Acqua Campania s.p.a.si costituiva in giudizio nei confronti
del Consorzio Idrico Terra di Lavoro (debitore principale) e del Comune di Castel di Sasso (terzo
esecutato) per il recupero del credito del mancato pagamento di fornitura di
acqua negli anni precedenti come da ruolo R.G. 5590/09 del Tribunale di S. Maria C.V.
ENIACQUA
CAMPANIA Spa rivendicava dal Consorzio Idrico Terra di Lavoro e nei confronti del Comune di Castel di Sasso( terzo esecutato ) un debito che ammontava a 264.064,00 Euro circa, per la fornitura di acqua nei sottoelencati periodi:
dal 1996 – al 31/12/2005
€ 48,002,34
01.01.2006 al 31.12.2006 debito € 32.791,63
01.01.2007 al 31.12.2007 debito € 33.895,27
01.01.2008 al 31.12.2008 debito € 31.153,43
01.01.2009 al 31.12.2009 debito € 28.740,51
01.01.2010 al 31.12.2010 debito € 30.000,00
01.01.2011 al 31.12.2011 debito € 28.740,51
Il Comune di Castel di Sasso con delibera di G.C. n. 7 del 27 gennaio
2012 incaricava l’avv. D’Avino della difesa nel giudizio di
accertamento dell’obbligo del terzo
esecutato.
Con sentenza del 6 giugno 2013 n. 1253 il G.U. dott. Pizzi del Tribunale
di S.Maria C.V. quantificava il debito del Comune di Castel di Sasso nei confronti del Consorzio Idrico Terra di
Lavoro in € 59.893,93.
La Maggioranza di Castel
di Sasso, decide di non portare detto importo di € 59.893,93 nel
consiglio Comunale all’approvazione come debito fuori bilancio, perché non riconosce la legittimità
del debito, in quanto secondo la loro teoria, detto
debito non proveniente da
sentenza resa esecutiva del terzo grado di giudizio (la Cassazione).
Per
Perinella: il debito fuori bilancio è una obbligazione verso terzi, per il
pagamento di una determinata somma di denaro, assunta in violazione delle norme
giuriscontabili che regolano il procedimento finanziario della spesa del Comune.
Per il Capo gruppo Perinella il
termine “ sentenza resa esecutiva” risulta coerente con quanto disposto
dall’art.282 C.P.C. secondo il quale la sentenza di primo grado è
provvisoriamente esecutiva tra le parti.
Il riconoscimento è effettuato mediante
deliberazione del Consiglio Comunale.
La funzione della deliberazione
Consiliare è quella di accertare se il debito rientri in una delle tipologie
individuate dall’art. 194 del TUEL e quindi di ricondurre l’obbligazione
all’interno della contabilità dell’ente individuando contestualmente le risorse
effettivamente disponibili per farvi fronte.
Premesso che il debito del Comune
verso il Consorzio Idrico esiste
ed è reale, debito che sarà prima o poi pagato, e sarà a
carico di tutti i cittadini.
La Maggioranza in data
28/11/2013 con delibera di Giunta
affidava al medesimo
legale di fiducia del Comune Avv. D’avino che aveva seguito il primo grado di giudizio anche il
ricorso in appello di detta sentenza,
anticipa all’avv. D’Avino la somma di €
2.000,00
per il ricorso in appello.
L’incarico al legale all’appello della Sentenza, come deliberato dalla Giunta, è una metodica della
Maggioranza che usa per tutti i debiliti del Comune, di
portarli fino alla Cassazione per
ritardare il riconoscimento del
debito contratto .
Per Perinella è una strategia della Maggioranza
,che in occasione della prossima tornata elettorale prevista per la primavera 2014 vorrebbe
dimostrare ai cittadini ,che nella loro gestione amministrativa, il Comune di Castel
di Sasso non ha contratto debiti e
richiedere la riconferma per altri 5
anni.
La Minoranza ricorda ai cittadini che i debiti che
il Comune di Castel di Sasso ha
contratto con altri Enti sono tanti,
solo per citarne alcuni : oltre al debito col Consorzio Idrico, debiti per accensione Mutui con Cassa Depositi e Prestiti, debiti con
la Comunità Montana Montemaggiore, debiti col Comune di Capua la lista è lunga.
Per il capo gruppo Perinella detti debiti sono tutti debiti fuori bilancio a carico del Comune di Castel di Sasso.
Per il capo gruppo Perinella detti debiti sono tutti debiti fuori bilancio a carico del Comune di Castel di Sasso.
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