Per contatti:

giovedì 2 febbraio 2012

Rischio dissesto: Castel di Sasso, debiti di € 264.000,00 con il Consorzio Idrico

 
Brutta storia per il Sindaco di Castel di Sasso Nunzio Valentino che è apparso a mezzo stampa come il sindaco di un comune che non paga il consumo di acqua  al Consorzio Idrico” Terra di Lavoro” e Eni Acqua, e che addirittura viene inserito in una lista comprendente Enti a rischio dissesto.
 Il fatto è ancora più grave,  per quanto riguarda il Comune di Castel di Sasso, fattura direttamente ai cittadini la fornitura idrica e riscuote altresì, per conto del Consorzio Idrico di Caserta  i  consumi, e fattura su detti consumi dal 2011, anche la  depurazione acque reflue, e immissione in fogna.
In buona sostanza il Comune di Castel di Sasso , che pure fà parte del consorzio Idrico Terra di Lavoro, incamera dai cittadini il consumo e  non paga il consumo  dovuto a questi. Il consorzio Idrico, per effetto di ciò, non riesce a pagare le forniture alla società regionale Acqua Campania. Per questo motivo si era ipotizzata una sospensione della fornitura di acqua al  comune  moroso  di  Castel di Sasso. Ipotesi  esclusa dalla Regione,  a tutela dei cittadini che pagano correttamente l'erogazione del servizio ed è un impegno a tutela dell'interesse pubblico".


Negli ultimi giorni, risulta  un  incontro urgente  presso il Consorzio Idrico Terra di Lavoro tra i vertici dell'Ente ed i Sindaci dei comuni morosi, per trovare una soluzione all'annosa problematica dei consumi  mai versati in favore del Citl, da cui potrebbe presto scaturire l'interruzione della fornitura idrica da parte della società Acqua Campania, creditrice per diverse decine di milioni di euro nei confronti del Consorzio. E’ intervenuto anche S.E. Il prefetto di Caserta  a seguito di  sollecito di pagamento da parte del Consorzio Idrico, chiamato a far fronte con urgenza ai debiti che ha con la società Acqua Campania per scongiurare così la chiusura dei rubinetti che provocherebbe inevitabili conseguenze sulla popolazione di Castel di Sasso.


Un'ordinanza del Commissario ad Acta obbliga tutti i Comuni consorziati al CITL a divedersi il pagamento, designato dal Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti Campania in esecuzione della sentenza del TAR Campania 248/2011, per le seguenti motivazioni: "Il Tar ha disposto ed approvato il riparto del debito scaturente dalla sentenza sul ricorso numero di registro generale 2324 del 2010 della IV Sezione del TAR Campania, proposto da Enel servizio elettrico spa contro Consorzio Idrico Terra di Lavoro (C.I.T.L.) , per l'ottemperanza al giudicato sui titoli analiticamente indicati nell'ordinanza." Ovvero si tratta di un debito che il Consorzio aveva con l'Enel, ammontante complessivamente ad oltre undici milioni di euro, comprensivo di quota capitale, rivalutazione, interessi e spese legali, tra gli enti consorziati. A seguito di questa sentenza, è stato ordinato nella fattispecie all' Amministrazione comunale di Castel di Sasso in quanto ente consorziato del Consorzio, il pagamento della complessiva quota di € 31.830,22 per quota capitale, entro e non oltre 30 giorni dalla notifica dell' ordinanza. L'ordinanza prevede, in caso di inutile decorso del termine di cui sopra, che il Commissario ad Acta provvederà, entro l' ulteriore termine di 30 giorni, a dar corso al pagamento richiesto, compiendo tutti gli atti necessari, comprese le eventuali modifiche di bilancio a carico e spese dell' amministrazione inadempiente, ovvero il Commissario ad Acta si insedia al Comune e preleverà tutte le somme in entrata, fino al raggiungimento del soddisfo  di € 31.830,22 più € 233.234,00 consumi anni pregressi dal 1996 al 2011 come da distinta allegata:


