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giovedì 19 settembre 2013

Il pagamento della Tares è illegittima a Castel di Sasso - Mancato istituzione del ritiro dell’umido e spazzamento strade.La Minoranza presenta la mozione per il ritiro delle bollette e applicazione sconto del 40% per tutti i cittadini.



 

 Molti cittadini hanno ricevuto a casa i  conto correnti postali predisposti   per il pagamento della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Le somme sono molto alte, raddoppiate per lo meno. Per questo sarebbe il caso di conoscere il regolamento in base al quale sono state determinate le cifre dovute al Comune di Castel di Sasso. Regolamento che per la legge sulla  trasparenza dovrebbe essere   pubblicato sul sito del Comune, che sistematicamente non ha provveduto.
Il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interno è svolto dal  Comune,   attraverso l’applicazione della tassa annuale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani Tares  (ex Tarsu) con tariffe riportate nel  regolamento.
 Sulle Tariffe che i Comuni applicano,  la Corte di Cassazione si esprimeva:L’istituzione del servizio è condizione necessaria e sufficiente per l’assoggettamento a tale tassa” da parte di chiunque occupi o conduca locali a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui i servizi sono istituiti - D.lgs. n. 507 del 15 novembre 1993.
Con successivi interventi la Corte di Cassazione aggiusta il tiro affermando che il comune, a meno che non si tratti di rifiuti speciali, ha l’obbligo di provvedere alla raccolta e al trasporto dei rifiuti esterni (civili ed industriali) con diritto di privativa e per tale motivo è a carico del cittadino residente l’obbligo del pagamento del tributo, indipendentemente dal fatto che l’utente utilizzi il servizio, purché ne abbia la possibilità. A castel di Sasso,è stato istituito il regolamento comunale  per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma  il servizio  del Comune è parziale,  ,con  il ritiro solo di  alcuni prodotti. Resta escluso il servizio della  raccolta dell’Umido e lo spezzamento delle strade.   Non attivato,sia il  porta a porta che con la raccolta con  cassonetti stradali. 
Il Comune, a fronte del mancato istituzione del Servizio sull’intero territorio Comunale,  della raccolta dell’umido e spazzamento strade, applica illegittimamente  l’imposizione tributaria a tutti i cittadini, con invio delle Cartelle Tares ex Tarsu, per un   servizio  istituito  sulla carta e di fatto  mai attivato.
Altra illegittimità  riscontrata dalla Minoranza consiliare :il contenuto delle   bollette inviate, ai cittadini   , solo ad alcuni di essi è stato     applicato  la debenza del tributo in misura ridotta.
La normativa è chiara:se il servizio del ritiro dell’umido e spazzamento strade  non è istituito sull’intero territorio,e non  soddisfa  gli interessi generali della collettività,lo sconto del mancato servizio deve essere automaticamente esteso a tutti i cittadini di Castel di Sasso
 La Corte di Cassazione già si è espressa, su casi analoghi, in altri Comuni, la tesi riconosciuta come accoglibile è l’istituzione del servizio della raccolta dell’umido come condizione necessaria e sufficiente per l’assoggettamento e l’imposizione tributaria alla TARES  (ex  Tarsu ).
La minoranza tramite il Capo gruppo  Perinella, forte   dell’orientamento della Cassazione, presenta propria  mozione Consiliare, da sottoporre a votazione nel  prossimo Consiglio Comunale, con O.D.G,     ritiro delle cartelle Tares, con rimborso di quanto non dovuto per il mancato servizio del ritiro dell’Umido”. Le  nuove cartelle da    emettere   dovranno tenere conto del mancato servizio da parte del Comune  e dovranno   riportare   per tutti i cittadini lo sconto del 40% -50% .

1 commento:

  1. Risposta riportata nella delibera del Consiglio Comunale :
    reliminarmente si dà atto che si tratta di una mozione e non di una interpellanza. Sarà pertanto
    sottoposta a votazione. Espone la proposta il consigliere Perinella. Risponde il consigliere
    Ragozzino: le pronunce giurisprudenzali cui si fa riferimento nella mozione riguardano aree in cui
    il comune ometteva completamente la raccolta. Il fatto che nel calendario della raccolta
    differenziata di Castel di Sasso non sia prevista la raccolta separata dell’umido dsi spiega perché in


    Campania non c’è un sito dove smaltire tale tipologia di rifiuti. La pratica del compostaggio non è
    un obbligo ma certamente costituisce una ottima misura di riduzione dell’inquinamento. Il
    Presidente Coletta aggiunge che nell’attuazione del compostaggio il comune è stato un pioniere e
    che ciò ha consentito di raggiungere ottimi livelli di differenziazione.

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