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martedì 2 aprile 2013

Debito di €. 296.735,91 per la costruzione a Prea di un deposito idrico interrato per raccolta acqua prelevata dal pozzo e distribuita ai cittadini.



L’approvvigionamento idrico alla frazione Prea ha dell’incredibile, una frazione che da oltre 40 anni  soffre la sete per responsabilità dell’attuale Maggioranza. In questi quaranta  anni la maggioranza ha mostrato i suoi limiti  senza risolvere il problema idrico della frazione. Molti soldi sono stati investiti e spesi per  opere  rimaste fallimentari , vedi la costruzione dei  diversi Pozzi artesiani ,tutti con pochissima  acqua,  da non poter immettere direttamente nella rete di distribuzione, ma attraverso un serbatoio interamente  interrato di accumulo.  
 Nel 2010 era giunto finalmente la  soluzione  definitiva e duratura  della fornitura di acqua  anche per la frazione Prea,tramite i  lavori  finanziati  della Regione Campania, della   costruzione rete idrica e fognaria  del  Comune di Castel di Sasso.
In data 31/07/2010 con determina  N°139 il Responsabile del Servizio,   procedeva all’aggiudicazione definitiva dell’appalto per i lavori di completamento ed adeguamento della rete idrica e fognaria comunale,in favore della ditta D’Angelo Costruzioni s.r.l. con sede in Caserta ,per l’importo di  € 3'976'077,25 (eurotremilioninovecentosettantaseizerosettantasette/25), pari a circa (settemiliardi e settecentomilioni di vecchie lire) compreso la fornitura idrica e fognaria  alla frazione Prea. L’ultimazione  Lavori doveva avvenire entro febbraio 2012, e successiva proroga  del Comune veniva spostata al 21 agosto 2012. 
 La ditta D’Angelo Costruzione, tra le offerte migliorative presentate in sede di gara d’appalto dei lavori di completamento ed adeguamento della rete idrica e fognaria: offrì l’ impianto di sollevamento alla località Laureta  per portare acqua alla frazione  Prea dal pozzo di S.Marco.
Purtroppo l’ufficio Tecnico comunale  e la Maggioranza, durante l’esecuzione dei lavori  non  ritennero più utile far realizzare  l’impianto di sollevamento idrico dalla località Laureta fino alla frazione Prea,  sostenendo  e giustificando  che era in corso la  costruzione del pozzo semiartesiano    dal quale la frazione Prea doveva essere alimentata.
La maggioranza irresponsabilmente  decise , di non far eseguire come da progetto  i lavori di alimentazione alla frazione Prea, spostando detti investimenti, ad altra località ,con la realizzazione  della nuova  rete idrica  e fognaria dalla borgata Morrone alla frazione Maranisi lungo la strada Provinciale..
In data 22/2/2013l,la Giunta comunale presenti:  Nunzio Valentino, Domenico Ragozzino e Laudario Pompeo  deliberano   di approvare il Progetto  per la costruzione  di un deposito idrico  interrato  per la raccolta dell’acqua del pozzo e immissione  nella rete di distribuzione della frazione Prea, progetto  redatto dai Tecnici : Ing. Claudio Prudenzano ed il geom. Giuseppe di Pasquale,

La Giunta di Castel di Sasso,  per realizzare il deposito idrico interrato   alla frazione Prea  ,fa un Debito di   296.735,91,   con la sottoscrizione un mutuo  ventennale  con la Cassa DD.PP  con interessi del 5%  annuo.
Costi del Serbatoi interrato sono  così suddivisi:
1)Lavori  in appalto                                        € 138.238,77
2)Oneri Sicurezza (Diretti e Indiretti)            3.544,58
3)TOTALE LAVORI (1+2)                            € 141.783,35


1)Spese Tecniche: progettazione, D.L., Collaudo Statico, Ind. Geologiche. Coordinamento Sicurezza;  All’Ing.Claudio Prudenzano ed al geom. Giuseppe di Pasquale.                   € 16.692,23

2)R.U.P. (  competenze aggiuntive al Tecnico Comunale 0,9% ) € 1.500,00
3)Esproprio  terreno   per realizzare  il serbatoio interrato           € 8.000,00

4)  IVA generale                                                                               € 58.875,94

TOTALE                                                                                           € 200.659,29

 Il Capo gruppo Perinella come già dichiarato  e riportato nei precedenti post sull’argomento, nutre grosse perplessità sulla realizzazione  e funzionalità del serbatoio interrato( in cemento) dove il livello massimo  dell'acqua è tutto al di sotto del livello naturale del terreno.
Il serbatoio deve quindi poter accumulare nelle ore di minor consumo, e particolarmente durante la notte, le acque che arrivano dalla condotta di adduzione ( dal Consorzio idrico e  dal pozzo) e  restituire le acque così immagazzinate durante le ore di consumo superiori alla media, in modo che si riesca a fronteggiare le richieste delle ore di punta.  Inoltre la capacità del serbatoio interrato  è destinata a soddisfare il fabbisogno idrico anche degli idranti per il servizio antincendio sè disposti lungo la rete.
Il serbatoio interrato (in cemento) voluto dalla Maggioranza,  ha un costo molto elevato rispetto ad altre soluzione di  serbatoi    su piattaforma esterna in   acciaio o in polietilene, visionabili e facilmente ispezionabili, di facile manutenzione e con costi contenuti.
Per  “interrato” si intende la contestuale presenza di due condizioni: l’installazione sotto il piano campagna e la mancanza della diretta e visiva ispezionabilità, che, in caso di perdite, comporta un reale rischio per le matrici ambientali.
Inoltre la circostanza che le pareti  esterne del serbatoio ed il suolo,  non è  garantito uno spazio intermedio che consenta di rilevare eventuali fughe di acqua in una zona altamente franosa.

 Il Capo gruppo Perinella evidenzia anche il rischio  dello sbancamento per realizzare il serbatoio interrato sbancamento che  avviene in una zona  definito dalla regione Campania  altamente franosa, con accertato dissesto idrogeologico della zona   come  da cartografia che si può consultare cliccando sul sito:
www.difesa.suolo.regione.campania.it/.../Itemid,70 - Translate this page
Il Capogruppo Perinella,  nutre   perplessità e preoccupazioni  sulla realizzazione del serbatoio interrato  e le ricadute sui cittadini di Castel di Sasso, che  oltre a farsi carico del  rimborso di € 296.735,91 del debito con Cassa Depositi e Prestiti per realizzare l'opera  risultano di altri oneri e costi:

1)      Sulla  potabilità dell’acqua superficiale del Pozzo artesiano  di Prea.
2)     Aumenti delle bollette dell’acqua  a carico dei cittadini, sia   per costi   dell’opera  che  per  consumi elettrici.
Si  evidenzia che:(le  bollette dell’acqua   di Castel di Sasso,  già ora   risultano  tra le più alte della Provincia di Caserta.), il tutto lo potete consultare  e raffrontare  con i  prezzi visibili sul  Sito del Consorzio Idrico di Terra di Lavoroprezzi che il consorzio applica a 60 comuni della Provincia, compreso Castel di Sasso.
  http://www.citl.it/tariffe_idriche_new.pdf

1 commento:

  1. di pasquale.............geometra che si fa chiamare ingegnere.............ha trovato la sua fortuna a castel di sasso.............forse e il cognato di ragozzino....................

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