Le disposizioni dell’art. 934 del c.c. comporta che la proprietà della costruzione viene acquistata automaticamente dal proprietario del suolo senza necessità di una specifica manifestazione di volontà.
L’attuale Maggioranza nel 1982 , effettuò una serie di espropri ,per realizzare alcune infrastrutture in località San Marco: la casa comunale , asilo, pozzo ed altro….. sui terreni degli eredi Vestini.
Gli Eredi Vestini , proprietari del suolo, dopo il decreto di esproprio, convennero di addivenire alla cessione volontaria, con accettazione delle somme dovute a titolo di indennità. Il rogito di cessione volontaria, doveva avvenire a far data dalla dichiarazione di pubblica utilità e fino alla esecuzione del decreto di esproprio. Una volta accettata l’indennità provvisoria, sorgeva l’obbligo di stipulare il negozio di cessione volontaria, che è l’atto conclusivo del procedimento di espropriazione, comportando l'effetto traslativo della proprietà interessata dalla realizzazione dell'opera pubblica.
Il contratto di cessione volontaria, alla pari di tutti i contratti stipulati dalla P.A. è richiesta, la forma scritta "ab substantiam". Secondo costante giurisprudenza, infatti, ai fini del trasferimento della proprietà tra privato e l'Amministrazione, non può ritenersi valido l'accordo conseguente a proposta di cessione volontaria seguita da accettazione da parte della P.A. In quanto i contratti della p.a. devono essere redatti a pena di nullità per iscritto; l'atto scritto deve consistere in un documento unitario sottoscritto dal privato e dal rappresentante dell'ente legittimato ad esprimere la volontà all'esterno.
E’ vero che il Comune aveva fatto l’esproprio agli eredi Vestini, ma aveva l’obbligo della stipula del rogito della cessione volontaria del suolo, altrimenti tutte le infrastrutture realizzate dal Comune sono di proprietà dei Vestini quali proprietari del suolo.
Il catasto di Caserta contestava agli eredi Vestini, quali proprietari del suolo, la presenza di fabbricati abusivi sul suo terreno (il fabbricato della sede del Comune, il pozzo,l’asilo nido, la piscina la strada di piano ed altri.)
Una serie di inadempienze da parte del Comune ,l’ente che dovrebbe dare l’esempio,un Comune solerte nel perseguire i contribuenti manchevoli, ma assai pigro nel mettersi in regola a sua volta nel regolarizzare il patrimonio Comunale.
Il Sindaco e la sua maggioranza, dopo la contestazione dell’Agenzia del Territorio di Caserta al Comune per il mancato accatastamento dei fabbricati di proprietà Comunale corre ai ripari solo in parte.
Nel mese di agosto 2012, il Sindaco di Castel di Sasso, conferisce l’incarico alla Segretaria Comunale Dott.ssa Daniele Lombardi di stipulare per conto del Comune il rogito di atto di cessione delle aree oggetto di procedura espropriativa in località “San Marco” con gli eredi Vestini, per la costruzione della casa comunale, del pozzo per l’alimentazione dell’acquedotto, della strada di piano,asilo nido per il prezzo di € 27.268,92, nonché per la cessione definitiva delle aree pubbliche per la lottizzazione della zona “C2” in località San Marco” che è avvenuta a titolo gratuito a favore del Comune di Castel di Sasso.
L'atto di cessione volontaria, è trasmesso per la trascrizione, entro quindici giorni presso l'ufficio dei Registri Immobiliari, a cura e a spese dell'acquirente, previo volture Catastali e Ipotecarie che attestano ufficialmente la proprietà del suolo da parte del Comune.
Il Comune di Castel di Sasso solo dopo le volture catastali dei suoli su cui insistono i fabbricati del Comune, può realizzare i dovuti accatastamenti, facendosi carico anche delle seguenti spese (tutte da definire e quantificare a consuntivo):
Ø Pagamento multa al Catasto per mancato accatastamento nei termini di legge degli immobili di proprietà comunale.
Ø Pagamento onorario alla Segretaria Comunale, quale ufficiale rogante della cessione volontaria dei terreni degli eredi Vestini.
Ø Spese di registrazione,bolli, diritti,trascrizione, voltura catastali e ipotecarie del rogito.
Ø Spese tecniche a professionista esterno per rilievi topografici dei fabbricati e terreni.
