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domenica 13 aprile 2014

Dichiarazione dei redditi del 730.Diverse le novità previste nel 2014: possono presentare il modello anche chi non ha più un sostituto d’imposta, il credito può essere usato a compensazione e aumentano gli sconti fiscali per casa e figli a carico.



Diverse le novità previste : possono presentarlo anche i cittadini  che non hanno più un sostituto d’imposta (il datore di lavoro o l’ente pensionistico) perché, a causa della crisi, hanno perso il lavoro; il credito che risulta dalla dichiarazione può essere usato a compensazione, magari per pagare l’Imu sulla casa; aumentano gli sconti fiscali previsti sulla casa e per i figli a carico.
Scadenza:fino a martedì 3 giugno se ci si affida al Caf o ai professionisti abilitati, ricordando che consegnando il 730 già compilato non si deve versare alcun compenso.

Il modello è destinato a lavoratori dipendenti, pensionati, persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, soci di cooperative di produzione e lavoro, chi è impegnato in lavori socialmente utili, personale della scuola a tempo determinato (se il contratto dura almeno dal mese di settembre dell’anno 2013 al mese di giugno dell’anno 2014) e lavoratori che posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di luglio 2014.
Vantaggi:Il 730, oltre ad essere semplice da compilare, non richiede calcoli. Permette di ricevere più velocemente i rimborsi, perché finiscono direttamente nella busta paga di luglio o nella pensione di agosto e se ci sono somme da versare vengono trattenute dallo stipendio o dalla pensione. Da quest’anno, inoltre, il credito risultante si può utilizzare per pagare l’Imu o altre imposte. Inoltre, si può presentare in forma congiunta se almeno uno dei due coniugi può usarlo.
LE NOVITA’ Se fino a due anni fa, il modello poteva essere presentato solo da chi aveva un datore di lavoro certo (anche temporaneo) tra maggio e settembre (in modo che potesse trattenere gli importi o erogare i rimborsi), nel 2013 con il Decreto del Fare e, ora da quest’anno a regime, si dà la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 anche a quanti non hanno più un sostituto d’imposta che possa eseguire le operazioni di conguaglio.

Le detrazioni d’imposta previste passano da 800 a 950 euro per ciascun figlio a carico di età pari o superiore a 3 anni e da 900 a 1.220 euro per ciascun figlio minore di 3 anni. Inoltre, raddoppia a 400 euro l’importo aggiuntivo della detrazione per ogni figlio con disabilità. Queste detrazioni, tuttavia, sono teoriche in quanto la detrazione effettiva diminuisce all’aumentare del reddito complessivo.
Gli ecobonus e i bonus legati alle ristrutturazioni sono stati prorogati fino alla fine del 2014. Le opere di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria permettono di usufruire di uno sconto del 50% sulle spese complessivamente sostenute e fatturate (per le quali sono stati fatti i pagamenti tramite bonifico specifico), mentre per le opere di riqualificazione energetica la detrazione sale al 65 per cento. Confermati anche gli sconti del 50% sul costo di mobili (se dovuti a opere di ristrutturazione che danno diritto allo sconto) e di elettrodomestici di classe A o superiore.

È nel quadro E che si concretizza la possibilità di risparmiare sulle tasse, visto che vanno segnate alcune spese (ad esempio quelle sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per gli  interessi sul mutuo abitazione  che  fanno diminuire l’imposta da pagare. Per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni, l’importo complessivo su cui calcolare la detrazione del 19% scende dai 1.291 euro previsti fino all’anno passato a 630 euro.
Nessuna detrazione delle  spese : sanitarie, interessi per mutui, veterinarie, istruzione, funebri, addetti all’assistenza personale, attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive), contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico, intermediazione immobiliare, asili nido (pubblici o privati), canoni di locazione sostenuti da studenti universitari fuori sede.

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