U.E.L. 267/2000 prescrive che il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, il Presidente inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
L’omessa convocazione del consiglio comunale entro il termine di venti giorni previsto dall’art. 39 comma 2 T.U.E.L. 267/2000, nel caso in cui la convocazione sia richiesta da un quinto dei consiglieri non avvenga sugli argomenti richiesti, tale diritto di iniziativa è infatti tutelato in modo specifico dalla legge con la previsione dell’intervento sostitutivo del Prefetto contenuta nell’art. 39 comma 5 del T.U.E.L 267 /2000. L’ordinamento ritiene un valore essenziale del sistema democratico che alla minoranza sia assicurata effettività del diritto di iniziativa, e cioè del diritto di discussione in assemblea sull’argomento richiesto. Spetta ai poteri sovrani del Consiglio comunale decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell’ordine del giorno non debba essere discusso (questione pregiudiziale) ovvero se ne debba rinviare la discussione (questione sospensiva).
L’omessa convocazione del consiglio comunale entro il termine di venti giorni previsto dall’art. 39 comma 2 T.U.E.L. 267/2000, nel caso in cui la convocazione sia richiesta da un quinto dei consiglieri non avvenga sugli argomenti richiesti, tale diritto di iniziativa è infatti tutelato in modo specifico dalla legge con la previsione dell’intervento sostitutivo del Prefetto contenuta nell’art. 39 comma 5 del T.U.E.L 267 /2000. L’ordinamento ritiene un valore essenziale del sistema democratico che alla minoranza sia assicurata effettività del diritto di iniziativa, e cioè del diritto di discussione in assemblea sull’argomento richiesto. Spetta ai poteri sovrani del Consiglio comunale decidere in via pregiudiziale che un dato argomento inserito nell’ordine del giorno non debba essere discusso (questione pregiudiziale) ovvero se ne debba rinviare la discussione (questione sospensiva).
Alla minoranza deve essere garantita il diritto di iniziativa sia al momento iniziale (convocazione del consiglio) che nel suo ineliminabile aspetto funzionale (discussione).Gli argomenti di cui alla richiesta dei consiglieri di minoranza non sono stati ammessi alla discussione in quanto, “formulati in modo sommario e senza specifici riferimenti a funzioni di competenza del consiglio Comunale”.Detta espressione è generica, anche se il costante indirizzo giurisprudenziale secondo il quale è sufficiente la sommaria e sintetica indicazione degli affari da trattare, potendosi dubitare. Nel caso specifico la presenza di quegli essenziali elementi identificativi idonei a evitare dubbi o incertezze in ordine agli affari da trattare e alle competenze del Consiglio Comunale .
In data 14/7/2009 è stata inoltrata al Prefetto di Caserta la richiesta di convocazione del consiglio sugli argomenti richiesti dalla Minoranza, in attesa di risposta.
Lettera al Prefetto
Oggetto:Consiglio Comunale di Castel di Sasso
Il sottoscritto capo gruppo, Consigliere di minoranza Giuseppe Perinella ,della lista “Valorizzazione di Castel di Sasso , fa presente quanto segue:
Ø In data 29/6/2009 (allegato 1) veniva presentata richiesta di convocazione del consiglio Comunale ai sensi dell’art. 43 comma 1 “diritto di iniziativa”secondo le modalità dettate art. 39 comma 2 TUEL.
Ø In data 11 luglio Il Sindaco nell’avviso di convocazione del Consiglio Comunale da tenersi in data 21/7/2009 (allegato 2),non inseriva all’ordine del giorno gli argomenti citati (nell’allegato1) ritenendoli formulati in modo sommario e senza specifici riferimenti a funzione di competenza del consiglio così come dettato art 6 del regolamento Comunale (allegato3).
Ø I punti richiesti (nell’allegato 1) li si ritiene di competenza del Consiglio comunale come art.42 del TUEL e e art, 6 del regolamento comunale (allegato 4).,
Ø Si evidenzia che dagli argomenti da trattare nella richiesta di convocazione sopra citata da tenersi il 21/7/2009I( allegato 2) convocazione Consiglio Comunale , mancherebbe a nostro parere la commissione consiliare permanente “ la commissione bilancio, statuto e regolamenti” (allegato 4 del regolamento comunale art. 30).
Ø Al punto N° 2 della convocazione del Consiglio Comunale, risulta “ approvazione modifica statuto Comunale”(allegato 5),approvato e sottoscritto in data 17/6/2009 da consiglieri comunali uscenti il cui mandato era scaduto, pertanto la modifica la si ritiene nulla.
Ciò premesso, il sottoscritto, capo gruppo Consigliere Comunale di minoranza “Valorizzazione di Castel di Sasso” chiede a S. E. il Prefetto, il rispetto della convocazione del consiglio come da art. 39 TUEL sugli argomenti richiesti (allegato 1)
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