Ø Incarico a professionista con onorari per redazione DOCFA e accatastamento di tutti gli immobili del Comune oggetto dell’esproprio,compreso piscina ed altri immobili e terreni.
Molti tecnici interni ed esterni al Comune ,sono intervenuti su detti immobili e non è possibile che nessuno si sia accorto che non erano accatastati e non inseriti nel patrimonio Comunale?
Molti sono stati i finanziamenti e i contributi concessi al Comune su detti immobili, benché non fossero ufficialmente di proprietà del Comune.!
La cosa anomala, e che la maggioranza su detti immobili, presenta il bilancio considerandoli beni del patrimonio, e non ultimo solo in ordine di tempo,sulla piscina Comunale è stato chiesto al Giudice, la richiesta dell’autorizzazione per il sequestro giudiziario ante causam del proprio fabbricato, non in regola.
Molti sono stati i finanziamenti e i contributi concessi al Comune su detti immobili, benché non fossero ufficialmente di proprietà del Comune.!
La cosa anomala, e che la maggioranza su detti immobili, presenta il bilancio considerandoli beni del patrimonio, e non ultimo solo in ordine di tempo,sulla piscina Comunale è stato chiesto al Giudice, la richiesta dell’autorizzazione per il sequestro giudiziario ante causam del proprio fabbricato, non in regola.
Considerato che, gli immobili di proprietà comunale per legge devono essere tutti censiti, per regolarizzare le
posizioni all’Agenzia del Territorio, che ha segnalato diverse unità non accatastate, oltre agli immobili di S. Marco, da aggiungere la Chiesa di Strangolagalli, l’ospizio, i fabbricati di Vallata,le Scuole , le case popolari di Cisterna ed altri, compreso tutte le aree demaniali espropriate e concesse in uso gratuito al Comune, il tutto meglio descritto nella interrogazione della minoranza del 20/9/2009 che si allega :
Interrogazione che è rimasta disattesa dal Sindaco e dal Responsabile del Servizio.
La maggioranza, solo per pochi immobili e non per tutti, ha deciso di assegnare l’incarico a professionisti esterni, che costeranno al Comune una grossa cifra stimabile oltre i 20.000,00 € . Da una sommaria visione del Bilancio 2012 detta somma non è stata preventivata.
Per il Capo gruppo Perinella, questo stato di fatto, voluto per negligenza e approssimazione della maggioranza è dir poco solo vergognoso, la maggioranza ha prodotto solo debiti al comune di Castel di Sasso, che i cittadini dovranno pagare attraverso aumenti delle tasse locali.
Riportiamo uno stralcio aggiornato del foglio 9 del Comune di Castel di Sasso, e visura per immobile di proprietà eredi Vestini aggiornato al 5/7/2012.
Riportiamo uno stralcio aggiornato del foglio 9 del Comune di Castel di Sasso, e visura per immobile di proprietà eredi Vestini aggiornato al 5/7/2012.
Certificato catastale di prop. "Vestini "aggiornati al 6/7/2012 e non ancora volturati al Comune.
Perinella sindaco subito! Tu si che capisci, fatti nominare loro consulente che li salvi. A tutte le cose che hai detto fai aggiungere che non sono accatastati fabbricati o porzioni di essi costruiti sul suolo del comune da privati abusivamente. Bravo continua così
RispondiEliminacalma e sangue freddo amici,bisogna essere civili e discutere con tranquillita' di tutto,tanto alla fine nel bene o nel male la verita' viene a galla.Come sempre bisogna dare tempo al tempo,le ragioni emergono sempre.
RispondiEliminaE bravo...
Eliminavai peri sei un grande,non farti intimidire.Vi vogliamo tosti voi oppositori del nostro mandamento.CONTINUA COSI' 6 tutti noi che lottiamo contro le caste.
RispondiEliminamolti visitatori e pochi commenti.Non è per caso che si sta' divertendo a fare il censore? Nel caso fosse cosi':non mi sembra corretto.
RispondiElimina....la quiete dopo la tempesta.....
RispondiEliminaCaro anonimo la tempesta deve ancora arrivare è all'orizzonte, seguici e non avere fretta...!
EliminaUn fraterno Saluto Giuseppe Perinella.
Non sia troppo rancoroso sig. Perinella,alla fine è solo un gioco delle parti,non bisogna prendersela troppo.Tanto alla fine a che serve?
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