Il debito complessivo del Comune di Castel di Sasso: ammonta a 264.064,00  Euro circa    nei confronti sia del Consorzio Idrico Terra di Lavoro  e  sia nei confronti di ENIACQUA CAMPANIA Spa.
Di seguito elenchiamo i periodi che hanno prodotto questo gigantesco debito con i relativi importi aggiornati a gennaio 2012,  dati  rilevabili presso il   Consorzio Idrico Terra di Lavoro- Caserta  Via Saint Gobain  Palazzo Equitalia 2° piano.

dal 1996 – al 31/12/2005  € 48,002,34 non risultano copie dei mandati di pagamento
01.01.2006 al 31.12.2006 debito  32.791,63 + interessi + spese generali
01.01.2007 al 31.12.2007 debito  33.895,27 + interessi + spese generali
01.01.2008 al 31.12.2008 debito 31.153,43+ interessi + spese generali
01.01.2009 al 31.12.2009 debito 28.740,51+ interessi + spese generali
01.01.2010 al 31.12.2010 debito 30.000,00+ interessi + spese generali (media anni precedenti)
01.01.2011 al 31.12.2011 debito € 28.740,51+ interessi + spese generali

I consiglieri di opposizione ai sensi dell’art. 9 del regolamento Comunale, presenteranno al Presidente del Consiglio e p.c. a   S.E. il Prefetto di Caserta,   la richiesta di convocazione del Consiglio comunale straordinario , per la ratifica  di  questa disastrosa situazione debitoria, riconoscendo il debito fuori bilancio.
Questa allucinante situazione si è venuta a determinare negli anni  in cui l’amministrazione comunale era gestita dallo stesso Sindaco e dalla stessa Maggioranza.
I cittadini di Castel di Sasso  sono indignati.
Con la situazione attuale il rischio della bancarotta per il Comune di Castel di Sasso  si fa sempre più concreto. La speranza è che l’Amministrazione Comunale possa lavorare, da subito, per intavolare una trattativa economica atta a ridurre il debito, sia con il Consorzio Idrico Terra di Lavoro, che con ENIACQUACAMPANIA Spa e di trovare al più presto soluzioni economiche per estinguere questo salasso.
Per il Capogruppo di opposizione ,il responsabile del Servizio , deve chiarire in consiglio comunale , il  perché i consumi  incassati dai cittadini di Castel di Sasso, dei rispettivi anni di riferimento, per conto del Consorzio Idrico,  non risultano annualmente  versati?
Il Sindaco e la Giunta devono chiarire e  giustificare  in Consiglio Comunale, il   mancato versamento dei consumi  al Consorzio Idrico nei rispettivi  anni di riferimento , devono indicare  le   opere pubbliche urgenti  e indifferibili  che sono state finanziate e completate  con detti fondi? 

L’aspetto più grave”, continua il capo gruppo di Minoranza  Giuseppe Perinella, “è che questa voragine è stata tenuta nascosta al Consiglio Comunale. Infatti, il 21/7/2011, in sede di approvazione del bilancio, il Sindaco ha dichiarato che il Comune non aveva debiti tanto da aver chiuso i bilanci degli ultimi anni con avanzi di amministrazione”. Almeno così la verità sta venendo a galla ed è giunto il momento che , gli Assessori,il Responsabile dei Servizi, il Presidente del Consiglio e i Consiglieri di maggioranza, che hanno condiviso e sostenuto le scelte del Sindaco, indebitando così l’intera cittadinanza, si assumano le proprie responsabilità, diano le necessarie spiegazioni ai cittadini e prendendo atto del fallimento della loro esperienza amministrativa, senza se e senza ma, abbandonino le cariche.



3 commenti:

  1. illustrissimo perinella continui cosi'non ci sono parole in merito,ci tenga sempre aggiornati e ne' discuta sempre in consiglio perche' molte cose vengono celate,grazie

    RispondiElimina
  2. Elettori di Castel di Sasso sarebbe ora che mandiate a casa l'attuale maggioranza della vostra Amministrazione. Da 30 anni e passa il vostro Comune è in mano ad una sola persona che fa e disfa a suo piacimento. Svegliate le vostre coscienze

    RispondiElimina